F1, mondiale 2025 deciso da un “vaffanculo”: il rischio è concreto

F1, nuovo codice sportivo internazionale della FIA. Ne abbiamo parlato ieri quando, nel tardo pomeriggio, arriva l’ultimo atto di una guerra silenziosa tra l’organo federale e la FOA. Risulta errato identificare nei piloti gli unici destinatari del giro di vite messo in atto dalla Federazione Internazionale attraverso la nuova appendice B, all’interno della quale sono […]

Gen 26, 2025 - 13:02
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F1, mondiale 2025 deciso da un “vaffanculo”: il rischio è concreto

F1, nuovo codice sportivo internazionale della FIA. Ne abbiamo parlato ieri quando, nel tardo pomeriggio, arriva l’ultimo atto di una guerra silenziosa tra l’organo federale e la FOA. Risulta errato identificare nei piloti gli unici destinatari del giro di vite messo in atto dalla Federazione Internazionale attraverso la nuova appendice B, all’interno della quale sono state definite casistiche di infrazioni e relative penalità secondo uno schema a scala mobile. L’ambito di applicabilità è esteso a tutti i titolari di licenza FIA, il che significa piloti e team principal, o rappresentanti degli stessi.

L’ente regolatore rivendica la sua funzione attraverso un emendamento coercitivo che potrebbe avere dei risvolti sportivi devastanti. Nel caso di comportamenti disdicevoli da parte dei competitor nelle aree gestite dalla FIA, essi possono incorrere in squalifiche e decurtazioni dei punti nella classifica iridata. Anche la modalità di approvazione delle suddette linee guida, che dovranno essere applicate dagli steward, lascia perplessi. Sembra infatti che l’approvazione del testo sia stata effettuata con voto elettronico, senza previa consultazione delle parti in causa.

Una discussione che poteva essere affrontata nella prossima riunione del Consiglio Mondiale degli Sport Motoristici (WMSC, nda). E invece no. Secondo la FIA, le modifiche rappresentano un tentativo di migliorare ulteriormente la trasparenza e la coerenza nel processo decisionale in F1. L’obiettivo è quello di fornire indicazioni chiare agli steward, in merito alle sanzioni per le violazioni di specifici articoli del codice sportivo internazionale. Attraverso l’istituzione di un quadro più strutturato, la Federazione Internazionale intende garantire un fatto.

F1 FIA
Appendice “B”del codice sportivo internazionale della FIA

Pertanto, le sanzioni vogliono essere applicate in modo uniforme e trasparente, a vantaggio sia degli steward che dei piloti/concorrenti. Gli steward hanno l’autorità di decidere quale sanzione applicare in caso di violazione del codice sportivo internazionale e/o delle normative FIA ​​applicabili. Gli steward hanno la facoltà discrezionale di tenere conto di eventuali circostanze attenuanti e/o aggravanti, nonché della natura e del luogo dell’evento, per adattare la sanzione alla situazione specifica. È davvero difficile pensare a questo nuovo schema sanzionatorio.

Semplificare l’operato degli steward in virtù dell’oggettiva difficoltà di valutare l’applicabilità della sanzione e la relativa entità? Boh… Sotto le mentite spoglie di un’operazione trasparenza a tutela dell’integrità dello sport, c’è il chiaro intento di limitare la libertà di pensiero dei titolari dei “tesserati”, non solo in F1, ma anche in tutte le competizioni da essa regolamentate. Per l’ennesima occasione, sembra di trovarsi di fronte a un provvedimento mirato a ricordare la centralità della Federazione Internazionale, attraverso il quale può addirittura condizionare l’esito sportivo di un campionato.

F1, FIA: l’appendice “B” dell’International Sporting Code può ledere gli interessi della FOA

La FIA è stata aspramente criticata, alla fine della scorsa stagione, per la penalità inflitta a Max Verstappen in relazione all’utilizzo di un’espressione volgare del quattro volte campione del mondo. Parole dedicate alla sua monoposto nel corso dell’incontro con i media nel weekend di Singapore. Le conseguenze di quell’episodio portarono la Grand Prix DriversAssociation (GPDA) a rilasciare una dichiarazione rivolta al presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, invitandolo a trattare i piloti di F1 “come adulti”. A questo punto i team corrono il serio rischio di vedere vanificati gli sforzi compiuti.

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Max Verstappen (Red Bull) e Bem Sulayem (presidente FIA) all’Integrated Regional Polytechnic College a Kigali

Ci riferiamo al conseguimento del miglior risultato sportivo a causa di imprecazioni in mondovisione in un team radio, oppure nel caso in cui le dichiarazioni rilasciate nelle press conference di piloti e team principal non siano uniformi ai criteri definiti nell’appendice “B” dell’International Sporting Code. La prima reazione social verso la nuova disciplina delle sanzioni è arrivata da Red Bull, che ha pubblicato la foto della conferenza stampa estemporanea tenuta da Max Verstappen al di fuori delle aree gestite dalla FIA proprio in occasione del weekend di Singapore, con il sibillino messaggio “Se parliamo…”.

Un modo molto semplice per sottolineare che la comunicazione si può fare anche fuori dalle zone gestite dall’organo federale. Si tratta di un banale indizio social, ma nelle prossime settimane è molto probabile che lo scontro fra i team e la FIA diventi molto più ruvido. La FOA, le scuderie e i piloti ritengono che l’ente regolatore sia un apparato ormai inadeguato a governare uno show dall’elevato contenuto tecnologico, da esso definito ma che non è in grado di monitorare nella sua legalità. Un’organizzazione che non sa garantire uniformità di giudizio sulle dinamiche di gara assimilabili, che vengono tuttavia valutate in modo diverso.

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Post sulla piattaforma Threads dall’account ufficiale del team Red Bull Racing

Frustrati dalla gestione a tratti amatoriale dei race weekend, a fronte di evidenti infrazioni di determinati concorrenti. In tale contesto, è evidente che chi detiene i diritti commerciali della categoria e remunera i team possa assumere una posizione di chiaro sostegno verso le scuderie e i piloti. La F1, nel momento storico di massima redditività, non ha alcuna voglia di proporre ai propri clienti (fan) uno spettacolo che può essere manipolato attraverso l’applicazione di cervellotiche penalità introdotte nelle nuove linee guida degli steward. L’ennesima guerra pare vicina…

Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari