Truffa all’esame della patente: scoperto con telecamera e microfono, denunciato
Grosseto, l’uomo doveva sostenere la prova di teoria ma il sistema di controllo di cui è dotata la Motorizzazione fa individuare il sistema elettronico. Interviene la Polizia stradale
Grosseto, 20 gennaio 2025 – Grazie ad un ingegnoso sistema elettronico pensava di poter superare l’esame di teoria per conseguire la patente di guida senza doversi neanche preoccupare di conoscere né i segnali stradali né le regole del codice. Peccato però che la Motorizzazione civile cittadina adesso sia dotata di un sistema di monitoraggio (metal detector e rilevatore di onde radio) che ha mandato a monte tutti i suoi programmi e l’unica auto sulla quale è potuto poi salire è stata quella della Polizia stradale che lo ha portato in Questura per notificargli la denuncia per tentata truffa e per aver usato sistemi fraudolenti per ottenere un titolo abilitativo.
Tutto inizia quando l’uomo si presenta in via Teano per sostenere l’esame di teoria, prova durante la quale è vietato poter avere con sé qualsiasi dispositivo elettronico e – tantomeno – telefoni cellulari. Quando passa sotto al metal detector fa scattare l’allarme, ma al personale della Motorizzazione dice che è colpa dell’holter pressorio che sta portando per un controllo medico. Una spiegazione che non convince fino in fondo e che induce ad approfondire la verifica. Nel frattempo si blocca l’intera procedura degli esami e tutti gli altri candidati sono costretti ad uno stop che andrà poi avanti per oltre un’ora.
Le verifiche si concentrano sulla camicia indossata dall’uomo, alla quale manca un bottone e dalla quale – da un’asola – esce qualcosa di strano: era una microtelecamera. Da lì si scopre che questa era collegata grazie al bluetooth al software di un cellulare che l’uomo aveva in tasca a sua volta connesso con un microtrasmettitore color carne che aveva in un orecchio. Così avrebbe potuto inquadrare le domande e inviare le immagini ad un complice che poi avrebbe indicato la risposta esatta.
I funzionari della Motorizzazione avvisano la Polizia stradale che arriva, raccoglie tutto, ascolta le spiegazioni dell’uomo, e poi procede alla denuncia.