Il Sire riduce il debito e le tasse
Quante volte abbiamo sentito questa frase dal Governo: “Dobbiamo fare sacrifici perché le risorse sono scarse”? Ci raccontano che lo Stato deve comportarsi come una famiglia, tagliare le spese e risparmiare per evitare il tracollo. Ma, sorpresa delle sorprese, lo Stato NON è come una famiglia! Ha due superpoteri che noi comuni mortali non possediamo: […] L'articolo Il Sire riduce il debito e le tasse proviene da Scenari Economici.
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Quante volte abbiamo sentito questa frase dal Governo: “Dobbiamo fare sacrifici perché le risorse sono scarse”? Ci raccontano che lo Stato deve comportarsi come una famiglia, tagliare le spese e risparmiare per evitare il tracollo.
Ma, sorpresa delle sorprese, lo Stato NON è come una famiglia!
Ha due superpoteri che noi comuni mortali non possediamo:
- Può creare moneta. No, non come Totò e Peppino in “La banda degli onesti”, che stampavano banconote in casa!
- Quando spende, recupera subito una bella fetta di tasse (iva, tasse e contributi vari…).
Pensateci: se spendiamo 100 euro al supermercato, il titolare mica ci restituisce il 30% in tasse! Lo Stato invece, quando paga 100 milioni per un ospedale, incassa subito una parte di quell’importo sotto forma di iva, tasse sui dipendenti e sugli utili delle imprese coinvolte. Alla fine, gli rientra almeno il 30-40% della cifra iniziale!
E non è finita qui: quei 100 milioni di euro, lo Stato potrebbe anche crearli dal nulla, senza togliere soldi a noi cittadini con le tasse o indebitarsi con i mercati finanziari. In pratica, potrebbe costruire un ospedale a costo zero. Ma noi, invece, da decenni siamo prigionieri di una narrazione assurda: tagli, austerità, sacrifici. Ci promettono sempre la ripresa… e invece ci hanno solo presi per i fondelli!
Ridurre la spesa pubblica e aumentare le tasse significa deprimere l’economia: meno soldi in circolazione, meno spesa delle famiglie, meno PIL, meno gettito fiscale. E il problema, invece di risolversi, peggiora! Serve un cambio di rotta: lo Stato deve creare strumenti finanziari innovativi per rilanciare investimenti e occupazione. E uno di questi strumenti è il SIRE.
Il SIRE: il supereroe della nostra economia
Il SIRE (Sistema Integrato di Risparmio Erariale) è un credito d’imposta cedibile. Avete presente il Superbonus 110%? Funzionava proprio così: uno sconto sulle tasse future che diventava moneta di scambio.
La finanza internazionale ha storto il naso, così hanno mandato Draghi a “sistemare” la faccenda. E infatti, alla fine del suo mandato, i banchieri di New York gli hanno regalato una statuetta con le corna. Un messaggio neanche troppo velato: “Hai fatto un buon lavoro per noi”.
Ma noi abbiamo vinto lo stesso: Eurostat ha riconosciuto i crediti d’imposta cedibili come un nuovo strumento legale. Non possono più toglierli dalla normativa europea. E chi ha avuto la faccia tosta di lodarli? Proprio Draghi, nel suo “Report sulla competitività europea”! Ha scritto che i crediti d’imposta trasferibili sarebbero un ottimo strumento… ma guarda un po’!
Come funziona il SIRE?
- È un credito d’imposta cedibile a chiunque, banche comprese.
- Si può usare per ridurre le tasse dopo due anni.
- Lo Stato incassa subito il gettito fiscale, mentre il “costo” del SIRE si sposta di due anni, dando il tempo all’economia di crescere e compensarlo.
- Ha un rendimento annuo del 3%: meglio di qualsiasi conto corrente bancario!
- È garantito dallo Stato, non soggetto a bail-in e facile da usare con bonifici e carte magnetiche.
Il SIRE in pratica
Immaginate di ricevere una tessera magnetica gratuita, collegata a un conto fiscale intestato al vostro codice fiscale. Funziona come una Postepay, ma invece di euro contiene crediti d’imposta cedibili.
- Lo Stato lo usa per investimenti pubblici, ridurre le tasse, aumentare le pensioni e finanziare le imprese.
- Le aziende possono riceverlo come prestito agevolato e usarlo per pagare tasse o scambiarlo con euro in banca.
- Se lo utilizziamo per la spesa pubblica, il debito pubblico cala ma il PIL aumenta, quindi il rapporto debito/PIL migliora senza sacrifici.
- Se lo usiamo per i risparmi, ci protegge dai rischi finanziari: il deposito aumenta del 3% annuo e non subisce le turbolenze dei mercati.
La vera rivoluzione: trasformare il debito in ricchezza
Con il SIRE, una parte del risparmio degli italiani si trasforma in uno strumento di scambio sicuro, garantito dallo Stato e che genera benessere. Non più sacrifici, non più austerità, ma crescita e stabilità.
Perché aspettare che i mercati ci concedano la ripresa, quando possiamo crearla noi stessi? Con il SIRE, lo Stato torna a essere sovrano e noi cittadini possiamo finalmente vedere i benefici di una politica economica al servizio del Paese, e non della finanza internazionale.
Fabio Conditi
Presidente dell’associazione Moneta Positiva
http://monetapositiva.it/
Movimento culturale Un Mondo Positivo
https://unmondopositivo.it/
dove puoi trovare libri e corsi per diventare consapevole
Documento di sintesi della proposta SIRE
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