Fabbriche Volkswagen acquistate dai cinesi?
Shopping 2025 dei costruttori del Dragone: VW intende chiudere diverse fabbriche, che possono essere comprate dai Gruppi del Celeste Impero. L'articolo Fabbriche Volkswagen acquistate dai cinesi? proviene da newsauto.it.
Cina affamata nel mondo a livello automotive: prosegue senza sosta anche nel 2025 lo shopping delle Case del Paese della Grande Muraglia in Europa, e stavolta nel mirino ci sono addirittura le fabbriche di un colosso come Volkswagen in Germania. Il gigante teutonico, in difficoltà, intende chiudere diversi stabilimenti, causa sovracapacità: produce molto più di quanto venda su scala planetaria.
Ecco allora che i costruttori del Celeste Impero manifestano il proprio interesse, come riferisce la Reuters. Dresda e Osnabrück nel mirino.
Fabbriche Volkswagen in mano ai cinesi?
Come sempre in questi casi, il problema numero uno è il prezzo. Da una parte, il venditore in crisi come VW; dall’altra, Gruppi auto cinesi assetati di fabbriche ad elevato contenuto tecnologico, con manodopera qualificata. Obiettivo di Pechino, scavalcare bellamente i dazi sulle auto elettriche cinesi imposti dall’Unione europea a carico del Made in China: se fanno auto altrove, non nella nazione del Dragone, allora le aziende orientali non pagano neppure un euro di extra tassa. Infatti, BYD costruirà le vetture in Ungheria, dove il costo dell’energia è basso rispetto al resto del Vecchio Continente. Vendere fabbriche potrebbe essere più economico per VW che chiudere completamente gli stabilimenti? Indicativamente, stando alle stime di esperti, potremmo essere a 100 milioni di euro per fabbrica come minimo, e 300 milioni di euro come massimo.
Trampolino di lancio
L’acquisto di una fabbrica VW da parte dei cinesi consentirebbe loro di creare influenza nell’industria automobilistica tedesca, patria di alcuni dei marchi automobilistici più prestigiosi: un trampolino di lancio per tutta l’Europa. Infatti, le aziende orientali hanno investito in una serie di settori in Germania, la più grande economia europea, dalle telecomunicazioni alla robotica. Tuttavia, non hanno ancora avviato una produzione automobilistica tradizionale. È vero che Mercedes-Benz ha due grandi azionisti cinesi, ma è una questione diversa.
Sarebbe anche un colpo sotto il profilo dell’immagine: la Cina che – con la supremazia economica e magari tecnologica – invade la Germania automotive. VW – simbolo della potenza industriale tedesca per decenni – minacciata da un rallentamento economico globale che colpisce la domanda e da una transizione scricchiolante. Contro un Dragone scatenato.
Cosa ne pensa il governo cinese
Sebbene le offerte possano provenire da aziende private, aziende statali o joint venture con aziende straniere, le autorità cinesi si riservano il diritto di approvare determinati investimenti all’estero e probabilmente saranno coinvolte in qualsiasi offerta fin dall’inizio. Come sempre, l’ok finale del Partito Comunista. Le decisioni di investimento dipenderanno anche dalla posizione del nuovo governo tedesco nei confronti della Cina dopo le elezioni di febbraio. Le economie dei due Paesi si sono profondamente intrecciate durante i 16 anni di mandato di Angela Merkel, alimentate dagli investimenti e dalle esportazioni delle Case automobilistiche tedesche verso la Cina. Ma le relazioni si sono raffreddate: il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha descritto il presidente Xi Jinping come un “dittatore” e la Cina come un rivale. “Ci impegniamo a trovare un uso continuativo per il sito. L’obiettivo deve essere una soluzione praticabile che tenga conto degli interessi dell’azienda e dei dipendenti”, ha affermato un portavoce VW.
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