Videogiochi corsi DBGA Campus: scopriamo BloodFueled!

Lorenzo Aloisio è lead game designer di BloodFueled, il gioco realizzato da un team di studenti DBGA Campus iscritti ai corsi di Game Design, Game Programming, Concept Art e Game Art 3D, come progetto conclusivo del biennio 2022-2024. Sulle pagine del nostro blog ci racconta come è nata l’idea e quali sono le sfide che il team ha dovuto affrontare per realizzare un videogioco giocabile in soli 7 mesi!

Ciao Lorenzo, parlaci un po’ di te. Come è nata la passione per il game design e perché hai scelto di seguire un corso per diventare Game Designer professionista?

Devo dire che ho sempre giocato molto, fin da quando ero piccolo. Tutto ciò che ho assorbito nella mia vita da giocatore è stato sfruttato inizialmente in Dungeons and Dragons: è stata una mini-carriera da game designer rivolta solo ai miei amici, con creazione di level, narrative e gameplay. Dopodiché ho provato ad espandermi e a cercare di portare le mie idee su scala maggiore. La creazione di progetti più grandi però ha cozzato con le difficoltà di lavorare da solo. Per questo motivo scegliere un corso in grado di farmi affinare le mie passioni in modo professionale e farmi conoscere persone con la stessa passione è stato un passo naturale.

Da dove nasce l’idea per un gioco come BloodFueled? C’è stata una particolare ispirazione che ha dato vita al concept?

Dal momento in cui il team per il progetto è stato formato, sapevamo di voler puntare sia sui nostri punti di forza che su ciò che ci piace. Abbiamo voluto osare con un action game complesso perché sapevamo di avere delle basi solide nel riuscire a costruire un titolo interessante e funzionante. In più gli artisti volevano un gioco horror post-apocalittico e quindi avevamo un punto di partenza molto saldo per il setting.

Quali sono le principali meccaniche di gioco? Come si intrecciano con la storia e il tema centrale del titolo?

Il gioco è una boss rush, quindi il giocatore dovrà affrontare pochi nemici singoli e complessi. Il funzionamento del personaggio è molto semplice: può attaccare e raccogliere il sangue infetto dei boss per poi utilizzarlo come combustibile per attacchi speciali. Il funzionamento del sangue-combustibile è la base su cui si basa tutta la narrativa e il mondo post-apocalittico, nonché ciò che definisce le personalità dei nemici che il giocatore affronterà, in quanto sono tutti ex scienziati che hanno abbandonato la propria umanità.

Quali sono state le maggiori sfide progettuali che avete dovuto affrontare come Team? Come le avete superate?

La maggior parte delle sfide è stata nella parte tecnica e nei tempi di produzione. Dopo aver costruito una base solida comprendente il gameplay desiderato, tutta la produzione si è dovuta spostare verso la creazione di complessi modelli 3D, parte integrante in un gioco action in cui i nemici devono essere leggibili e avere animazioni chiare.

Per superare la sfida dettata dai tempi di sviluppo e portare avanti il gioco abbiamo pensato di ridurre il carico di elementi da far produrre agli artisti 3D, e lavorando tutti insieme come un team affiatato abbiamo ridistribuito attività come VFX, creazione di environment e animazioni.

Cosa vi ha dato più soddisfazione durante la realizzazione di questo gioco?

Personalmente, passare da un combat in un’arena completamente bianc,a nella quale gli attacchi erano sfere rosse che si muovevano intorno al personaggio, ad una scena vestita con luci suggestive in cui ogni singola azione era visibile e animata è stata una delle migliori soddisfazioni di questo progetto.

Qual è il tuo aspetto preferito del fare il game designer?

Amo avere una visione d’insieme di un progetto. Vederlo alla nascita come un’idea tra tante e pian piano vederlo concretizzarsi in qualcosa di effettivo. Legato a questo, infatti, amo molto l’aspetto estetico ed emotivo che va a presentare il gioco. Una volta solidificato il gameplay è importantissimo creare un sistema intorno ad esso che porta ad elevarlo oltre il semplice gioco.

Come è stata la tua esperienza in DBGA fino a oggi?

Seguire i corsi della DBGA è stata un’esperienza unica. Nell’essere parte di questo corso, le lezioni alla fine di tutto, sebbene importantissime, sono solo una parte dell’esperienza. Per me ciò che l’ha contraddistinta è stato trovare persone con gli stessi interessi, con cui condividere idee, creare e produrre insieme.

Corsi DBGA Campus

Sei pronto a trasformare la tua passione per i videogiochi in una professione? In DBGA Campus a Milano potrai apprendere tutte le competenze necessarie per diventare un game developer di successo. Come progetto finale dei due anni di corso realizzerai un videogioco in Unreal Engine in collaborazione con tutti i reparti (Game Design, Game Programming, e Game Art 2D/3D), proprio come hanno fatto i nostri studenti con BloodFueled.

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