Rincari benzina, è record in autostrada: l'allarme del Codacons

lentepubblica.it L’allarme, nei giorni scorsi è arrivato direttamente dal Codacons, che monitora i listini comunicati dai gestori al Mimit e che ha denunciato rincari sulla benzina fuori dal ‘normale’, con cifre record in autostrada. Se la corsa non dovesse frenare l’aggravio della spesa, su base annua, si potrebbe attestare a +52 euro per la benzina e […] The post Rincari benzina, è record in autostrada: l'allarme del Codacons appeared first on lentepubblica.it.

Jan 19, 2025 - 11:33
Rincari benzina, è record in autostrada: l'allarme del Codacons

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L’allarme, nei giorni scorsi è arrivato direttamente dal Codacons, che monitora i listini comunicati dai gestori al Mimit e che ha denunciato rincari sulla benzina fuori dal ‘normale’, con cifre record in autostrada.


Se la corsa non dovesse frenare l’aggravio della spesa, su base annua, si potrebbe attestare a +52 euro per la benzina e +57,6 euro per il diesel per automobilista. Le dinamiche che incidono sull’impennata dei prezzi alla pompa di benzina sono sicuramente costituite dalle preoccupazioni sull’approvvigionamento della materia prima in Russia e in Iran, ma anche le recenti nuove sanzioni sul petrolio estratto in Russia imposte sia dagli Stati Uniti che dal Regno Unito, contraendo nel breve periodo l’offerta globale e facendo crescere la domanda.

Cosa sta incidendo sui rincari?

L’associazione di tutela dei consumatori ha inoltre spiegato che sui rincari stanno incidendo anche altri diversi fattori, nello specifico il rialzo dei costi inferti a rivenditori e gestori per l’annuale quota d’obbligo di miscelazione dei biocarburanti e le speculazioni sul petrolio a livello mondiale.

Resta il fatto che le quotazioni internazionali del greggio rimangono comunque sotto controllo, e tra gli analisti non sembrano esserci motivazioni che giustifichino una nuova impennata o che si rischi un superamento dei limiti, con un ritorno del prezzo al barile sopra i 100 dollari, come era accaduto nel 2022.

Come al solito, l’automobilista deve rassegnarsi ad aumenti generalizzati di molte aziende che, anche se sarebbe una pratica illegale ‘fanno cartello’, cioè decidono tutte insieme di aumentare più o meno della stessa quota  il prezzo alla pompa. Questo è un termine, in realtà, che indica un vero e proprio reato economico che consiste in un accordo intercorrente tra più produttori di un bene oppure di un servizio al fine di realizzare misure tendenti a limitare la concorrenza sul proprio mercato di riferimento, con l’intenzione di stabilire determinati parametri, come ad esempio il livello dei prezzi, della produzione e le condizioni di vendita. I cartelli, i quali possono avere carattere internazionale o internazionale, e fanno si che tutte le realtà più importanti sul mercato si muovano in un’ca direzione, nello specifico verso aumenti dei prezzi.

Rincari benzina, è record in autostrada: l’allarme del Codacons

Al centro dell’analisi e delle segnalazioni di varie associazioni, molte le criticità messe in evidenza dal Coordinamento delle Associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori i prezzi in autostrada.  Se è vero che questi rifornimenti rappresentino solo il 5% di tutti gli approvvigionamenti a livello nazionale, è anche vero che spesso rappresentano una necessità alla quale non ci si può sottrarre. Le rilevazioni, la settimana scorsa, più precisamente nella giornata del 10 gennaio, ha visto la benzina toccare i 2,409 euro al litro sulla A1, il gasolio raggiungere 2,319 euro/litro. Simile il prezzo anche sulla A21 con 2,399 euro/litro di benzina e 2,299 euro il diesel, ma gli impianti autostradali che vendono la benzina agli automobilisti sopra i 2,3 euro al litro sono un numero rilevante.

