Il dramma di Padre Emanuele. Indagato per morte della mamma. Guidava l’auto che si è schiantata
Atto dovuto da parte della procura della Repubblica: adesso dovrà difendersi dall’accusa di omicidio stradale. Lo sfogo del parroco di Castiglion Fiorentino durante la messa
Arezzo, 6 febbraio 2025 – È indagato per la morte della mamma padre Emanuele Di Mare. E lo sfogo parte dall’altare della chiesa del Rivaio, al termine della messa. Si tratta di un atto dovuto da parte della Procura: si procede in questo modo quando perde la vita una persona in un incidente stradale. Come è accaduto per Angela Parziale, madre del parroco del Rivaio di Castiglion Fiorentino, che settimana scorsa ha perso in uno schianto all’altezza di Sarno, sulla A30. Al volante c’era il figlio, il sacerdote di Castiglioni. Erano insieme, tornavano a casa.
L’ipotesi di reato è dunque quella di omicidio stradale e l’unico indagato è per l’appunto il figlio: Emanuele Di Mare. Si tratta di una prassi ma comunque sia di un procedimento a carico per l’apprezzato parroco di Matera arrivato a Castiglion Fiorentino dal 2015. Oltre al peso della perdita della mamma, i cui funerali si sono tenuti ieri alla chiesa di Madre di Ferrandina, adesso c’è anche quello della giustizia. Il fascicolo è sul tavolo della procura di Nocera Inferiore che è titolare di quel maledetto tratto della Salerno Caserta su cui si è schiantato il parroco. Nell’incidente non sono rimaste ferite altre persone, il padre marista ha perso il controllo dell’auto che stava guidando ed è finito contro un guardrail che delimitava la strada. L’impatto è stato violentissimo.
Madre e figlio sono rimasti incastrati all’interno dell’auto ed è stato necessario perfino l’intervento dei vigili del fuoco per estrarli. Le condizioni di lei erano disperate. La donna è stata presa in carico dai sanitari ma dopo un tentativo in extremis di salvarla in sala operatoria si è spenta dopo alcune ore dallo schianto. Lui è stato ricoverato nello stesso ospedale anche se le sue dimissioni sono arrivate poco dopo, quando la madre si era già spenta.
Dopo i rilievi e l’informativa delle forze dell’ordine, adesso i documenti sono arrivati nella scrivania della procura con tanto di fascicolo aperto d’ufficio e iscrizione nel registro degli indagati per il sacerdote. Atto dovuto che non significa niente al momento: è anche un atto di garanzia nei suoi confronti che gli ha permesso di partecipare all’autopsia della mamma, che si è svolta nei giorni scorsi, e di nominare eventualmente un perito. Le sue eventuali responsabilità verranno eventualmente accertate in un secondo momento, qualora si arrivasse ad un rinvio a giudizio. Scenario per ora solo ipotetico.
Certo è il dolore dell’apprezzatissimo parroco che alla messa delle del Rivaio, a Castiglion Fiorentino, si è stretto in un abbraccio caloroso con i fedeli che ormai da anni sono anche i suoi compaesani. Prima e dopo la messa sono corsi ad abbracciarlo e rincuorarlo. Dall’altare, al termine della liturgia ha raccontato il dramma che sta vivendo e ha detto che settimana prossima ci sarà una messa in ricordo della mamma .
LA