Salari bassi, caro-bollette e sanità, la Sardegna è più povera. L’arcivescovo di Cagliari, mons. Baturi: “Le nostre azioni solidali siano da esempio” | Il Rapporto della Caritas di Cagliari

Sono almeno 118mila, novemila in più rispetto al 2022, le famiglie sarde che nel 2023 si trovano in difficoltà economiche. Secondo l’Istat, infatti, il tasso di povertà nell’Isola è pari al 15,9%, ben più alto della media nazionale che si attesta al 9,7%. L’impietosa fotografia dello spaccato della società sarda emerge dal “Rapporto diocesano su […] L'articolo Salari bassi, caro-bollette e sanità, la Sardegna è più povera. L’arcivescovo di Cagliari, mons. Baturi: “Le nostre azioni solidali siano da esempio” | Il Rapporto della Caritas di Cagliari proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Gen 26, 2025 - 13:09
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Salari bassi, caro-bollette e sanità, la Sardegna è più povera. L’arcivescovo di Cagliari, mons. Baturi: “Le nostre azioni solidali siano da esempio” | Il Rapporto della Caritas di Cagliari

Sono almeno 118mila, novemila in più rispetto al 2022, le famiglie sarde che nel 2023 si trovano in difficoltà economiche.

Secondo l’Istat, infatti, il tasso di povertà nell’Isola è pari al 15,9%, ben più alto della media nazionale che si attesta al 9,7%.

L’impietosa fotografia dello spaccato della società sarda emerge dal “Rapporto diocesano su povertà ed esclusione sociale 2024” contenuto nel 14/o dossier della Caritas diocesana di Cagliari dal titolo “Un Giubileo di speranza e carità. Oltre la povertà, giustizia e pace” presentato in Consiglio regionale.

A dare “il colpo di grazia” a chi non arriva a fine mese – tra loro molte famiglie monoreddito e anziani – i rincari delle bollette, soprattutto quelle energetiche dovute alla guerra, le difficoltà ad accedere ai servizi della sanità pubblica e i bassi salari, tutti fenomeni “che si sono presentati per la prima volta contemporaneamente e in maniera acuta”.

Nel corso del 2024 si stima che i contatti avuti dai vari servizi della Caritas cagliaritana siano stati superiori a 180mila (+20mila rispetto al 2023): solo il servizio mensa ha erogato 121.084 pasti da ottobre 2023 a settembre 2024, con una media giornaliera di 192 pasti.

Le mense di Settimo San Pietro, Sinnai e Maracalagonis hanno erogato complessivamente 34.740 pasti.

Occorre ricordare che vi sono anche altre mense per i poveri, tra cui quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta, delle suore del Buon Pastore e quelle localizzate a Quartu Sant’Elena ed Elmas, ma non solo.

Il centro diocesano di assistenza ha distribuito più di 13mila pacchi; il Centro d’ascolto Kepos, che si occupa di migranti, ha avuto 1.489 contatti mentre 1.511 sono state le visite mediche dello Studio medico polispecialistico, con oltre 100 bambini visitati.

A questi vanno aggiunti tutti i contatti degli altri servizi, che sono più di 50.

Dall’analisi dei dati Caritas emerge anche che sono cresciuti i poveri che hanno fatto ricorso ai servizi diocesani.

È aumentata, come valore assoluto, la presenza delle donne rispetto agli uomini e preoccupante è la situazione dei maschi che evidenziano maggiori problemi legati ai rapporti di tipo familiare.

La gran parte dei richiedenti è italiano, o meglio sardo.

Tra le nazionalità si registra una crescita soprattutto di migranti provenienti dalla Bosnia Erzegovina.

Crescono, seppure leggermente, i divorziati (soprattutto dalla parte delle donne).

“Le nostre azioni di solidarietà siano di esempio per gli altri – ha detto l’arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi – possiamo fare appelli a istituzioni e a tutti ma è importante quello che facciamo noi”.

“La povertà in Sardegna è in continua crescita – ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini – ben oltre la media nazionale.

È il momento di trasformare i numeri in azioni.

Basta voltarsi dall’altra parte, ognuno di noi deve essere protagonista della solidarietà”.

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