F1 | Laurito: “Charles, a volte serve essere più freddi!”
Charles Leclerc da ben sei anni è un pilota della Scuderia Ferrari e la sua carriera a Maranello è ancora lunga. La sua stagione quest’anno è stata ricca di alti e bassi, dovuti avvolte alla sua monoposto e altre a degli errori del pilota e della squadra. Sicuramente ognuno di questi momenti difficili, come il […] L'articolo F1 | Laurito: “Charles, a volte serve essere più freddi!” proviene da F1Sport.it.
Charles Leclerc da ben sei anni è un pilota della Scuderia Ferrari e la sua carriera a Maranello è ancora lunga. La sua stagione quest’anno è stata ricca di alti e bassi, dovuti avvolte alla sua monoposto e altre a degli errori del pilota e della squadra. Sicuramente ognuno di questi momenti difficili, come il ritiro in Canada o l’11° posto in Austria e il 14° al GP del Regno Unito, nella mente dei tifosi sono stati cancellati. Al loro posto troviamo la tanto agognata vittoria a Monaco e uno spettacolare primo posto al GP d’Italia a Monza.
Altrettanto chiara e nitida, nella mente di chiunque abbia assistito al GP di Abu Dhabi, è l’immagine di un Leclerc sotto il podio scontento, amareggiato e deluso. Con addirittura Lewis Hamilton che lo avvicina quasi per consolarlo. Alcuni in quello sguardo di mezzo secondo hanno visto, perché hanno voluto vedere, “L’ Accordo” tra i due per il prossimo anno di vincere quantomeno il mondiale costruttori per la Ferrari. In realtà Lewis ha semplicemente cercato di tirar su il morale di Charles.
Leclerc ci teneva molto a questo mondiale. Vincerlo lo avrebbe consacrato tra le divinità della Ferrari, e quello di quest’anno sembrava veramente essere alla portata del cavallino. Se lo sappiamo noi, figuriamoci Charles. Ma 21 punti da recuperare all’ultima gara erano tanti, troppi. Nonostante Piastri sia arrivato solamente 10°, i due piloti in rosso, ma più precisamente la SF24, non ne avevano per riuscire a raggiungere Norris. È stato un mondiale per il quale il Monegasco ha fatto una splendida gara, guadagnando ben 16 posizioni, dando il 100% di se stesso. Ecco perché quello nella classifica costruttori è un secondo posto difficile da digerire. Anche per il carattere di Charles. Amos Laurito, intervistato ai microfoni di Pit Talk ha detto:
“Charles è un grande pilota e un ferrarista fino al midollo. Ma è molto emotivo, e questo in Formula 1 può essere un limite. Ha rispetto per il team, si autocritica tanto e sa resettarsi, ma gli manca quella spietatezza che hanno piloti come Verstappen o Sainz”.
La verità è che Leclerc è un uomo sincero. Nel bene e nel male. È un pilota che se vince mostra una felicità vera e se perde mostra una delusione profonda. Potremmo dire che Charles, ancor prima di essere un pilota di F1 è un “Tifoso della Ferrari con una grande dose di responsabilità”. Chi tra i tifosi della Ferrari, all’immagine di Verstappen che butta fuori Piastri alla prima curva ad Abu Dhabi non ha pensato: “Allora possiamo vincere il mondiale”! Alla bandiera a scacchi il risultato è stato diverso, ma alla fine dei conti ognuno è tornato a godersi il giorno di festa. Charles invece sapeva che quel titolo dipendeva da lui. Certo, in quell’ultimo GP c’era ben poco da fare, magari se non avesse commesso qualche errore qua e là nel corso della stagione il risultato sarebbe stato diverso. Anche se gli errori gli hanno commessi anche in McLaren. Come ha detto Amos ai nostri microfoni:
“La sua emotività lo rende speciale, ma in certe situazioni serve essere più freddi“.
Credo che sia molto difficile che Charles diventi freddo e spietato come Max. Anche perchè un Ferrarista è emotivo, soffre, spera e gioisce con la squadra e per la squadra. Essere freddi e distaccati è un qualcosa che mal si coniuga con il fuoco della passione Rosso Ferrari.
Federico Barbara
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