Honda e Nissan, le trattative si complicano: a rischio la maxi-fusione da 60 miliardi di dollari

Nissan sembra destinata a fare un passo indietro nei negoziati di fusione con la rivale Honda, mettendo in dubbio un accordo da 60 miliardi di dollari che avrebbe creato il terzo produttore automobilistico mondiale. La crisi dell’automotive sembrava aver convinto Nissan e Honda ad una fusione, la cui decisione avrebbe dovuto essere ufficializzata entro la […] L'articolo Honda e Nissan, le trattative si complicano: a rischio la maxi-fusione da 60 miliardi di dollari proviene da Economy Magazine.

Feb 6, 2025 - 04:45
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Honda e Nissan, le trattative si complicano: a rischio la maxi-fusione da 60 miliardi di dollari

Nissan sembra destinata a fare un passo indietro nei negoziati di fusione con la rivale Honda, mettendo in dubbio un accordo da 60 miliardi di dollari che avrebbe creato il terzo produttore automobilistico mondiale. La crisi dell’automotive sembrava aver convinto Nissan e Honda ad una fusione, la cui decisione avrebbe dovuto essere ufficializzata entro la fine di gennaio, ma successivamente il termine è stato posticipato a metà febbraio.

I colloqui tra le due case automobilistiche giapponesi – secondo Reuters e secondo altre due fonti che hanno preferito l’anonimato – si sono complicati a causa di una serie di divergenze. Nissan potrebbe interrompere le trattative dopo l’ipotesi di Honda di diventare una sua controllata. Nissan si è opposta: questa proposta rappresenta una deviazione rispetto a quello che inizialmente era stato presentato come una fusione tra pari, come ha affermato una delle fonti.

Honda e Nissan: salta la fusione sulla Borsa di Tokyo?

Honda, il cui valore di mercato è di circa 7,92 trilioni di yen (51,90 miliardi di dollari), oltre cinque volte superiore a quello di Nissan (1,44 trilioni di yen), era sempre più preoccupata per i progressi della sua rivale più piccola nel piano di rilancio, ha riferito un’altra fonte. Le azioni di Nissan sono scese di oltre il 4% alla Borsa di Tokyo. La borsa giapponese ha temporaneamente sospeso le negoziazione del titolo, dopo un rapporto del quotidiano economico Nikkei, secondo cui la casa automobilistica avrebbe abbandonato i colloqui. Al contrario, le azioni di Honda sono aumentate di oltre l’8%, segno di un apparente sollievo tra gli investitori.

Il partner storico di Nissan, la casa automobilistica francese Renault, ha dichiarato tramite un portavoce che avrebbe “difeso con forza” gli interessi del gruppo e dei suoi stakeholder, aggiungendo che, secondo le informazioni di stampa recenti, non era stata ancora presa alcuna decisione sulla possibile conclusione dei colloqui. Renault, che detiene il 36% di Nissan (incluso il 18,7% tramite un trust francese), si è già dichiarata aperta, in linea di principio, a una fusione.

Il rischio che la fusione venga annullata solleva interrogativi su come Nissan, già in difficoltà, potrà superare la sua attuale crisi senza aiuti esterni. La casa automobilistica è infatti nel mezzo di un piano di rilancio che prevede il taglio di 9mila posti di lavoro e una riduzione del 20% della capacità produttiva globale.

L’industria automobilistica del Giappone

Honda è il secondo maggiore produttore di automobili in Giappone, dietro Toyota, mentre Nissan è il terzo. A dicembre, le due aziende avevano annunciato di essere in trattative per creare il terzo costruttore mondiale per vendite, con l’obiettivo di rafforzarsi in un settore minacciato dalla concorrenza di colossi cinesi come BYD e di altre aziende emergenti nel settore dei veicoli elettrici.

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I dazi di Donald Trump minacciano la fusione di Honda Nissan

I colloqui tra Nissan e Honda si sono inoltre intrecciati con le incertezze derivanti dai possibili dazi imposti dall’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “È possibile che gli investitori si preoccupino per il futuro di Nissan e per il suo piano di rilancio”, ha affermato l’analista di Morningstar, Vincent Sun, aggiungendo: “Nissan ha anche una maggiore esposizione al rischio derivante dai dazi tra Stati Uniti e Messico rispetto a Honda e Toyota”.

La mancata transizione verso l’auto elettrica

Nissan è stata colpita più duramente rispetto ad alcuni rivali dalla transizione verso i veicoli elettrici, non essendosi mai completamente ripresa dalla crisi scatenata nel 2018 con l’arresto e la rimozione dell’ex presidente Carlos Ghosn. “La notizia secondo cui Nissan non voleva diventare una controllata di Honda evidenzia che la questione del controllo è stata un nodo cruciale”, ha commentato Christopher Richter, analista del settore automobilistico giapponese presso CLSA.

 

 

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