Meteo Febbraio, mix di aria gelida, maltempo: neve anche in pianura

L’inverno si prepara a un cambio di rotta meteo che potrebbe interessare vaste zone dell’EUROPA e, in particolare, della ITALIA. Gli ultimi aggiornamenti meteo indicano che l’insolita mitezza registrata nelle scorse settimane potrebbe lasciare il passo a condizioni più rigide, tipiche della stagione fredda. Si guarda con attenzione all’evoluzione dei flussi atmosferici, poiché l’interazione tra […] Meteo Febbraio, mix di aria gelida, maltempo: neve anche in pianura

Feb 1, 2025 - 20:05
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Meteo Febbraio, mix di aria gelida, maltempo: neve anche in pianura

L’inverno si prepara a un cambio di rotta meteo che potrebbe interessare vaste zone dell’EUROPA e, in particolare, della ITALIA. Gli ultimi aggiornamenti meteo indicano che l’insolita mitezza registrata nelle scorse settimane potrebbe lasciare il passo a condizioni più rigide, tipiche della stagione fredda. Si guarda con attenzione all’evoluzione dei flussi atmosferici, poiché l’interazione tra masse d’aria provenienti dalla RUSSIA e dall’OCEANO sta generando prospettive meteo decisamente movimentate. La presenza di un vasto lago gelido sul comparto artico, pronto a scivolare verso sud, potrebbe dare il via a un periodo caratterizzato da tempeste di neve e repentini cali termici.

 

La dinamica meteo di febbraio, secondo le ultime proiezioni, ruota attorno alla possibilità di un’intensa irruzione di aria artica in arrivo dal Nord. Le masse d’aria gelida, formatesi sopra l’area circostante la SCANDINAVIA, puntano a coinvolgere l’EUROPA centrale e, progressivamente, a scendere verso il bacino del MEDITERRANEO. Si tratta di una traiettoria che rientra nella variabilità tipica della stagione invernale, dove gli scambi meridiani favoriscono il trasferimento di aria fredda dalle regioni polari verso latitudini più temperate.

Le anomalie termiche osservate di recente, con valori superiori alla norma di diversi gradi Celsius, sono destinate a ridimensionarsi. Il calo delle temperature meteo potrebbe risultare sensibile, portando i valori minimi sotto lo zero in molte località del Nord e dell’interno delle regioni centrali. Aree come la VAL PADANA potrebbero sperimentare diffuse gelate notturne, mentre le ALPI e gli APPENNINI vedranno un incremento delle nevicate, con accumuli significativi sui settori più esposti.

L’andamento meteo delle prossime settimane è strettamente collegato all’evoluzione del VORTICE POLARE. Se si verificasse uno STRATWARMING pronunciato, l’equilibrio del VORTICE POLARE potrebbe venire alterato, favorendo un possibile SPLIT DEL VORTICE POLARE.

 

Questo scenario comporterebbe la discesa di ulteriori masse gelide verso l’EUROPA, alimentando condizioni meteo avverse anche sull’ITALIA. Quando si parla di STRATWARMING, si fa riferimento a un repentino riscaldamento della stratosfera che, innescando modifiche nella circolazione atmosferica, può provocare una rottura o uno spostamento del centro di vorticità.

Un SPLIT DEL VORTICE POLARE può dunque intensificare i flussi di aria artica e artico-continentale, aumentando la probabilità di nevicate fuori dal comune o di ondate di freddo molto incisive. In determinate circostanze, può arrivare anche il GELO SIBERIANO, quella caratteristica aria estremamente fredda che nasce nelle aree più orientali dell’EUROPA e della RUSSIA.

Il cosiddetto mix russo-oceano è un ingrediente meteo fondamentale per comprendere l’origine e la traiettoria delle masse d’aria. Da un lato, la RUSSIA rappresenta il serbatoio di aria continentale freddissima, pronta a espandersi verso l’EUROPA occidentale. Dall’altro lato, l’OCEANO Atlantico introduce umidità e richiama sistemi perturbati che, scontrandosi con l’aria gelida, possono generare ciclogenesi intense.

 

L’eventuale formazione di un ciclone mediterraneo, attorno alla seconda decade di febbraio, potrebbe assumere caratteristiche di forte maltempo, con tempeste di neve e precipitazioni marcate in diverse regioni del nostro Paese.
Le oscillazioni termiche potrebbero essere rapide, con variazioni anche di 10 °C nel giro di poche ore. Tali sbalzi producono effetti meteo spesso imprevedibili, tra cui venti di burrasca e rovesci nevosi che si spingono fino a quote relativamente basse. La nostra penisola, grazie alla particolare orografia, diventa un vero e proprio “laboratorio meteo” dove le masse d’aria fredda e umida interagiscono generando situazioni a tratti estreme.

Febbraio è un mese che, guardando alle cronache del passato, ha già regalato eventi meteo eccezionali. Basta ricordare il 1929, il 1956, il 1991 e il 2012, quando il GELO SIBERIANO riuscì a raggiungere la ITALIA provocando tempeste di neve epocali e disagi prolungati su tutto il territorio. In quei casi, la combinazione di aria artica e correnti umide provenienti dall’OCEANO diede vita a configurazioni capaci di paralizzare i trasporti e influenzare persino le attività quotidiane.

 

L’attuale tendenza meteo suggerisce che il mese di febbraio potrebbe riservare importanti scossoni sul fronte del freddo. Le prossime emissioni modellistiche chiariranno se avremo a che fare con un definitivo sbilanciamento verso condizioni rigide o se assisteremo a fasi alterne, con passaggi improvvisi dal tepore a scenari più crudi. È comunque fondamentale prestare attenzione agli aggiornamenti, poiché la complessità dell’atmosfera è elevata e basta un lieve spostamento delle masse d’aria per cambiare drasticamente la situazione meteo.

Si consiglia di monitorare le previsioni meteo localizzate nelle diverse aree d’ITALIA, in particolare nelle zone montane e lungo le regioni settentrionali, dove i primi effetti dell’irruzione fredda si percepiranno con maggiore immediatezza. Da un punto di vista climatico, questi eventi sono parte integrante della normalità stagionale, ma l’interesse rimane alto per la loro possibile intensità e durata.

In conclusione, il mix russo-oceano prospetta un periodo meteo altamente dinamico, in cui l’interazione tra il VORTICE POLARE e i fenomeni di STRATWARMING potrebbe causare uno SPLIT DEL VORTICE POLARE o perfino l’arrivo del temuto GELO SIBERIANO.

 

Le conseguenze sull’ITALIA andranno valutate passo dopo passo. Con l’inverno che sembra intenzionato a riprendersi la scena, febbraio potrebbe diventare un mese cruciale per gli appassionati di meteo e per chiunque desideri comprendere meglio le dinamiche che governano il clima del nostro Paese.

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