Quali sono le vere munizioni Ue contro i dazi di Trump?

Contro i dazi di Trump, la Commissione europea sta pensando di ricorrere allo "strumento anti-coercizione", un regolamento pensato per la Cina. Estratto dal Mattinale europeo.

Feb 6, 2025 - 10:27
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Quali sono le vere munizioni Ue contro i dazi di Trump?

Contro i dazi di Trump, la Commissione europea sta pensando di ricorrere allo “strumento anti-coercizione”, un regolamento pensato per la Cina. Estratto dal Mattinale europeo

Il Financial Times ieri ha rivelato che la Commissione sta pensando di usare il “bazooka” dello “strumento anti coercizione” se Donald Trump userà i dazi come arma di ricatto politico contro l’Ue o i suoi Stati membri.

Un “bazooka” contro i ricatti di Trump a colpi di dazi

Cos’è lo “strumento anti coercizione”? E’ un regolamento proposto nel 2021 e adottato nel 2023 pensando soprattutto alla Cina. La sua approvazione era coincisa con uno scontro senza precedenti tra la Cina e la Lituania legato a Taiwan. Nel 2021 Pechino aveva cancellato dal suo sistema doganale il nome del piccolo paese baltico, provocando il blocco di tutte le esportazioni e importazioni, in rappresaglia alla decisione del governo lituano di permettere l’apertura di un ufficio di rappresentanza di Taiwan.

Lo “strumento anti coercizione” si adatta perfettamente anche all’uso politico dei dazi che potrebbe fare Trump nei confronti dell’Ue, che sia sulla volontà di prendersi la Groenlandia o di forzare l’aumento della spesa militare. “Si ha coercizione economica allorché un paese terzo applica o minaccia di applicare una misura che incide sugli scambi o sugli investimenti al fine di impedire od ottenere la cessazione, la modifica o l’adozione di un particolare atto da parte dell’Unione o di uno stato membro, interferendo in tal modo nelle legittime scelte sovrane dell’Unione o di uno stato membro”, si legge nel regolamento.

Le munizioni del bazooka contro Trump

Un allegato del regolamento sullo “strumento anti coercizione” elenca le sanzioni contro i paesi terzi che praticano ricatti economici a fini politici: imposizione di dazi, stop all’importazione o all’esportazione di merci, esclusione dalle gare di appalto, restrizioni agli scambi di servizi, agli investimenti esteri diretti, alla protezione della proprietà intellettuale e al loro sfruttamento commerciale, alle attività bancarie, assicurative e finanziarie.

A differenza delle sanzioni legate alla politica estera che sono adottate all’unanimità, lo “strumento anti coercizione” prevede un voto a maggioranza qualificata da parte degli stati membri. “Nessuno potrebbe mettere un veto per proteggere Trump”, spiega una fonte.

I tempi di risposta sono relativamente rapidi per gli standard dell’Ue: le sanzioni vanno adottate in otto settimane.

(Estratto dal Mattinale Europeo)