F1 | Red Bull – Problemi risolti? Non proprio, c’è preoccupazione sugli strumenti di sviluppo

Red Bull non è sicura di aver risolto i problemi emersi nel 2023, con Wache che conferma preoccupazione sugli strumenti per lo sviluppo. Dopo una stagione estremamente combattuta, il team di Milton Keynes è riuscito a conquistare il titolo piloti con Verstappen. Tuttavia, il campionato costruttori è sfumato, tornando a... L'articolo F1 | Red Bull – Problemi risolti? Non proprio, c’è preoccupazione sugli strumenti di sviluppo proviene da F1ingenerale.

Gen 27, 2025 - 15:25
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F1 | Red Bull – Problemi risolti? Non proprio, c’è preoccupazione sugli strumenti di sviluppo

Red Bull non è sicura di aver risolto i problemi emersi nel 2023, con Wache che conferma preoccupazione sugli strumenti per lo sviluppo.

Dopo una stagione estremamente combattuta, il team di Milton Keynes è riuscito a conquistare il titolo piloti con Verstappen. Tuttavia, il campionato costruttori è sfumato, tornando a Woking dopo oltre 20 anni. Un danno importante per Red Bull che si è classificata terza dietro anche a Ferrari. Per cercare di tornare su in classifica in Red Bull si lavora alacremente, ma rimane il dubbio sui problemi e sugli strumenti di sviluppo.

Red Bull problemi strumenti sviluppo Nel corso del 2024, la Red Bull si è trovata al centro di una bufera, che è poi culminata in una crisi tecnica non indifferente. Solamente Verstappen riusciva a oltrepassare i problemi nella maggior parte dei casi, mentre Perez “remava” nelle retrovie. Problemi che hanno trovato l’origine con la correlazione dati simulatore pista, dove all’origine di tutto c’è la galleria del vento di oltre 60 anni.

“Quando si verifica un problema di correlazione, di sicuro si è un po’ persi”, ha dichiarato Wache a Motorsport.com. “Non ci si può più fidare dei propri strumenti. E quando non ci si può più fidare dei propri strumenti, bisogna trovare il modo di modificarli per ritrovare la correlazione. A quel punto si è persi e si hanno dubbi su tutto ciò che si sta facendo. Non ci si perde, ma si dubita dei risultati che gli strumenti forniscono”.

Problemi, che secondo Wache non saranno mai risolti, visto che non è possibile ottenere una corrispondenza totale tra simulatore e pista. Inoltre, l’ultima evoluzione di questi regolamenti richiederà margini di misurazione ancora più stringenti e gli attuali strumenti non lo consentono. Si prospetta quindi una stagione di inseguimento per Red Bull anche nel 2025.

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“Quando si applica lo stesso tipo di regolamento per un certo periodo di tempo, i guadagni iniziano a essere minimi e i requisiti di precisione sono ancora più elevati”, ha detto Wache. Si cercano piccole cose. Dal punto di vista aerodinamico – e lo stesso vale per le sospensioni – si cercano due o tre punti di deportanza all’interno del pavimento, della carrozzeria, ecc. Questo influenzerà il resto della vettura e anche alcune aree che non sono state testate nella galleria del vento, solo perché non è possibile testarle con la CFD. È a questo punto che la situazione inizia a diventare pericolosa. Il delta che si cerca di trovare è piccolo e, in secondo luogo, si ha un problema di correlazione perché non è possibile riprodurre alcune leggi fisiche”.

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Alla domanda su quanto sia migliorata la RB21 rispetto alla RB20, Waché ha risposto in modo cauto, “è migliorata nelle aree che comprendiamo”. Tuttavia, il DT francese afferma anche che questo miglioramento è legato anche ad altri problemi, che Red Bull vuole cercare di anticipare.

“È pericoloso fidarsi ciecamente del sistema. Non dico che non dobbiamo farlo, ma bisogna assicurarsi di mettere tutto in prospettiva e di non riprodurre in pista esattamente quello che si prova. Un team può essere valido solo quando si hanno dubbi e non si è mai sicuri di sé. Quando si vince, non si considerano i problemi o i dettagli allo stesso livello rispetto a quando si hanno problemi in pista. Quando non sei più il più veloce, allora guardi e impari. E più si impara, più è un investimento per il futuro”.

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