Il Wall Street Journal annuncia il primo raid contro i clandestini da parte di Trump

Solo un giorno dopo l’insediamento del presidente eletto Donald Trump per la seconda volta, la nuova amministrazione darà il via a deportazioni di clandestini su larga scala, iniziando con un massiccio raid a Chicago, come riporta il Wall Street Journal, citando quattro persone anonime “a conoscenza della pianificazione”.

Il raid, che dovrebbe iniziare martedì mattina, coinvolgerà 100-200 agenti dell’Immigration and Customs Enforcement degli Stati Uniti (e naturalmente è stato annunciato dal WSJ in modo che i clandestini abbiano un ampio preavviso per trasferirsi).

Come osserva ancora il Journal, l’amministrazione Trump prenderà di mira innanzitutto gli immigrati clandestini con precedenti penali, e, francamente, sono un personaggio della sinistra più estrema può essere contrario a questa misura.  Se durante i raid saranno trovati altri clandestini, allora anche questi saranno deportati.

Il team di transizione aveva preso in considerazione le città da colpire in un’operazione giornaliera come esempio delle cosiddette città santuario, che adottano politiche che limitano la cooperazione con le autorità federali per l’immigrazione. La scelta è caduta su Chicago sia per il gran numero di immigrati che potrebbero essere possibili bersagli , sia per la faida di alto profilo tra il team di Trump e il sindaco democratico Brandon Johnson.
Anche se non è chiaro quante persone saranno effettivamente prese di mira dall’operazione, il team di Trump sta pianificando di lavorare con diversi media di destra per amplificare i suoi sforzi. -WSJ

Accampamento di migranti clandestini a Chicago da WTTW

Il mese scorso, durante una visita a Chicago, il nuovo zar delle frontiere Tom Homan ha anticipato il raid.
“Inizieremo proprio qui a Chicago, nell’Illinois”, ha detto durante una festa nel North Side di Chicago. “E se il sindaco di Chicago non vuole aiutarci, può farsi da parte. Ma se ci ostacola, se ospita o nasconde consapevolmente un clandestino, lo perseguirò”.

In risposta, il governatore dell’Illinois JB Pritzker (D) ha dichiarato: “Mi assicurerò di seguire la legge. Sono preoccupato che l’amministrazione Trump e i suoi lacchè non seguano la legge”.

Le “città santuario” nel mirino

Oltre a Chicago, anche grandi centri di immigrazione come New York, Los Angeles, Denver e Miami stanno valutando la possibilità di effettuare retate. Per realizzare queste azioni, l’amministrazione Trump sta valutando un’ampia gamma di cambiamenti che darebbero agli sceriffi più potere – e premierebbero le giurisdizioni che collaborano, mentre punirebbero finanziariamente quelle che non lo fanno. Homan ha già minacciato di mettere in prigione il sindaco di Denver.

L’ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles ha già detto che non aiuterà, affermando in un comunicato che i funzionari locali hanno vietato la cooperazione con l’ICE nel 2020 e che “siamo qui per proteggere le comunità che serviamo, non per far rispettare le leggi sull’immigrazione”.

Il che significa che possono dire addio a potenziali miliardi di dollari di sovvenzioni federali.
I gruppi per i diritti dei clandestini, nel frattempo, stanno protestando

“Se l’intento è quello di instillare un senso di terrore e persecuzione, l’amministrazione Trump ci sta riuscendo molto bene”, ha dichiarato Jorge-Mario Cabrera, portavoce della Coalition for Humane Immigrant Rights di Los Angeles, che afferma di aver condotto oltre 140 seminari dalle elezioni per insegnare ai clandestini come evitare e resistere all’amministrazione Trump in arrivo.

Sotto l’amministrazione Biden , ufficialmente 10 milioni di immigrati sono entrati illegalmente negli Stati Uniti, ma le cifre non ufficiali parlano di 20 milioni.

Intanto però è evidente il sabotaggio da parte delle autorità federali verso il loro stesso governo, con l’informativa al WSJ.  Sarà meglio che Trump vada in profondità con il repulisti.

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