Meteo: Febbraio apre le porte al GELO, gli aggiornamenti

Febbraio potrebbe segnare un ritorno in grande stile dell’inverno sull’Italia, con condizioni meteo particolarmente rigide e dinamiche.   Gli ultimi aggiornamenti indicano infatti la possibilità che il freddo intenso torni a farsi sentire, grazie a una configurazione barica potenzialmente favorevole che aprirebbe la cosiddetta “porta del gelo”. Si prospetta quindi un mese caratterizzato da un’accentuata […] Meteo: Febbraio apre le porte al GELO, gli aggiornamenti

Gen 26, 2025 - 16:32
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Meteo: Febbraio apre le porte al GELO, gli aggiornamenti

Febbraio potrebbe segnare un ritorno in grande stile dell’inverno sull’Italia, con condizioni meteo particolarmente rigide e dinamiche.

 

Gli ultimi aggiornamenti indicano infatti la possibilità che il freddo intenso torni a farsi sentire, grazie a una configurazione barica potenzialmente favorevole che aprirebbe la cosiddetta “porta del gelo”. Si prospetta quindi un mese caratterizzato da un’accentuata instabilità climatica, alimentata da importanti movimenti a livello emisferico.

 

Affinché il freddo intenso possa invadere l’Europa e raggiungere il Mediterraneo, è necessario che si instaurino precise configurazioni atmosferiche. Tra queste spicca il “Ponte di Woejkoff”, uno schema barico che si realizza quando l’alta pressione delle Azzorre si estende dall’Atlantico fino alla Scandinavia, unendosi parzialmente con l’alta pressione russo-siberiana.

 

Questa particolare disposizione genera un flusso d’aria gelida che si muove da est verso ovest, lungo il margine orientale dell’anticiclone, comportandosi come un vero e proprio fiume d’aria gelida. Tale corrente, alimentata da venti da nord-est, può penetrare fino al cuore dell’Europa, causando un drastico calo delle temperature e fenomeni meteorologici estremi come tempeste di neve, note come “blizzard”.

 

Secondo le proiezioni attuali, questa dinamica potrebbe manifestarsi già nei primi giorni di febbraio, con l’Italia potenzialmente al centro dell’azione. L’arrivo di masse d’aria gelida potrebbe dare il via a una fase climatica insolitamente fredda e perturbata, caratterizzata da una sensibile diminuzione delle temperature.

 

Le condizioni sembrano favorevoli al ritorno della neve, con fiocchi che potrebbero raggiungere quote molto basse, un evento che non si verificava da tempo.

 

Tuttavia, molto dipenderà dalla formazione e dalla posizione dei minimi depressionari, nonché dall’interazione tra le correnti gelide provenienti da est e i cicloni che potrebbero svilupparsi nel bacino del Mediterraneo.

 

Al momento, è necessaria una certa cautela nell’interpretazione delle previsioni a lungo termine, poiché la distanza temporale lascia spazio a possibili variazioni. Gli aggiornamenti dei prossimi giorni saranno fondamentali per comprendere meglio l’evoluzione del quadro meteorologico e per confermare o meno l’entità del raffreddamento.

 

Vale la pena ricordare che il mese di febbraio, nella storia climatica italiana, è stato spesso teatro di alcune tra le più intense ondate di gelo e neve. Tra gli esempi più noti si annoverano quelle del 1929, del 1956, del 1991 e, più recentemente, del 2012.

 

Questi episodi sono stati caratterizzati da movimenti significativi di masse d’aria fredda che hanno determinato condizioni meteorologiche estreme. La possibilità che un evento simile possa ripetersi quest’anno si inserisce dunque in un contesto climatico che, per tradizione, rende febbraio uno dei mesi più dinamici e imprevedibili.

 

In conclusione, l’avvio del mese potrebbe riservare un ritorno del vero inverno, con un clima rigido e neve fino a bassa quota. Sebbene sia prematuro trarre conclusioni definitive, le condizioni bariche in formazione lasciano presagire uno scenario di grande interesse meteorologico, destinato a influenzare il clima italiano nelle prossime settimane.

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