L’Europa a Roma: un Cammino tra le Chiese d’Europa

Per il Giubileo 2025 un nuovo percorso gratuito nasce tra le strade di Roma: è L'Europa a Roma, itinerario tra le Chiese europee della Capitale.

Feb 6, 2025 - 10:33
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L’Europa a Roma: un Cammino tra le Chiese d’Europa

Tra i Cammini giubilari proposti in occasione del Giubileo 2025, uno dei più interessanti da percorrere all’interno di Roma è quello chiamato L’Europa a Roma. È il cammino delle chiese dell’Unione Europea e prevede tappe in 28 chiese e basiliche. È un percorso nuovo che prende il nome dal latino Iter Europaeum (Cammino Europeo, appunto) e tocca chiese legate storicamente a Paesi europei per motivi di carattere culturale, artistico o per una tradizione di accoglienza dei pellegrini provenienti da un particolare Stato della comunità europea.

Un percorso che non solo attesta la bellezza e anche la ricchezza della nostra Capitale, ma che dimostra anche come Roma e il cattolicesimo si leghino strenuamente alla storia dei Paesi europei, per motivi di carattere culturale, artistico o per una tradizione di accoglienza dei pellegrini provenienti da un particolare Stato dell’Unione Europea. Vediamole nel dettaglio.

Unione Europea – Basilica di Santa Maria in Ara Coeli

Il percorso inizia da qui, da questa Basilica facilmente raggiungibile a piedi dalla fermata metro Colosseo. Siamo sul colle Campidoglio dove sorge la Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, eretta nel XII secolo. È stata scelta a rappresentanza dell’Unione Europea in quanto – lì vicino – nella Sala degli Orazi e Curiazi del Campidoglio, il 25 marzo 1957 furono firmati i Trattati di Roma (l’atto di nascita dell’Europa unita).

Basilica di Santa Maria in Ara Coeli
Fonte: 123RF
Basilica di Santa Maria in Ara Coeli

Austria – Chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano

Con una passeggiata di poco più di 5 minuti, spostatevi verso la Colonna Traiana. La chiesa del Santissimo Nome di Maria fu consacrata nel 1741. È legata alle vicende del popolo austriaco perché celebra la battaglia di Vienna nel 1683. O meglio, è un atto di ringraziamento alla Vergine per la vittoria dei cristiani contro l’impero ottomano.

Belgio – Chiesa di San Giuliano dei Fiamminghi

Un’altra breve passeggiata (poco più di 10 minuti) vi condurrà alla terza tappa. Il nome parla da sé, e infatti la Chiesa di San Giuliano è la chiesa nazionale dei belgi. Fu edificata nell’XI secolo dalla comunità fiamminga di stanza a Roma per accogliere i pellegrini connazionali. Oggi la Chiesa è amministrata dalla Stichting Sint-Juliaan, una fondazione laica belga che discende dall’antica confraternita.

Lituania – Chiesa del Gesù

Altri 4 minuti a piedi e vi trovate a Piazza del Gesù, dove sorge la Chiesa del Gesù. Si tratta di una Chiesa gesuita, voluta nel 1551 da Ignazio di Loyola. Al suo interno, si trova la tomba di Jerzy Radziwiłł (1556–1600), primo cardinale della Lituania. Da qui il suo legame al paese europeo.

Chiesa del Gesù
Fonte: chiesadelgesu
Chiesa del Gesù

Polonia – Chiesa di San Stanislao

Tre minuti a piedi e siete già nella Chiesa designata alla Polonia. La Chiesa di San Stanislao risale al 1578: fu il generale polacco Stanislao Osio a volerla edificare. Una dedica al proprio paese: il patrono dei polacchi è infatti San Stanislao Szczepanowski. La struttura fu dotata anche di un ospizio e di un ospedale per i connazionali in pellegrinaggio a Roma e, tuttora, è la chiesa nazionale della comunità polacca nella Capitale.

