La Zuppa liberista di Porro è un po’ statalista?

In lode del liberistico pragmatismo di Nicola Porro. La lettera di Francis Walsingham

Gen 31, 2025 - 12:48
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La Zuppa liberista di Porro è un po’ statalista?

In lode del liberistico pragmatismo di Nicola Porro. La lettera di Francis Walsingham

Caro direttore,

stai equivocando. Sì, stai equivocando sugli intellettuali liberali che si definiscono anche liberisti e che taluni – come te – ribattezzano turbo-liberisti in un misto di ironia e, penso, di stima.

Stai equivocando perché ho visto il tuo post su X relativo ai sostenitori dell’evento “La Ripartenza” organizzato e curato ogni anno dalla firma del Giornale, nonché vicedirettore del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, e notissimo conduttore di Mediaset, Nicola Porro, da sempre schierato su posizioni liberali, liberiste, pro-mercato, pro-privatizzazioni e anti-interventi statali in economia.

Ma i liberali che passano dalla teoria alla pratica, dall’accademia alla realtà, dai testi scientifici ai giornali, sono giustamente, doverosamente e direi necessariamente dei pragmatici. Gli ideologi non cambiano idea nel tempo; ma i liberali veri non sono ideologici ma dei pragmatici: chiedono più libertà in base al contesto, ai tempi, alla realtà effettuale.

Quindi non comprendo lo stupore per il fatto che gli sponsor di Porro siano grandi aziende partecipate o controllate dallo Stato, ovvero dal ministero dell’Economia o dalla Cassa depositi e prestiti (a sua volta controllata dal ministero dell’Economia).

A riprova della mia tesi – che secondo me è invece una mera constatazione – c’è il caso della Fondazione Einaudi, esempio luminoso di pragmatismo: pur ovviamente professandosi liberista e anti-statalista, per sostenere questa fede e diffonderla in Italia con tutte le forze possibili si avvale opportunamente dei contributi di ministeri, amministrazioni statali centrali e locali, enti pubblici, regioni (che Einaudi voleva abolire, ma tant’è).

La verità è che i veri liberali sono appassionati delle idee, delle opinioni. E le opinioni vanno dove va il cuore o il portafoglio. Meglio se cuore e portafoglio coincidono, ovviamente.

Un saluto liberalissimo,

Francis Walsingham