Giubileo, il piatto (per ora) piange

«Abbiamo vissuto un anno turistico straordinario e senza precedenti nel 2024, non solo per la quantità, con 22 milioni di visitatori e oltre 51 milioni di pernottamenti, ma per la loro qualità. E questo è dovuto soprattutto a voi e alla vostra capacità di modernizzare l’industria del turismo». Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha aperto l’edizione 2025 dell’Albergatore Day, che si è svolta per la prima volta al Palazzo dei Congressi di Roma, ampliando molto i suoi spazi. Continue reading Giubileo, il piatto (per ora) piange at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Gen 30, 2025 - 13:10
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Giubileo, il piatto (per ora) piange
Giubileo, il piatto (per ora) piange

«Abbiamo vissuto un anno turistico straordinario e senza precedenti nel 2024, non solo per la quantità, con 22 milioni di visitatori e oltre 51 milioni di pernottamenti, ma per la loro qualità. E questo è dovuto soprattutto a voi e alla vostra capacità di modernizzare l’industria del turismo». Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha aperto l’edizione 2025 dell’Albergatore Day, che si è svolta per la prima volta al Palazzo dei Congressi di Roma, ampliando molto i suoi spazi.

Albergatore Day credit Ladv

L’evento, organizzato da Federalberghi Roma, e giunto alla sua 21esima edizione, crescendo in modo esponenziale e generando sempre più interesse negli operatori.

Tema dei convegni di quest’anno, e non poteva essere diversamente: il Giubileo. Imprese e politica frenano entrambe sulle prospettive turistiche che questo evento sta portando nel 2025. Affermano che saranno soddisfatte se si arriva ai risultati del 2024, che è stato comunque un anno fantastico. Gli arrivi, già da questo mese di gennaio, minori delle aspettative, sono dovuti soprattutto a una paura generata del turista da “certa stampa facilona che hanno fatto pensare ai potenziali visitatori di trovare a Roma un grande caos” come fa osservare Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale.

Numeri diffusi e proiezioni rosee derivano, in ogni caso, da conferenze e convegni antecedenti a quest’anno, che sono stati semplicemente riportati dalla stampa e forse, a seguito del caos dell’estate 2024, con la tendenza a parlare di overtourism, riletti in un’ottica nefasta da detrattori e competitor della città di Roma.

Oggi i nuovi dati che sono diffusi iniziano a basarsi sul confronto con il precedente Giubileo, quello del 2000, quando arrivi e presenze erano cresciuti rispettivamente del 4,89% e del 4,48%, ridimensionando prospettive ed attese. Gualtrieri è comunque ottimista, perché «Roma può e potrà fare di più se vince questa sfida». Già abbiamo avuto più di un milione di pellegrini nel mese di gennaio e mi sembra che abbiamo saputo gestirli, quindi non parliamo di “anno del caos” e cerchiamo di essere padroni del nostro racconto».

Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, fa invece un passo indietro sulle gravi difficoltà della pandemia che ha costretto molti alberghi alla chiusura. «Fortunatamente abbiamo recuperato il gap nei confronti delle altre capitali europee, ma ancora non abbiamo raggiunto queste città come prezzo medio di vendita e come presenze. Tuttavia – prosegue – finalmente abbiamo rinnovato e rinnoveremo alcune infrastrutture cittadine, anche turistiche. Inoltre, alcuni fondi internazionali hanno cominciato a investire su Roma e ci siamo aperti ai grandi brand, anche se la strada da percorrere in questa direzione è ancora lunga».

Ottimista il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che, in collegamento da Riyadh testimonia come il Giubileo rappresenti per l’Italia «un evento distintivo che non ha pari al mondo».

Realistico e di rottura, Alessandro Onorato sottolinea senza remore che «i numeri non sono buoni a gennaio e gli arrivi sono ridotti. Sono tuttavia certo che non sarà così tutto l’anno: sicuramente alcuni mesi saranno più critici, ma Roma ha già migliorato i suoi parametri rispetto ai competitor, e si può migliorare ancora di più».

Con i piedi per terra anche Romolo Guasco, direttore di Confcommercio Roma: «Sicuramente il turismo vive un momento di grande slancio, ma come ogni altro settore soffre della crisi dei consumi».

Il Giubileo quindi sarà un evento da valutare sul lungo periodo e i suoi benefici si dovranno estendere al 2026 e oltre, conclude Giuseppe Roscioli: «L’immagine di Roma sarà rilanciata a livello globale, con un impatto positivo sul turismo per il prossimo decennio».