Basti pensare che sulla A4 è di 2,366 euro; sulla A14 è di 2,359 euro; sulla A11 è di 2,349 euro; sulla A7 è di 2,345 euro; sulla A22 è di 2,339 euro; su A8 e A26 è di 2,319 euro. La denuncia Codacons ha messo in evidenza come sulla A14 il prezzo della benzina è di 2,039 euro al litro; sulla A4 e A22 è di 2,029 euro al litro; mentre sulla A1 è di 2,009 euro al litro ed ha rilevato come la benzina abbia ormai superato i 2 euro al litro presso molti distributori anche in modalità selfservice.

L’aumento dei prezzi nelle Regioni

Se osserviamo l’andamento dei prezzi a livello regionale possiamo notare come tra le regioni con i prezzi più calmierati troviamo la Toscana ha messo la benzina a 1.798 euro e il gasolio a 1.704.

In Umbria stiamo rispettivamente a 1.795 e 1.700 euro, la Lombardia, con un prezzo medio della benzina è di 1.795 euro al litro, con gasolio 1.705 euro ma anche la Campania ha un listino con benzina a 1.785 euro e gasolio a 1.678. Le Marche fanno registrare un prezzo per la benzina di 1.776 euro e il gasolio a 1.681 euro. La situazione in Piemonte vede la benzina a 1.789 euro e il gasolio a 1.697 euro. Un pochino più elevato il prezzo medio della benzina in Abruzzo che è di 1.801 euro al litro, mentre quello del gasolio è di 1.705 euro.

In Basilicata la benzina tocca quota 1.831 euro e il gasolio a 1.726 euro in linea la Calabria cha fa registrare un prezzo medio della benzina a 1.825 euro, con il gasolio che va a 1.718 euro. In Molise troviamo la benzina a 1.803 euro e il gasolio a 1.704 euro.  Anche in Emilia Romagna si riescono a mantenere prezzi sotto i 1.800 euro, ovvero la benzina è a 1.795 euro al litro e il gasolio a 1.702 euro. Il prezzo medio della benzina in Friuli Venezia Giulia è di 1.804 euro, il gasolio sta a 1.727. Nel Lazio la benzina è a 1.788 euro e il gasolio a 1.689 euro. Per quanto riguarda la Liguria la benzina la benzina si ritrova a quota 1.832 euro e il gasolio a 1.738 euro.

In Puglia il prezzo della benzina è 1.808 euro al litro e il gasolio a 1.691 euro. La Sardegna vede un prezzo medio di 1.825 euro per la benzina e di 1.718 euro per il gasolio. In Sicilia spese un pochino più basse per gli automobilisti, qui la benzina va a 1.807 euro e 1.700 euro per il gasolio.

Per concludere questa carrellata che si snoda per tutto lo Stivale, la media del prezzo in Valle d’Aosta è di 1.818 euro per la benzina e di 1.748 euro il gasolio. In Veneto la benzina costa 1.783 euro a litro e 1.694 euro il gasolio. La provincia autonoma di Bolzano ha messo 1.848 euro per la benzina e 1.776 euro per il gasolio. Mentre in quella di Trento si ha 1.826 di benzina e 1.745 euro di gasolio.

Il monito del Codacons

Alla domanda però, se dovremmo preoccuparci, la risposta corretta può darla solo una attenta osservazione delle tendenze, incrementi e diminuzioni degli ultimi anni. Solo l’analisi dei trend dell’ultimo anno ci mostrano come le tariffe attuali siano, oggi, più economiche di buona parte del 2024. Un rialzo c’è stato a partire da ottobre, ma senza raggiungere i picchi della scorsa primavera.

Tanto meno rispetto ai prezzi del 2023 e 2022, quando la benzina self-service aveva superato i 2 euro al litro, nonostante i copiosi sussidi introdotti allora dal Governo Draghi per calmierare le quotazioni. A scanso di equivoci e per prevenire situazioni ancora più gravose per i cittadini e gli automobilisti.

Nella denuncia pubblica sui rincari della benzina su strada e autostrada, il Codacons ha predisposto una sua proposta critica della situazione, che ha inviato anche al Governo, con la raccomandazione di prestare la massima attenzione all’andamento dei prezzi del carburante, per evitare che vadano fuori controllo e che abbiano ripercussioni serie sulle tasche delle famiglie, aggravando ancora di più la situazione al limite della sopravvivenza per fasce sempre più ampie della popolazione.

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