Inquinamento atmosferico, gli effetti del particolato sulle funzioni cognitive
Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, è emerso che la capacità di concentrazione di una persona è correlata allinquinamento atmosferico.
Siamo ormai a conoscenza degli impatti negativi dell'inquinamento atmosferico. Diversi studi epidemiologici hanno evidenziato che l’aria che respiriamo, ricca di particolato fine, può infatti aumentare il rischio di molte malattie, tra cui quelle cardiovascolari e tumori. Di recente, in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, è emerso che la capacità di concentrazione di una persona è correlata all’esposizione a breve termine all’inquinamento atmosferico.
Nello specifico, i ricercatori hanno analizzato i dati dei test cognitivi di 26 partecipanti prima e dopo l’esposizione ad alti livelli di PM. I partecipanti sono stati esposti a concentrazioni elevate di PM e all’aria pulita per un’ora. Il risultato ha evidenziato che l’esposizione ad alti livelli di particolato ha influenzato l’attenzione selettiva e il riconoscimento delle emozioni di tutti i presenti, indipendentemente dal fatto che respirassero con il naso o con la bocca.
Lo studio è stato condotto su una popolazione adulta clinicamente sana, il che significa che erano in buona salute e non avevano problemi respiratori clinici o neurologici, ma alcuni altri gruppi potrebbero essere più vulnerabili agli effetti.