Finlandia – Basilica di Santa Maria Sopra Minerva

Altra brevissima passeggiata (circa 7 minuti) fino alla Basilica di Santa Maria Sopra Minerva. La storia di questa Basilica è centenaria, ma a noi – in questo contesto – interessa sapere che – dalla Seconda Guerra Mondiale – fu un riferimento per la comunità finlandese a Roma. Non a caso ogni 19 gennaio, giorno della festa di sant’Enrico di Uppsala (vescovo e patrono della Finlandia), viene tenuta nella Basilica una Messa in suo onore. Nella Cappella Capranica si erge anche una statua in legno raffigurante Sant’Enrico.

Francia – Chiesa di San Luigi dei Francesi

Cinque minuti a piedi e siete di fronte alla Chiesa francese per eccellenza: la Chiesa di San Luigi dei Francesi. Del resto, fu fondata nel XVI secolo proprio dalla comunità francese a Roma, con il sostegno di Enrico II, Enrico III e Caterina de’ Medici. Al suo interno ci sono ben tre dipinti di Caravaggio che illustrano la vita di San Matteo (in onore del committente, il cardinale Matteo Contarelli).

Romania – Chiesa di San Salvatore alle Coppelle

Vi basta svoltare l’angolo e siete già a Via delle Coppelle. La Chiesa di San Salvatore alle Coppelle fu costruita nell’XI secolo su una chiesa preesistente e deve il suo nome a Celestino III (1196). Dal 1914 è chiesa nazionale romena e al suo interno la Messa viene ancora oggi officiata in rito orientale bizantino-romeno.

Bulgaria – Chiesa di San Paolo alla Regola

Le passeggiate si allungano un po’, ma vi bastano 15 minuti per raggiungere la Chiesa di San Paolo alla Regola. Il suo legame con la Bulgaria è relativamente recente: solo nel 2014, infatti, il Vicariato di Roma – tramite una concessione – ha permesso alla comunità ortodossa bulgara di celebrare la liturgia domenicale proprio all’interno di questa Chiesa.

Svezia – Chiesa di Santa Brigida

Ora percorrete Vicolo dei Venti (5 minuti) ed entrate nella Chiesa di Santa Brigida. Stiamo ovviamente parlando di Santa Brigida di Svezia che qui visse dal 1350 con la figlia Santa Caterina. Quando Santa Brigida morì (nel 1373), l’edificio fu affidato al monastero svedese di Vadstena. La sua storia vide poi la struttura passare di mano in mano, crollare e ricostruirsi ma – ancora oggi – è la chiesa nazionale degli svedesi.

Chiesa di Santa Brigida
Fonte: 123RF
Chiesa di Santa Brigida

Portogallo – Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi

Proseguite a piedi per un quarto d’ora fino alla Chiesa di Sant’Antonio dei Portoghesi, in via dei Portoghesi. Forse non occorre dire altro, ma si sa che la storia di Roma non è mai banale. Sant’Antonio dei Portoghesi nacque a Lisbona e morì a Padova nel 1231 e questa Chiesa è a lui dedicata: fu fondata nel 1445 dal cardinale Antonio Martínez de Chaves sul luogo di un ospizio istituito da Guiomar di Lisbona. È la Chiesa nazionale dei portoghesi a Roma.

Germania – Chiesa di S. Maria dell’Anima

Spostatevi verso Piazza Navona e in sei minuti siete davanti alla Chiesa di Santa Maria dell’Anima. Fu fondata nel 1350 grazie a Johannes e Katharina Peters di Dordrecht, che acquistarono tre case e le adibirono a ospizio privato per accogliere i pellegrini. È sempre stata, per questo motivo, un punto di riferimento per i pellegrini tedeschi in arrivo a Roma.

Croazia – Chiesa di San Girolamo dei Croati

Nella zona del Museo dell’Ara Pacis (circa 10 minuti a piedi) vi imbatterete nella Chiesa di San Girolamo dei Croati. Anche qui il nome parla da sé, ma è bene sapere che la Chiesa è ovviamente collegata a Papa Sisto V, originario della Croazia. Fu lui a chiedere un luogo di culto dedicato al Santo (sempre croato) San Girolamo.

