L’azionario Usa corre, ma l’Europa tiene il passo
È un po’ che la sovraperformance dell’azionario statunitense caratterizza i mercati globali, trainata dalle grandi società tecnologiche Usa. Il grafico qui sotto illustra questa tendenza, confrontando ETF che coprono l’azionario statunitense e quello europeo. Al contempo leggiamo spesso di società britanniche ed europee che cercano di quotarsi sul mercato azionario statunitense alla ricerca di una […] L' articolo L’azionario Usa corre, ma l’Europa tiene il passo è tratto da MoneyFarm
È un po’ che la sovraperformance dell’azionario statunitense caratterizza i mercati globali, trainata dalle grandi società tecnologiche Usa.
Il grafico qui sotto illustra questa tendenza, confrontando ETF che coprono l’azionario statunitense e quello europeo. Al contempo leggiamo spesso di società britanniche ed europee che cercano di quotarsi sul mercato azionario statunitense alla ricerca di una valutazione più alta e, possibilmente, di una propensione più generosa in tema di remunerazione dei dirigenti.
Ma anche se l’azionario statunitense rappresenta una percentuale sempre maggiore del mercato azionario globale (attualmente circa il 65% di un ETF azionario globale), è importante non dimenticare il resto del mondo!
In tema di valutazioni, le azioni europee, ad esempio, vengono scambiate con uno sconto significativo rispetto alle loro controparti statunitensi. E questo divario è in crescita, come indica il grafico qui sotto.
Tuttavia, abbiamo visto che valutazioni relativamente più convenienti non sono sufficienti. In passato, gli investitori (noi compresi, in alcune circostanze) hanno sostenuto l’attrattività delle valutazioni europee, per poi rimanere delusi. Gli utili delle società europee sono rimasti indietro rispetto a quelli statunitensi per anni.
Vale però la pena sottolineare che in alcune occasioni delle aree del mercato azionario europeo hanno registrato performance solide, in particolare il settore finanziario. Il grafico qui sotto confronta la performance dei titoli finanziari dell’Eurostoxx con quella dell’S&P 500 dal 2020.
In parte, riteniamo che questo sia il risultato dell’aumento dei rendimenti obbligazionari. Il grafico qui sotto confronta i rendimenti obbligazionari tedeschi con la performance relativa dei titoli finanziari dell’Eurostoxx rispetto all’indice Eurostoxx più ampio. Con l’aumento dei rendimenti obbligazionari, le banche hanno iniziato a sovraperformare.
Il secondo punto, strettamente connesso a quello precedente, riguarda gli utili. Le banche europee non si sono distinte solo per le valutazioni: si sono fatte più economiche rispetto al mercato statunitense, insieme agli indici europei più in generale. Tuttavia, come suggerisce il grafico qui sotto, hanno mantenuto una solida redditività. E ciò in un periodo in cui la crescita economica in Europa è stata piuttosto debole.
Per fare il punto: occorre un utile promemoria del fatto che, sebbene l’azionario statunitense abbia guidato i mercati negli ultimi anni, esiste ancora un bacino importante di opportunità al di fuori degli Stati Uniti al quale rimaniamo esposti. Sebbene valutazioni vantaggiose non siano di per sé sufficienti, anche in un contesto economico debole alcune aree del mercato continuano a generare crescita.
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