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Europa, dove i prezzi delle case aumenteranno maggiormente nel 2025
L’immobiliare ed edilizia non vanno di pari passo, quest’ultima non riesce a tenere il passo della domanda di case e Secondo Fitch Ratings, i prezzi delle abitazioni a livello mondiale dovrebbero aumentare nei prossimi due anni. «I prezzi nominali delle case cresceranno a una cifra medio-bassa per la maggior parte dei Paesi in ciascuno dei prossimi due anni», si legge nelle prospettive immobiliari e ipotecarie per il 2025. Secondo il rapporto di Fitch, l’aumento dei prezzi è dovuto al fatto che l’offerta di abitazioni non riesce a tenere il passocon la domanda nella maggior parte dei Paesi. La domanda è stata stimolata dal basso tasso di disoccupazione, dalla crescita dei salari reali e dal calo dell’inflazione, che hanno permesso agli acquirenti di disporre di un maggiore reddito disponibile. La crescita dei prezzi delle case più forte è prevista per il 2025 nei Paesi Bassi, in Canada, Brasile e Messico, grazie ai programmi governativi a sostegno dei primi acquirenti in Canada e nei Paesi Bassi, mentre l’aumento dei salari e dei costi di costruzione sarà il motore della crescita in Brasile e Messico. In Cina, il rallentamento dell’economia trascinerà i prezzi al ribasso. Economia 18 Settembre 2024 Cina, la deflazione immobiliare del nord si sta espandendo anche al più vivace sud Crisi immobiliare: I prezzi medi delle case nuove scendono per il 14° mese ad agosto, il peggioramento delle vendite di… 18 Settembre 2024 cina immobiliare cina crisi immobiliare cina deflazione immobiliare prezzi in ribasso per 14° mese consecutivo crisi vendite case nord cina in espansione al sud Guarda ora Il reddito reale delle famiglie continua a migliorare nell’Eurozona, alimentando la domanda e facendo salire i prezzi in quasi tutti gli Stati membri. L’unica eccezione è la Francia, dove si prevede un calo dei prezzi a causa della scarsa accessibilità economica e dell’incertezza politica, che non possono essere compensate dall’effetto di aumento dei prezzi dovuto all’offerta limitata e ai tassi più bassi del Paese. Tuttavia, il ritmo del calo dovrebbe essere più lento rispetto all’anno scorso e i prezzi potrebbero iniziare ad aumentare nel 2026, si legge nel rapporto. Nei Paesi Bassi, l’aumento dei prezzi dovrebbe rallentare dal 13 per cento dell’anno in corso a una percentuale compresa tra l’8 e il 10 per cento nel 2025 e tra il 6 e l’8 per cento nel 2026. Si tratta ancora di uno dei livelli di crescita più rapidi a livello globale, principalmente a causa dell’insufficiente disponibilità di case, la cui offerta è limitata a causa dell’aumento dei costi dei materiali e della manodopera. D’altra parte, la popolazione sta crescendo e le famiglie stanno diventando più piccole, il che aumenta la domanda. I programmi del governo a sostegno degli acquirenti per la prima volta potrebbero dare ulteriore impulso alla domanda, ma si prevede che una politica fiscale più restrittiva limiterà la crescita del potere d’acquisto nel Paese. Nel resto d’Europa, la crescita dei prezzi dovrebbe accelerare in Germania e Spagna, mentre rimarrà stabile in Danimarca. In Spagna, si prevede che nel 2025 le case costeranno tra il 4 e il 6 per cento in più rispetto al 2024 e che i prezzi aumenteranno ulteriormente tra il 5 e il 7 per cento nel 2026. La domanda è alimentata dalla crescente fiducia dei consumatori derivante dal calo dei tassi di interesse e dalla diminuzione dell’inflazione. Nel frattempo, non si costruiscono ancora abbastanza case: secondo il rapporto, le
L’immobiliare ed edilizia non vanno di pari passo, quest’ultima non riesce a tenere il passo della domanda di case e Secondo Fitch Ratings, i prezzi delle abitazioni a livello mondiale dovrebbero aumentare nei prossimi due anni.
«I prezzi nominali delle case cresceranno a una cifra medio-bassa per la maggior parte dei Paesi in ciascuno dei prossimi due anni», si legge nelle prospettive immobiliari e ipotecarie per il 2025.
Secondo il rapporto di Fitch, l’aumento dei prezzi è dovuto al fatto che l’offerta di abitazioni non riesce a tenere il passocon la domanda nella maggior parte dei Paesi.