Cipro – Basilica di Santa Maria del Popolo

Altri 10 minuti a piedi fino a Piazza del Popolo, dove è facile scorgere Santa Maria del Popolo. È molto frequentata per l’arte che conserva, da Bernini a Raffaello, ma qui ci interessa sottolineare come la storia rinascimentale di Cipro si leghi alla Basilica. In questo luogo si trova infatti la tomba a muro del Cardinale cipriota Ludovico Podocataro (Nicosia 1429 – Roma 1504), segretario e medico di Papa Alessandro VI.

Basilica di Santa Maria del Popolo
Basilica di Santa Maria del Popolo conserva due capolavori di Caravaggio

Irlanda – Chiesa di Sant’Isidoro a Capo le Case

Iniziamo ad allontanarci, anche se non di molto. Ora la passeggiata diventa lunga circa 20 minuti, ma vale la pena se poi si arriva al Collegio di Sant’Isidoro, l’istituto irlandese più antico di Roma, fondato da Luke Wadding nel 1625. Wadding rilevò un piccolo convento spagnolo abbandonato e lo trasformò in un collegio per la formazione dei giovani francescani irlandesi. Fino ad oggi rimane un luogo di riferimento indispensabile per gli studiosi della storia francescana primitiva.

Paesi Bassi – Chiesa dei Santi Michele e Magno

Stavolta la passeggiata che vi proponiamo è di circa 39 minuti, ma passerete davanti a Castel Sant’Angelo e potrete seguire il Tevere. Del resto, la Chiesa dei Santi Michele e Magno è arroccata sul Gianicolo, ma risale addirittura al IX secolo: una visita imprescindibile. Fu costruita dai Frisoni, convertitisi al cristianesimo e desiderosi di una schola a Roma. Nel 1989, Giovanni Paolo II consacrò un altare pagano con le reliquie dei primi missionari provenienti dai Paesi Bassi, Santi Servatius e Wilibrord.

Danimarca – Chiesa di Santa Maria in Traspontina

Ora vi bastano appena 5 minuti per arrivare a piedi alla Chiesa di Santa Maria in Traspontina. Già nel 1600, un convertito danese di nome Christian Payngk convinse papa Urbano VIII a realizzare una cappella dedicata al santo nazionale danese, Knut, re di Danimarca nell’XI secolo. Dopo essere stata abbandonata, nel 1900 lo Stato danese ha preso in carico i lavori di restauro della Chiesa. Ancora oggi i cattolici danesi possono celebrarvi i funerali.

Spagna – Chiesa di San Pietro in Montorio

Circa 30 minuti a piedi, di nuovo seguendo il Tevere, fino alla Chiesa di San Pietro in Montorio. Nel 1400 i frati francescani vollero rinnovare la Chiesa (sorge nel luogo dove, secondo la tradizione, Pietro fu crocifisso) e a finanziare l’operazione ci pensarono i reali di Spagna Ferdinando V e Isabella di Castiglia. Il tempietto alla destra della chiesa è un’opera del Bramante.

Estonia – Basilica di S. Sabina all’Aventino

La nostra passeggiata si fa sempre più lunga: fino alla Basilica di Santa Sabina all’Aventino sono infatti altri 30 minuti di cammino (in alternativa potete prendere il bus 44). La Chiesa risale al 422: fu Pietro d’Illiria, un sacerdote della Dalmazia, a scegliere questo luogo. Nel 1219, la Chiesa fu poi concessa a San Domenico di Guzman: da allora è il quartier generale della comunità estone, data la storica presenza della famiglia domenicana presso Tallin, capitale dell’Estonia.

Grecia – Chiesa di San Teodoro al Palatino

Altri 12 minuti a piedi (attraversando il roseto comunale) vi condurranno presso la Chiesa di San Teodoro al Palatino. Anche la storia di questo luogo è lunghissima e ricca di suggestioni: il suo legame con la Grecia inizia tuttavia solo nel 2004, quando Papa Giovanni Paolo II concesse l’uso della chiesa al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli e alla comunità greco-ortodossa romana.

