Gli effetti sulla salute dell’inquinamento da piombo nell’Impero romano

L’inquinamento da piombo collegato alle attività minerarie di epoca romana avrebbe avuto un impatto sulle capacità cognitive delle popolazioni dell’epoca, secondo uno studio su Pnas L'articolo Gli effetti sulla salute dell’inquinamento da piombo nell’Impero romano sembra essere il primo su Galileo.

Jan 14, 2025 - 17:10
Gli effetti sulla salute dell’inquinamento da piombo nell’Impero romano

Rispetto al passato ce la caviamo generalmente meglio, in termini di salute. La conoscenza, i progressi scientifici e tecnologici hanno consentito di allungare le aspettative di vita in salute, e ci hanno permesso di riconoscere – ed evitare – diversi fattori di rischio. Uno su tutti: il piombo. Fattore di rischio per numerosi disturbi, un tempo però per lo più ignorato e che potrebbe avere fatto più danno di quanto stimato. Secondo uno studio appena pubblicato sulle pagine di Pnas, per esempio, l’esposizione al piombo circa duemila anni fa potrebbe aver avuto un impatto misurabile sul QI delle popolazioni europee.

A stimarlo è stato il lavoro di un team di ricercatori internazionali guidato dal Desert Research Institute, in Nevada, mettendo insieme evidenze provenienti tanto da testimonianze storiche che da studi di climatologia. Le testimonianze risalenti all’epoca dell’Impero Romano di circa duemila anni fa suggeriscono che, ben prima dei combustibili fossili, scrivono gli scienziati, a inquinare l’aria di piombo fossero le attività legate all’estrazione e alla lavorazione del piombo e dell’argento. Di queste oggi possiamo avere una indiretta testimonianza analizzando i campioni di ghiaccio rinvenuti dai carotaggi nell’Artico. Secondo gli autori infatti questa fonte di esposizione e inquinamento fu la più diffusa per tutta la popolazione rurale, ben più importante rispetto ad altre possibili fonti di esposizione e contaminazione (per ingestione o legata all’uso di utensili e cosmetici, per esempio).

Lo studio ha analizzato due diversi aspetti. Da una parte (partendo dai dati dei carotaggi) gli autori hanno creato dei modelli per stimare l’inquinamento atmosferico da piombo durante l’epoca romana, in particolare durante il periodo della Pax Romana, corrispondente al primo e secondo secolo. In questo modo sono riusciti a elaborare delle stime (variabili a seconda della vicinanza o meno alle aree di estrazione) per l’inquinamento da piombo. Il secondo punto è stato capire se questo inquinamento diffuso fosse abbastanza da produrre degli effetti sulla salute. E la risposta, secondo gli autori, è sì, lo fu. 

Focalizzandosi solo su quelli a livello neurologico, infatti gli scienziati stimano che l’inquinamento atmosferico da piombo cui fu esposta all’epoca la popolazione produsse un aumento nei livelli plasmatici di piombo, tale da poter portare a una riduzione di circa 3 punti di quoziente intellettivo. E si parla di stime conservative, specificano gli autori, lasciando intendere che non sarebbe da escludere un legame anche con la peste Antonina. L’esposizione al piombo infatti, concludono gli esperti, produce anche degli effetti sul sistema immunitario.

E’ interessante però anche un altro dato che emerge dallo studio. E’ quello che riguarda i livelli di piombo nel sangue dei bambini degli anni Settanta prima che si apprezzassero gli effetti della benzina senza piombo, si legge nel paper, corrispondenti a riduzioni tre volte tanto nei punteggi di QI rispetto a quanto stimato per le popolazioni di epoca romana. 

Credits immagine: Himmel S su Unsplash

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