Azioni Mps in rialzo dopo i conti, dividendi triplicati
L’utile della banca senese risulta in calo nel 2024 a causa di rilasci di riserve sui rischi legali decisi nell’anno precedente, mentre i ricavi sono aumentati grazie alla crescita del margine di intermediazione primario.
Inizia bene la seduta post risultati di Banca Monte dei Paschi di Siena diffusi questa mattina prima dell’apertura di Piazza Affari e caratterizzati da un aumento del dividendo.
Le azioni Mps arrivano a guadagnare il 2% nel primo quarto d’ora di scambi, toccando un massimo di 6,466 euro, per poi ripiegare con il passare dei minuti, sovraperformando il FTSE MIB (+0,20%).
La quotazione del titolo dell’istituto senese arrivava alla prova dei conti con una flessione del 5% in questo 2025, mentre la performance a 12 mesi risultava in forte crescita (+89%).
La banca senese ha realizzato nel 2024 un utile di 1,951 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,052 miliardi dell’anno precedente, esercizio che però “aveva beneficiato di rilasci di riserve sui rischi legali per un ammontare di 471 milioni”, sottolinea la nota dell’istituto. Il risultato, aggiungono da Siena, risulta “in crescita del 16,9% per la parte relativa all’attività caratteristica”, sostenuta da “un’eccellenza operativa”.
I ricavi complessivi sono saliti a 4,034 miliardi, in aumento del 6,2% se paragonati al 2023, grazie “principalmente alla crescita del margine di intermediazione primario, che si pone in aumento sia sulla componente del margine di interesse (+2,8%) sia sulle commissioni nette (+10,8%). Crescono anche gli altri ricavi della gestione finanziaria (+21,6%), impattati positivamente dalla significativa crescita del risultato di negoziazione.
Tra gli altri risultati:
- commissioni nette a 1,465 miliardi: +10,8% grazie “all'ottima performance dell'attività di gestione/intermediazione e consulenza (+19%, pari a +113,7 milioni) e alla positiva dinamica dell'attività bancaria commerciale (+4,1%, pari a +29,7 milioni);
- CET1 capital ratio fully loaded attestato al 18,2%;
- risultato operativo netto pari a 1,748 miliardi: in forte crescita rispetto al risultato di 1,511 miliardi registrato al 31 dicembre 2023.
- utile di esercizio di pertinenza della Capogruppo a 1,951 miliardi: si compara a un utile di 2,052 miliardi del 2023 (che aveva beneficiato dei rilasci netti nella voce degli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri).
Nell’ultimo trimestre dell’anno Mps ha visto calare l’utile netto del 5% a causa di maggiori accantonamenti per perdite su crediti e minori ricavi da trading, attestandosi così a 385 milioni e in netto calo rispetto al 2023 quando aveva sbloccato fondi che erano accantonati per rischi legali per quasi 470 milioni.
Le commissioni nette, che sono diventate il punto focale per le banche nel tentativo di contrastare l'impatto negativo del calo dei tassi sulle loro attività di prestito, sono cresciute del 5% rispetto al trimestre precedente, più che compensando il calo del margine di interesse netto.
"Risultati del quarto trimestre 2024 sostanzialmente in linea con le attese”, sottolineano gli analisti di EQUITA, che sul titolo hanno una raccomandazione ‘hold’ e un prezzo obiettivo a 7,2 euro.
Più che triplicata la cedola, salita da 0,25 a 0,86 euro per azione, portando così il monte dividendi a oltre un miliardo di euro e un pay-out del 75% sull’utile ante imposte: si tratta di un dividend yield tra i più elevati nel settore con un 14%.
Per quanto riguarda l’anno in corso, Mps prevede un reddito da interessi in calo nel 2025, con l'impatto dello scenario dei tassi di interesse bilanciato dall'ottimizzazione del mix aziendale e dal costo complessivo del funding.
Le commissioni sono viste in ulteriore crescita, sostenute dalle commissioni di gestione patrimoniale, mentre i costi sono previsti in crescita, guidati principalmente dall'impatto annuale del nuovo contratto di lavoro e dagli investimenti per la crescita. In calo, invece, il costo del rischio, grazie alla gestione proattiva del portafoglio prestiti e l'utile pre-tasse è previsto almeno in linea con il 2024.
Relativamente ai dividendi, l'ambizione è garantire stabilità anno dopo anno.
Inoltre, il CET1 ratio FL è visto superiore al 18,5%, con la generazione organica di capitale che consente di aumentare il CET1 ratio mantenendo un'elevata remunerazione degli azionisti.
Mps poi si sofferma sull’operazione con Mediobanca, affermando di essere pronti a far nascere un nuovo campione nazionale, “forte di una rete commerciale competitiva, eccellente redditività e solidità patrimoniale, Mps è pronta per realizzare un processo di sviluppo industriale attraverso un'innovativa business combination” con Piazzetta Cuccia, “a beneficio di tutti gli stakeholder".