Repubblica Ceca – Basilica di San Clemente

Ora vi aspettano 30 minuti a piedi (costeggiando il Circo Massimo) o 20 minuti in bus (le linee 51, 118, 87, 81 e 85 coprono tutte questo tratto). La Basilica di San Clemente conserva i resti di San Clemente Papa, Sant’ Ignazio di Antiochia e di San Cirillo. San Cirillo e suo fratello San Metodio nell’863 evangelizzarono la Moravia e per questo sono molti cari alla comunità della Repubblica Ceca.

Basilica di San Clemente
Fonte: 123RF
Basilica di San Clemente

Slovacchia – Basilica di Santa Prassede

Stavolta sono (solo) 15 minuti: la Basilica di Santa Prassede è relativamente vicina. Anche questo luogo è curiosamente legato ai santi Cirillo e Metodio (patroni di tutti gli slavi). Vissero qui, proprio in questa Basilica.

Slovenia – Basilica Papale di Santa Maria Maggiore

Girate l’angolo e già siete davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore, un luogo che non ha di certo bisogno di presentazioni. Ma cosa ha a che fare questa Basilica papale con la Slovenia? Ebbene, anche questo luogo – ormai simbolo della comunità slovena a Roma – ha a che vedere con i fratelli Cirillo e Metodio: nel Natale dell’867 furono accolti da papa Adriano II proprio in questa Chiesa.

Basilica Santa Maria Maggiore
Fonte: 123RF
Basilica di Santa Maria Maggiore

Italia – Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri

Ci siamo: dieci minuti a piedi – lungo via Torino – e ci troviamo di fronte alla Basilica legata alla nostra storia. Vi chiederete come mai proprio questa Basilica, più di altre. La Basilica è ufficialmente un luogo dedicato alle celebrazioni della Repubblica Italiana e, più nello specifico, è considerata anche fautrice dell’unità spirituale d’Italia.

Lussemburgo – Basilica del Sacro Cuore di Gesù

Fino a via Marsala sono meno di 15 minuti di cammino. La Basilica del Sacro Cuore di Gesù, nel 1863, fu dedicata da papa Pio IX al Sacro Cuore di Gesù, un movimento forte soprattutto in Francia, Lussemburgo e Italia. Questo luogo ospita la Congregazione Salesiana e la Cancelleria dell’Ambasciata del Lussemburgo presso la Santa Sede.

Lettonia – Basilica dei Santi Quattro Coronati

Altra lunga passeggiata: fino alla Basilica dei Santi Quattro Coronati sono 30 minuti a piedi (o 20, con la metro B da Termini a Colosseo). La Basilica dei Santi Quattro Coronati ha vissuto momenti di abbandono e persino un incendio la distrusse nel 1084. Ha dunque più di una vita: a trasformarla (nel 1564) in un un orfanotrofio femminile per le monache di clausura agostiniane che vi abitano ancora oggi fu Pio IV.

Ungheria – Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio

Dieci minuti e siete di fronte alla Basilica che, in questo cammino, rappresenta l’Ungheria. Fu Papa Nicola V ad affidare la chiesa, ormai in rovina, all’ordine paolino ungherese. L’altare maggiore, anche per questo, è dedicato ai santi ungheresi della famiglia reale degli Árpád. Qui fu anche fondato il Collegium Hungaricum.

Malta – Chiesa di San Paolo alle Tre Fontane

L’ultima Chiesa si trova all’EUR e vi consigliamo di raggiungerla con i mezzi pubblici. Potete prendere l’autobus 671 o il 714. La Chiesa di San Paolo alle Tre Fontane sorge nel luogo del martirio di San Paolo. La tradizione vuole che San Paolo naufragò a Malta durante il suo viaggio verso Roma e fu accolto più che bene dai suoi abitanti: il Santo, non a caso, è il patrono dell’isola.