Presentata la bussola UE per la competitività del sistema produttivo
Bussola per la competitività UE in 3 obiettivi pillar e 5 strategie abilitanti: focus su innovazione, sostenibilità e indipendenza commerciale.
Il primo punto del programma che la Commissione Europea ha ribattezzato bussola della competitività (competitiveness compass) è l’innovazione, in particolare nel sistema produttivo, che parte dalle Startup e arriva alle grandi imprese passando per le PMI. E la tecnologia centrale, manco a dirlo, è l’intelligenza artificiale, alla quale vengono dedicate iniziative specifiche.
Il secondo pilastro è la sostenibilità, e qui il focus principale è su energia e decarbonizzazione. Infine, gli accordi commerciali che consentano di diversificare, ridurre le dipendenze, aumentare la sicurezza.
Questi tre obiettivi saranno perseguiti intervenendo su cinque abilitatori orizzontali di competitività: semplificazione, meno barriere nel mercato unico, finanziamenti, competenze, coordinamento con gli stati membri.
Competitività: il contesto economico europeo
«Oggi l’Europa continua a essere indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina nella crescita della produttività. E dobbiamo correggere le nostre debolezze per riguadagnare competitività», segnala la presidente della Commissione UE, Ursula von del Leyen, che prosegue: per questo motivo «ho chiesto a Mario Draghi di scrivere il suo rapporto sulla competitività dell’Unione europea».
La bussola della competitività «è fondamentalmente la traduzione del rapporto Draghi con i contributi del rapporto Letta in una comunicazione della Commissione».
Innovazione, primo pilastro della bussola UE
Per quanto riguarda l’innovazione, Von der Leyen sottolinea un elemento: «la quota globale di domande di brevetto in Europa è alla pari con gli Stati Uniti e la Cina. Ma solo un terzo di queste viene sfruttato commercialmente. E questo fa la differenza. E solo una piccola quota di aziende dell’UE sta cogliendo l’opportunità del cambiamento digitale. Se si guarda alle nostre aziende, solo il 13,5% utilizza l’IA».
Iniziative per l’adozione dell’AI
Per stimolare l’adozione dell’AI, l’esecutivo comunitario intende proporre iniziative specifiche, “AI Gigafactories“, per fornire alle imprese la potenza di calcolo necessaria a sviluppare applicazioni di AI, e “Apply AI“, per stimolarne l’adozione in settori chiave in particolare dell’industria.
Presenterà piani d’azione per materiali avanzati, tecnologie quantistiche, biotecnologiche, robotiche e spaziali. In vista anche una strategia dedicata alle start-up e alle scale-up, con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che impediscono alle nuove aziende di emergere e crescere.
Il mercato dei capitali
Per centrate questo target bisogna creare in Europa un vero mercato del capitale di rischio. Anche qui, la presidente fornisce un dato: le famiglie europee risparmiano molto più di quelle americane, 1,4 trilioni di euro all’anno rispetto agli 800 miliardi negli Stati Uniti. Eppure, «se si guarda al capitale di rischio globale, solo il 5% viene raccolto nell’UE, rispetto al 52% negli Stati Uniti e al 40% in Cina».
Fra gli abilitatori orizzontali ce ne sono due che vanno incontro all’esigenza di potenziare e finanziare l’innovazione. Una strategia orizzontale per il Mercato unico modernizzerà il quadro di governance, rimuovendo le barriere intra-UE. Un’Unione europea del risparmio e degli investimenti sarà finalizzata a creare nuovi prodotti di risparmio e investimento, e a fornire incentivi per il capitale di rischio.
Sostenibilità come secondo pillar
La Commissione UE ha annunciato l’emanazione di:
- un Clean Industrial Deal su decarbonizzazione, tecnologie pulite e nuovi modelli di economia circolare,
- un Affordable Energy Action Plan per abbassare i prezzi e i costi dell’energia
- un Industrial Decarbonisation Accelerator Act per estendere i permessi accelerati ai settori in transizione.
Piani d’azione su misura per i settori ad alta intensità energetica, come acciaio, metalli e prodotti chimici.
Resilienza economica e accordi commerciali
Per quanto riguarda la capacità dell’UE di diversificare e ridurre le dipendenze, lo strumento sono partnership efficaci. L’UE ha la rete di accordi commerciali più ampia e in più rapida crescita al mondo, che copre 76 paesi che rappresentano quasi la metà del commercio dell’UE.
Vuole continuare a diversificare e rafforzare le catene di fornitura attivandone di nuove, focalizzate su investimenti puliti, materie prime, energia pulita, carburanti per trasporti sostenibili e tecnologie pulite da tutto il mondo. All’interno del mercato interno, la revisione delle norme sugli appalti pubblici consentirà l’introduzione di una preferenza europea negli appalti pubblici per settori e tecnologie critici.
Semplificazioni per le PMI
Fra le iniziative del Compass a favore delle PMI, c’è un’opera di semplificazione per favorire l’accesso ai fondi e stimolare le attività commerciali. Con l’obiettivo di ridurre di almeno il 25% l’onere amministrativo per le aziende, percentuale che sale al 35% per le PMI.