F1 | “L’epoca di Schumacher? Era ostile, non parlavamo con nessuno” – Montoya

Come cambiano i tempi in F1: secondo Juan Pablo Montoya, l’epoca di Michael Schumacher era “ostile” e i piloti non erano amici tra loro

Juan Pablo Montoya ricorda la F1 dell’epoca Schumacher: “Ostile, non parlavamo con nessuno“. Il pilota colombiano ha vissuto il pieno degli anni del dominio Ferrari. Nel Circus dal 2001 al 2006, ha corso con Williams e McLaren, raccogliendo 7 successi e 30 podi. Un’era diversa, durante la quale i rapporti tra piloti erano ridotti all’osso.

Al giorno d’oggi, trovare sui social network foto di piloti, anche di scuderie diverse, a cena o ad allenarsi insieme di certo non sorprende. Nel paddock si è diffuso ampiamente un senso di amicizia, rispetto e solidarietà reciproca. Si potrebbe dire, talvolta, che i venti ragazzi facenti parte della griglia siano come una classe di liceo: talora scapestrati, protagonisti di litigi, ma pur sempre, infondo, compagni.

Ciò non vuol dire che la cattiveria agonistica sia andata scemando, anzi. Qualche volta, quella stessa cattiveria supera i confini del tracciato – ricordiamo il finale di stagione tra Max Verstappen e George Russell, ad esempio – venendo subito catturata da media e tifosi. Juan Pablo Montoya, ricordando i Gran Premi della sua Formula 1, dipinge uno scenario ben diverso.

La brutale epoca di Michael Schumacher

Soltanto venti anni fa, il rapporto tra i piloti era quasi inesistente: “Ora, con i social media, i compagni di squadra sono migliori amici! Vanno a cena, giocano a padel insieme! – spiega Juan Pablo Montoya al podcast Beyond The Grid – Ai miei tempi non parlavi con nessuno. Parlavo con Fernando Alonso, e lo faccio ancora, e con Rubens Barrichello. Qualche volta con Felipe Massa, ma niente di più“.

“[L’atmosfera] era molto ostile. Non si parlava con nessuno. Chip Ganassi mi disse una cosa importante: ‘Se vuoi degli amici, portali tu, non sei qui per fare amicizia‘. È vero. Ora, invece tutti parlano e tutti sono gentili. Ma quando sei gentile, è difficile fare lo str***o. È difficile fare una mossa che lo butti fuori pista, se ti piace. Se si tratta del tizio con cui hai cenato ieri sera? Diventa difficile. Ai miei tempi, si poteva fare!“.

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Foto Copertina: @CrystalRacing via X

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