Meteo gelido verso Italia per diffuse nevicate anche in pianura

Il meteo dei primi quindici giorni di Febbraio appare estremamente dinamico e caratterizzato da variazioni repentine delle condizioni atmosferiche. La presenza di sistemi depressionari alternati a espansioni anticicloniche rende l’evoluzione piuttosto incerta, ma senza dubbio interessante. Il meteo di inizio Febbraio potrebbe iniziare con qualche instabilità localizzata, specialmente sul SUD ITALIA, per poi lasciare spazio […] Meteo gelido verso Italia per diffuse nevicate anche in pianura

Feb 1, 2025 - 20:05
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Meteo gelido verso Italia per diffuse nevicate anche in pianura

Il meteo dei primi quindici giorni di Febbraio appare estremamente dinamico e caratterizzato da variazioni repentine delle condizioni atmosferiche. La presenza di sistemi depressionari alternati a espansioni anticicloniche rende l’evoluzione piuttosto incerta, ma senza dubbio interessante. Il meteo di inizio Febbraio potrebbe iniziare con qualche instabilità localizzata, specialmente sul SUD ITALIA, per poi lasciare spazio a una fase più tranquilla, seppur non del tutto esente da colpi di scena. In questo contesto, è fondamentale monitorare gli sviluppi di eventuali influenze del VORTICE POLARE, processi di STRATWARMING e possibili fenomeni di SPLIT DEL VORTICE POLARE, che talvolta possono sconvolgere gli assetti meteorologici sull’EUROPA.

 

A seguito di una giornata iniziale discretamente stabile, le prime novità meteo potrebbero scaturire da un affondo depressionario sul NORD AFRICA. Quest’ultimo, stazionando in prossimità delle coste africane, favorirebbe un richiamo di umidità e precipitazioni anche abbondanti su parte del SUD ITALIA. Al contempo, le temperature non dovrebbero subire crolli drastici, mantenendosi su valori intorno alla media stagionale, con punte prossime a 10-12 °C nelle zone interne e qualche grado in più lungo le aree costiere.

 

La circolazione meteo del 2 e 3 Febbraio potrebbe essere dominata da una parziale ingerenza delle correnti cicloniche provenienti dal NORD AFRICA, determinando piogge e locali rovesci soprattutto su SICILIA, CALABRIA e parte della PUGLIA. Il NORD ITALIA, invece, dovrebbe sperimentare condizioni più stabili, sebbene non si possa escludere la formazione di nubi basse e qualche foschia nelle ore più fredde del mattino. Dopo il 3 Febbraio, la lenta risalita dell’alta pressione garantirebbe un intervallo meteo maggiormente sereno, ma senza fornire una protezione robusta all’intera ITALIA.

 

Dal 4 Febbraio, infatti, si profila un cambiamento meteo con l’ingresso di masse d’aria più fredda dai quadranti orientali. Queste infiltrazioni non dovrebbero portare il GELO SIBERIANO, ma causerebbero comunque un calo termico diffuso, facendo scendere le temperature su valori lievemente al di sotto delle medie del periodo. Si potrebbero registrare, in alcune città dell’ITALIA centro-settentrionale, minime intorno a 0 °C e massime comprese tra 7 e 9 °C, mentre al SUD ITALIA i valori dovrebbero aggirarsi tra i 10 e i 13 °C durante il giorno.

 

La seconda parte della prima decade di Febbraio, orientativamente dal 6 al 9 del mese, potrebbe assistere a una lieve ripresa anticiclonica, ma non così incisiva da impedire completamente l’azione dei flussi atlantici. L’alta pressione, infatti, sembrerebbe timidamente presente sul bacino del Mediterraneo, tuttavia non abbastanza forte da scongiurare l’arrivo di perturbazioni dal OCEANO ATLANTICO. Se le depressioni troveranno la strada spianata, potranno raggiungere il CENTRO-NORD ITALIA, apportando nuove fasi di instabilità meteo con piogge, nevicate a quote medio-alte sulle ALPI (intorno ai 1200-1500 metri) e un successivo interessamento del SUD ITALIA.

 

In questa fase, il comportamento termico rimane incerto. Alcuni scenari meteo suggeriscono valori in linea con la media stagionale, con massime di 8-12 °C al NORD ITALIA e 12-15 °C al SUD ITALIA. Altri prospettano un leggero sottomedia termico, in caso di maggiore afflusso freddo proveniente dall’EUROPA orientale. La presenza dell’alta pressione sulla PENISOLA IBERICA, o la sua eventuale latitanza, sarà decisiva per stabilire il reale percorso delle perturbazioni atlantiche e la loro influenza sul nostro Paese.

 

Dopo il 10 Febbraio, il meteo potrebbe prendere strade differenti a seconda di come evolverà il VORTICE POLARE. Se dovesse verificarsi uno STRATWARMING rilevante, aumenterebbe la possibilità di uno SPLIT DEL VORTICE POLARE, con conseguenti afflussi di aria gelida verso l’EUROPA. In tale scenario, l’ITALIA potrebbe sperimentare episodi di freddo intenso, perfino con il rischio di GELO SIBERIANO, ma allo stato attuale queste ipotesi restano da confermare.

 

La prima possibilità meteo vede la formazione di un ponte anticiclonico in risposta a una saccatura depressa sull’OCEANO ATLANTICO, che favorirebbe l’innalzamento dell’alta pressione verso la nostra Penisola, determinando un tempo stabile e temperature in progressivo aumento. In tal caso, ci si attenderebbero valori massimi di 12-15 °C al CENTRO-NORD ITALIA e punte di 16-18 °C al SUD ITALIA, specie nelle aree costiere.

 

La seconda chance meteo contempla, invece, la permanenza di un’ampia circolazione ciclonica a livello europeo, con correnti miti ma instabili in ingresso dal ATLANTICO. In questa configurazione, precipitazioni diffuse interesserebbero dapprima il NORD ITALIA e in un secondo momento il CENTRO e il SUD ITALIA, con un susseguirsi di peggioramenti e brevi pause. Le temperature, in tale eventualità, si manterrebbero su valori prossimi alla media, attorno ai 10-12 °C al NORD ITALIA e 13-16 °C al SUD ITALIA, con precipitazioni localmente significative (anche 20-30 mm in alcune zone montane).

 

È evidente come il meteo di questa prima fase di Febbraio possa subire modifiche in funzione di elementi su larga scala, fra cui eventuali variazioni nella circolazione del VORTICE POLARE. Le dinamiche di STRATWARMING potrebbero diventare determinanti se si concretizzassero, ma per ora restano in una fase di studio. In conclusione, conviene seguire gli aggiornamenti meteo con cadenza quasi quotidiana, poiché le previsioni oltre i 7-10 giorni possono cambiare rapidamente.

 

Con l’approssimarsi di metà mese, capiremo se l’alta pressione tornerà a dominare il meteo sull’ITALIA o se nuove perturbazioni dall’OCEANO ATLANTICO riusciranno a portare ulteriori fasi di instabilità. Il meteo rimane dunque il protagonista assoluto di questo periodo invernale, pronto a regalare sorprese sia dal punto di vista termico sia da quello delle precipitazioni. Siamo in un mese cruciale, in cui la parola meteo diventa un argomento di quotidiano interesse per comprendere come si evolverà il resto della stagione fredda, tra possibili scossoni artici e momenti di respiro più mite.

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