Il CEO della Mercedes vuole aprire l’Europa agli investitori cinesi. Che già posseggono Mercedes…

Il CEO della Mercedes Ola Källenius vuole che la UE apra i confini alle Joint venture con la Cina, in Europa, nel settore auto. Ovvio, la Mercedes è controllata, letteralmente, dallo Stato cinese o da entità cinesi. L'articolo Il CEO della Mercedes vuole aprire l’Europa agli investitori cinesi. Che già posseggono Mercedes… proviene da Scenari Economici.

Jan 19, 2025 - 14:45
Il CEO della Mercedes vuole aprire l’Europa agli investitori cinesi. Che già posseggono Mercedes…

L’UE dovrebbe incoraggiare le case automobilistiche cinesi ad aprire più stabilimenti nel blocco come parte di un accordo per la riduzione delle tariffe punitive sui veicoli elettrici cinesi importati, ha dichiarato il capo di Mercedes-Benz. La notizia è riportata dal Financial Times.

Ola Källenius, che è anche presidente dell’Acea, l’ente dell’industria automobilistica dell’UE, ha affermato che la Cina ha chiesto decenni fa alle case automobilistiche europee di investire all’interno del paese per accedere al suo mercato e che questo approccio potrebbe rientrare nella soluzione della controversia commerciale.

“Nessuno è in disaccordo sul fatto che la parità di condizioni sia una discussione legittima. La domanda è: quale strumento utilizzare?”. ha dichiaratoKällenius al Financial Times in un’intervista. “Non accelerare il protezionismo perché… abbiamo molto da perdere”.  Soprattutto gli azionisti di Mercedes avrebbero molto da perdere, come capirete fra poco. 

A ottobre, Bruxelles ha imposto tariffe fino al 45% sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi dopo una forte impennata delle vendite, sostenendo che avessero ricevuto sussidi ingiusti, e ha aperto diverse indagini antidumping e antisovvenzioni. Pechino ha risposto con tariffe antidumping sul brandy e con indagini sulla carne di maiale e sui prodotti caseari.

Le case automobilistiche tedesche sono state le più accanite oppositrici delle misure protezionistiche, poiché temono ritorsioni da parte di Pechino e un minore interesse da parte dei consumatori del Paese, in un momento in cui hanno già subito un forte calo delle vendite a causa dell’ascesa dei marchi cinesi, e poi perché il cointeressamento cinese nell’azionariato delle case tedesche.

Quando negli anni ’80 le case automobilistiche tedesche hanno cercato di affermarsi nell’economia asiatica emergente, hanno accettato di formare joint venture con partner cinesi. Källenius ha detto che spetta ai politici dell’UE decidere se proporre un accordo reciproco.

Una proposta ovvia: i due maggiori azionisti di Mercedes sono cinesi

Questa proposta da parte del CEO di Mercedes è quasi ovvia: Mercedes AG è una casa tedesca solo di nome, non di fatto. I due maggiori azionisti della società nominalmente tedesca sono:

  •  Beijing State-Owned Assets Supervision & Administration, cioè lo stato cinese, con l’11,09%
  • Il signor Shu Fu Li con il 10,76%, che, fra l’altro, è il CEO di Geely, casa automobilistica cinese che possiede anche Volvo.

Il primo azionista tedesco è il fondo Oddo BHF Asset Managemente, con bnl lo 0,065%. Una società con l’azionariato di cotnrollo cinese, anzi dello stato cinese, in modo diretto o indiretto, secondo voi di chi farà l’interesse, della Cina o della Germania.

Se i tedeschi avessero un po’ di sale in zucca chiederebbero di fare l’esatto contrario di quello che chiede il CEO Mercedes. Però, in questi giorni, il sale in zucca è il bene più raro.


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