F1 | Adrian Newey, niente Ferrari: il “romantico” motivo dietro il sì a Stroll

Niente Ferrari, né Williams o McLaren: a convincere Adrian Newey è stata la proposta “old school” dell’Aston Martin di Lawrence Stroll.

È stata una delle principali telenovelas che hanno scandito il ritmo della stagione 2024. Tra l’addio alla Red Bull di Adrian Newey l’annuncio d’approdo in Aston Martin sono trascorsi mesi colmi di voci, trattative e riflessioni che hanno condotto l’inglese a sposare il progetto di Lawrence Stroll, a scapito delle possibilità in Ferrari, McLaren o Williams.

Il 66enne di Colchester si è aperto ai microfoni della testata tedesca AMuS, rivelando alcune delle ragioni che lo hanno condotto in casacca Aston Martin. Come racconta lo stesso Newey, “se 12 mesi fa mi avessero chiesto se avrei potuto lasciare la Red Bull e ricominciare con un altro team, avrei risposto ‘no, siete pazzi’.”

Per l’ingegnere inglese, lasciare Milton Keynes è stata “la prima decisione difficile da prendere”. Poi le discussioni con la consorte per scegliere insieme i passi da intraprendere: “Con Mandy abbiamo parlato di varie cose. ho la fortuna di non avere particolari esigenze economiche, avrei potuto semplicemente ritirarmi e riposarmi o dedicarmi completamente ad altro… ma mi sarei annoiato.“

Nel corso dei mesi sono stati diversi i team – e non avrebbe potuto essere altrimenti – a esprimere interesse nei confronti del “genio” inglese. La Ferrari è apparsa davvero vicina a Newey a più riprese, ma anche la McLaren e la Williams hanno rappresentato delle concrete possibilità.

Newey, il “sì” a Lawrence Stroll per un motivo “old school”

Niente Maranello, né Woking o Grove. La scintilla nel cuore di Adrian Newey è scoccata per la “verdona” Aston Martin di Lawrence Stroll. “La passione, l’impegno e l’entusiasmo di Lawrence sono davvero accattivanti e persuasivi“, ha ammesso l’ingegnere inglese.

È stato proprio il carisma del manager canadese a convincere l’ex uomo cardine della Red Bull. Per Adrian Newey, Aston Martin e la vulcanica personalità di Stroll senior rappresentano un romantico e decisivo fattore.

“Se torniamo indietro di 20 anni, quelli che noi ora chiamiamo team principal erano in realtà i proprietari dei team”, ha spiegato Newey, adducendo esempi quali Frank Williams, Ron Dennis e Eddie Jordan. “Nell’era moderna la figura di Lawrence è piuttosto unica. È l’unico proprietario di una scuderia così attivo, lavorare con una figura simile credo dia un particolare feeling.“

“Sembra di tornare al modello ‘old school’. Inoltre, avere la possibilità di essere un socio azionista è qualcosa che non mi era mai accaduto prima”, ha proseguito un entusiasta Newey. “È stata una scelta un poì diversa, ma non vedo l’ora di iniziare. È stata una decisione naturale da prendere.”

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