Iran, nuovamente arrestata l’attivista Hamideh Zeraei per essersi rifiutata di indossare l’hijab in tribunale
Hamideh Zeraei, attivista iraniana nota per la sua opposizione all’obbligo dell’hijab, è stata arrestata nuovamente a Rasht lunedì 3 febbraio 2025. La donna, che sta già scontando una condanna all’esilio nella città del nord dell’Iran, è stata fermata dalle autorità per non aver rispettato l’imposizione del velo durante un’udienza in tribunale. Dopo l’arresto, è stata...
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Hamideh Zeraei, attivista iraniana nota per la sua opposizione all’obbligo dell’hijab, è stata arrestata nuovamente a Rasht lunedì 3 febbraio 2025. La donna, che sta già scontando una condanna all’esilio nella città del nord dell’Iran, è stata fermata dalle autorità per non aver rispettato l’imposizione del velo durante un’udienza in tribunale. Dopo l’arresto, è stata trasferita nella prigione di Lakan.
Secondo fonti vicine alla sua famiglia, l’arresto è avvenuto in occasione di un check-in obbligatorio presso il tribunale, previsto come parte della sua condanna. Il giudice ha ritenuto la sua mancata osservanza dell’hijab una violazione delle regole e ha ordinato la detenzione immediata. Successivamente, il Tribunale Rivoluzionario di Rasht ha fissato una cauzione di un miliardo di toman (circa 12.500 dollari), una cifra particolarmente alta, che potrebbe rendere difficile un rilascio immediato.
Le precedenti condanne
L’attivista non è nuova a episodi di repressione da parte del governo iraniano. Già nel 2022, durante le proteste nazionali scoppiate dopo la morte di Mahsa Amini, è stata arrestata per la sua partecipazione alle manifestazioni. All’epoca, come molti altri detenuti, era stata rilasciata grazie alla cosiddetta direttiva di “grazia e commutazione”, un provvedimento adottato dal governo per ridurre la pressione dell’opinione pubblica sulle autorità.
Poi è stata arrestata per la seconda volta il 29 maggio 2023, quando le forze di sicurezza l’hanno prelevata dalla sua abitazione e trasferita nella prigione di Kachooei a Karaj. Dopo un periodo di detenzione, nel novembre 2023 il Tribunale Rivoluzionario di Karaj l’ha condannata a un anno di carcere, ridotto successivamente a nove mesi, oltre a due anni di esilio a Rasht. Le è stato inoltre imposto un divieto di viaggio e il divieto di svolgere attività online per due anni.
Dopo aver scontato la pena detentiva, Zeraei è stata rilasciata nel febbraio 2024. Tuttavia, pochi mesi dopo, nel giugno 2024, è stata nuovamente convocata in tribunale a Rasht per chiarimenti su alcuni aspetti della sua condanna. In quell’occasione è stata arrestata di nuovo e trasferita nella prigione di Lakan, ma è riuscita a ottenere il rilascio su cauzione.
Il suo recente ennesimo arresto conferma ancora una volta il clima repressivo che continua a persistere in Iran contro le donne e gli attivisti che si oppongono alle leggi sulla moralità imposte dal regime.
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