La domanda è stata stimolata dal basso tasso di disoccupazione, dalla crescita dei salari reali e dal calo dell’inflazione, che hanno permesso agli acquirenti di disporre di un maggiore reddito disponibile.
La crescita dei prezzi delle case più forte è prevista per il 2025 nei Paesi Bassi, in Canada, Brasile e Messico, grazie ai programmi governativi a sostegno dei primi acquirenti in Canada e nei Paesi Bassi, mentre l’aumento dei salari e dei costi di costruzione sarà il motore della crescita in Brasile e Messico.
In Cina, il rallentamento dell’economia trascinerà i prezzi al ribasso.
Il reddito reale delle famiglie continua a migliorare nell’Eurozona, alimentando la domanda e facendo salire i prezzi in quasi tutti gli Stati membri.
L’unica eccezione è la Francia, dove si prevede un calo dei prezzi a causa della scarsa accessibilità economica e dell’incertezza politica, che non possono essere compensate dall’effetto di aumento dei prezzi dovuto all’offerta limitata e ai tassi più bassi del Paese.
Tuttavia, il ritmo del calo dovrebbe essere più lento rispetto all’anno scorso e i prezzi potrebbero iniziare ad aumentare nel 2026, si legge nel rapporto.
Nei Paesi Bassi, l’aumento dei prezzi dovrebbe rallentare dal 13 per cento dell’anno in corso a una percentuale compresa tra l’8 e il 10 per cento nel 2025 e tra il 6 e l’8 per cento nel 2026. Si tratta ancora di uno dei livelli di crescita più rapidi a livello globale, principalmente a causa dell’insufficiente disponibilità di case, la cui offerta è limitata a causa dell’aumento dei costi dei materiali e della manodopera.
D’altra parte, la popolazione sta crescendo e le famiglie stanno diventando più piccole, il che aumenta la domanda. I programmi del governo a sostegno degli acquirenti per la prima volta potrebbero dare ulteriore impulso alla domanda, ma si prevede che una politica fiscale più restrittiva limiterà la crescita del potere d’acquisto nel Paese.
Nel resto d’Europa, la crescita dei prezzi dovrebbe accelerare in Germania e Spagna, mentre rimarrà stabile in Danimarca.
In Spagna, si prevede che nel 2025 le case costeranno tra il 4 e il 6 per cento in più rispetto al 2024 e che i prezzi aumenteranno ulteriormente tra il 5 e il 7 per cento nel 2026.
La domanda è alimentata dalla crescente fiducia dei consumatori derivante dal calo dei tassi di interesse e dalla diminuzione dell’inflazione. Nel frattempo, non si costruiscono ancora abbastanza case: secondo il rapporto, le nuove abitazioni coprono solo la metà della formazione di nuovi nuclei familiari.
In Germania si prevede una crescita dei prezzi delle case tra il 2 e il 4 per cento sia per il 2025 che per il 2026, un aumento rispetto all’1,5 per cento stimato da Fitch per il 2024. Secondo il rapporto, da un lato la moderata crescita dei salari dovrebbe limitare l’accessibilità economica, mentre dall’altro i continui aumenti degli affitti rendono l’acquisto più interessante, sostenendo la domanda.
Nel Regno Unito, Fitch prevede anche una modesta crescita dei prezzi delle case tra il 2 e il 4 per cento nel 2025 e nel 2026, trainata da tassi di interesse ipotecari più bassi, dato che gli istituti di credito hanno già prezzato tassi di policy che raggiungeranno il 3,5 per cento nel 2025, e sostenuta da un mercato del lavoro forte e da guadagni nominali in aumento.
In Danimarca, secondo Fitch, i tassi d’interesse più bassi e la moderata crescita del reddito disponibile faranno aumentare i prezzi del 2-4 per cento nel 2025 e nel 2026.
I prezzi delle case in Italia dovrebbero aumentare tra lo 0,5 e il 2,5 per cento nel 2025 e 2026, a causa del raffreddamento della domanda, dovuto soprattutto agli elevati tassi ipotecari.
«Ci aspettiamo che i tassi ipotecari scendano al 2,5 per cento nei prossimi due anni, ma che rimangano sostanzialmente più alti dei livelli precedenti al 2022», ha dichiarato Fitch nel suo rapporto. Nel frattempo, l’offerta è limitata dalla riduzione del numero di permessi di costruzione, per cui la maggior parte delle transizioni riguarda immobili datati, il che comporta una crescita minore rispetto alle nuove case.
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