Mutilazioni genitali femminili: un orrore più vicino (e più diffuso) di quanto puoi pensare
Immagina di essere una bambina di appena 9 anni. La tua famiglia ti dice che è arrivato il momento di diventare adulta e “pura”. Non capisci, hai paura, ma tutti attorno a te insistono che è necessario e che ci sono passate anche la tua mamma e le tue nonne. Questo è l’inizio di un...
Immagina di essere una bambina di appena 9 anni. La tua famiglia ti dice che è arrivato il momento di diventare adulta e “pura”. Non capisci, hai paura, ma tutti attorno a te insistono che è necessario e che ci sono passate anche la tua mamma e le tue nonne. Questo è l’inizio di un incubo che segnerà per sempre la tua vita, esponendoti a gravi conseguenze fisiche e mentali. Le mutilazioni genitali femminili (MGF) non sono una realtà lontana, anzi. Qui in Italia, oggi, vivono decine di migliaia di donne, provenienti da diversi Paesi, che hanno subito l’atroce pratica dell’infibulazione o altre forme di rimozione (parziale o totale) dei genitali per ragioni non mediche.
Secondo l’Oms oltre 230 milioni di donne nel mondo sono state sottoposte a questo grave abuso, anche se oggi sempre più sempre più ragazze trovano il coraggio di dire no e proteggere anche le loro figlie dalle MGF.
Non è una questione di religione, come molti credono erroneamente. Nessuna religione “prescrive” questa pratica. Non è cultura. Non è tradizione. È violenza. Una violenza che si perpetua attraverso false credenze, pressioni sociali e miti infondati sulla purezza femminile.
Le mutilazioni genitali femminili in Europa e in Italia
L’atroce pratica delle MGF ci riguarda molto da vicino. Si stima, infatti, che l’abbiano subita circa 600mila donne nel Vecchio Continente, in particolare in Paesi come la Francia. E in Italia? I numeri relativi alla nostra nazione sono sconcertanti: si contano oltre 87mila donne e ragazze – di cui circa 7000 minorenni – vittime di infibulazione e altre forme di mutilazioni genitali.
MGF: i luoghi comuni da sfatare
Le MGF sono una pratica musulmana
Al contrario di quanto credono ancora in tanti, le mutilazioni genitali femminili non sono prescritte dall’Islam né da altre religioni. Nascono prima della diffusione delle religioni monoteiste e sono praticate anche all’interno di alcune comunità cristiane, ad esempio quelle copte in Egitto.
Dietro le MGF possono nascondersi svariati motivi:
- rito di passaggio all’età adulta
- garanzia di verginità e fedeltà
- controllo della sessualità
- fattori religiosi
- convinzioni errate sull’igiene
- identità culturale
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Alcune forme di MGF sono meno gravi
Tutte le forme di mutilazioni genitali femminili sono dannose. e rappresentano una violazione dei diritti delle donne e una grave violenza.
Le MGF sono una questione africana
Niente affatto. Oltre 200 milioni di donne e bambine in tutto il mondo hanno subito le MGF. Questa pratica è diffusa in tutti i continenti, anche se è più radicata nell’Africa sub-sahariana e in Medio Oriente.
Le MGF sono praticate solo da persone poco istruite
No. Questa forma di violenza non avviene esclusivamente in contesti rurali e riguarda anche famiglie con istruzione avanzata.
Le MGF hanno solo conseguenze a livello fisico
Assolutamente no. Le mutilazioni genitali espongono al rischio di infezioni, emorragie gravi, dolori acuti, shocj, sterilità e possono mortare pure alla morte. Si tratta di una terribile violenza che anche pesanti effetti psicologici, fra cui:
- depressione
- disturbo da stress post-traumatico
- problemi relazionali
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