Perché Trump ordina un Iron Dome per gli Usa?
Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per realizzare un Iron Dome analogo a quello di Israele per e negli Stati Uniti, in una spinta radicale alla difesa missilistica. Ma alcuni esperti sono scettici. Tutti i dettagli
Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per realizzare un Iron Dome analogo a quello di Israele per e negli Stati Uniti, in una spinta radicale alla difesa missilistica. Ma alcuni esperti sono scettici. Tutti i dettagli
Un Iron Dome a stelle e strisce per intercettare i missili a corto raggio in arrivo negli Stati Uniti.
Nel primo giorno di Pete Hegseth come segretario alla Difesa, il 27 gennaio il presidente Usa Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per introdurre un nuovo sistema antimissile, denominato American Iron Dome. Si tratta di uno dei quattro ordini esecutivi rivolti al Pentagono e alle Forze armate.
Trump definisce lo scudo intercettore missilistico pianificato la versione americana del sistema di difesa aerea Iron Dome di Israele.
Trump ha parlato dello scudo antimissile in un discorso tenuto domenica in Florida. “Li abbattono quasi tutti”, ha detto Trump. “Quindi penso che gli Stati Uniti ne abbiano diritto”. Il progetto sembra mirare a rafforzare la difesa nazionale e a rinvigorire l’industria della difesa statunitense.
L’ordine, tuttavia, non specifica quando sarà costruito il sistema di difesa. Secondo Reuters, ci vorranno anni per implementare un simile sforzo negli Stati Uniti.
Tutti i dettagli.
LE PAROLE DI TRUMP
“È ciò di cui abbiamo bisogno, per iniziare immediatamente la costruzione di uno scudo di difesa missilistico Iron Dome all’avanguardia, che sarà in grado di proteggere gli americani. Sapete, proteggiamo gli altri paesi, ma non proteggiamo noi stessi”, ha spiegato il presidente Usa.
Trump ha affermato che il sistema “sarà realizzato proprio qui negli Stati Uniti”.
COS’È L’IRON DOME ISRAELIANO
Costruito da società di difesa israeliane e finanziato e sviluppato congiuntamente con gli Stati Uniti per far fronte ai mortai e ai razzi lanciati contro Israele a distanza relativamente ravvicinata dai militanti di Gaza, il sistema Iron Dome ha un tasso di intercettazione di circa il 90%, secondo l’esercito israeliano. La sua prima intercettazione avvenne nell’aprile 2011 quando abbatté un razzo Grad lanciato da Gaza nella città israeliana di Ashkelon. Da allora ha intercettato migliaia di razzi.
Come ricorda Bloomberg, Iron Dome è la più attiva e nota delle difese aeree israeliane. Il sistema, sviluppato dalla Rafael Advanced Defense Systems israeliana e coprodotto dal 2014 con la Raytheon Technologies con sede negli Stati Uniti, è progettato per contrastare proiettili e droni a breve raggio, da 4 a 70 chilometri.
Il sistema di difesa aerea Iron Dome ha 10 batterie mobili dispiegate in tutto il paese, ciascuna con tre o quattro lanciatori con l’obiettivo di difendere un’area popolata di 155 chilometri quadrati. I lanciatori possono lanciare 20 intercettori, dando al sistema la capacità di lanciare fino a 800 missili contro i razzi in arrivo, senza contare le ricariche.
UN IRON DOME AMERICANO PER L’AMERICA
Il presidente intende dare il via allo studio e alla realizzazione di nuovi sistemi che possano intercettare e abbattere missili balistici, anche nucleari, rendendo l’America invulnerabile a tutti i nemici.
Nello spiegare lo scopo del piano, sul sito della Casa Bianca si legge che “la minaccia di attacco da parte di missili balistici, ipersonici e da crociera e altri attacchi aerei avanzati, rimane la minaccia più catastrofica che gli Stati Uniti devono affrontare”.
L’ordine richiede inoltre di “aumentare la cooperazione bilaterale e multilaterale sullo sviluppo della tecnologia di difesa missilistica, capacità e operazioni”. Nonché di “aumentare e accelerare la fornitura di capacità di difesa missilistica degli Stati Uniti ad alleati e partner”.
I NODI
Durante la campagna elettorale del 2024, Trump ha ripetutamente promesso di costruire una versione del sistema Iron Dome di Israele per gli Usa. Ma ha ignorato il fatto che il sistema è progettato per minacce a corto raggio, il che lo rende inadatto a difendersi dai missili intercontinentali che rappresentano il principale pericolo per gli Stati Uniti, osserva Times of Israel.
Inoltre, l’America è un Paese enormemente più grande di Israele, con un territorio più o meno delle dimensioni del New Jersey. Pertanto, sarebbe necessario uno scudo ben più esteso ed avanzato.
A differenza del sistema israeliano, un sistema di difesa continentale statunitense dovrebbe proteggere un’area quasi 500 volte più grande da minacce più sofisticate come i veicoli ipersonici cinesi.
Infine, secondo Spacenews, l’elemento più controverso dell’ordine prescrive al Dipartimento della Difesa di perseguire intercettori spaziali, armi posizionate in orbita per distruggere i missili in arrivo. Mentre i sostenitori sostengono che potrebbero fornire una copertura globale e capacità di intercettazione precoce, i critici avvertono che potrebbero innescare una corsa agli armamenti e minare i trattati esistenti.