ETF Oro: come investire sul bene rifugio
Per investire sull’oro sono molte le strade a disposizione, oltre all’oro fisico. In questo articolo analizzeremo la possibilità di investire sulla quotazione dell’oro con gli ETF.
Un tempo, l'unico modo per investire nell'oro era acquistare lingotti d'oro o monete, ma oggi esistono numerosi strumenti finanziari che permettono di ottenere esposizione al metallo prezioso senza la necessità di possederlo fisicamente. Tra queste soluzioni, troviamo gli ETF oro e gli ETC oro, strumenti che replicano il prezzo dell'oro, permettendo agli investitori di approfittare delle sue oscillazioni di valore.
Anche se l'oro fisico è spesso considerato la scelta più sicura, possederlo comporta alcuni svantaggi, tra cui i costi di deposito, assicurazione e consegna. Gli ETF e gli ETC sull'oro, invece, offrono costi di gestione più bassi e nessun rischio legato alla detenzione di physical gold. Questi strumenti seguono fedelmente il prezzo del sottostante di riferimento, in questo caso l’oro, offrendo numerosi vantaggi, tra cui costi di gestione bassi, liquidità immediata e nessun rischio legato alla detenzione di oro fisico in casa o nelle banche specializzate.
Prima di procedere oltre, soffermiamoci sulla differenza tra ETC ed ETF sull’oro.
Gli ETC (Exchange Traded Commodities) sono strumenti finanziari specifici per le materie prime, come oro, petrolio, argento, zucchero, soia, zinco. Questi strumenti sono stati progettati per prendere posizione su una singola materia prima, possibilità preclusa con gli ETF, che sono soggetti alla normativa UCITS, che impone la diversificazione degli investimenti.
La normativa UCITS stabilisce che i fondi comuni di investimento, come gli ETF, non possono investire il 100% in un singolo asset. Questo è il motivo per cui gli ETF sull'oro fisico, che investono esclusivamente nel metallo prezioso, non sono permessi nell'Unione Europea. Spieghiamo nel dettaglio cosa sono gli ETF.
Inoltre, avere ETC in portafoglio è vantaggioso perché le plusvalenze e le minusvalenze rientrano nella categoria dei redditi diversi, per cui possono essere utilizzate per compensare le minusvalenze provenienti da altri strumenti, ad esempio ETF o azioni. Oltre agli ETC, esistono anche altri strumenti per compensare le minusvalenze in portafoglio.
L'oro è tradizionalmente considerato un "bene rifugio", ossia una riserva di valore in tempi di incertezze economiche. Se il prezzo delle valute crolla a causa dell'inflazione o di crisi finanziarie, l'oro mantiene il suo potere d'acquisto. Questa caratteristica rende l'oro un’opzione interessante per chi desidera proteggere il proprio capitale da eventuali turbulenze nei mercati finanziari.
Oltre ad essere il bene rifugio per eccellenza, l'oro è un ottimo strumento di diversificazione dei propri investimenti, in quanto ha mostrato di avere la capacità di stabilizzare i portafogli azionari ed obbligazionari soprattutto durante le turbolenze finanziarie.
L'Indicatore sintetico di spesa (TER), che rappresenta il costo totale annuale di gestione di un ETF o un ETC, è un parametro importante per gli investitori, poiché riflette tutte le spese necessarie per mantenere in essere l'investimento, inclusi i costi di gestione e amministrativi.
Nel caso degli ETF/ETC sull'oro, il TER può variare tra lo 0,11% e lo 0,59% all’anno, a seconda del prodotto specifico. Questo intervallo include:
- Il premio assicurativo
- I costi di archiviazione
- I costi di gestione del prodotto
Cosa significa il TER per gli investitori?
Un TER più basso (ad esempio 0,11%) significa che il costo annuo per mantenere l'investimento è ridotto, mentre un TER più alto (come 0,59%) indica che l'investitore dovrà sostenere una spesa maggiore per i costi di gestione e operativi del prodotto. Tuttavia, è importante considerare che, sebbene un TER più basso possa sembrare vantaggioso, altri fattori, come la liquidità (valutare la dimensione del fondo), l’emittente e la gestione complessiva dell'ETF/ETC, devono essere valutati insieme al TER per prendere una decisione su quale ETF oro scegliere.
Il dollaro USA è la valuta con cui viene tradizionalmente prezzato l'oro. Di conseguenza, l'andamento del tasso di cambio tra il dollaro e l'euro o altre valute può influenzare il rendimento di un investimento in ETF oro. Se un ETF è denominato in dollari, il cambio EUR/USD avrà un impatto sul rendimento totale dell'investimento.
Per chi non vuole esporsi al dollaro, esistono anche prodotti con copertura dal rischio di cambio, come gli ETF/ETC Physical Gold Euro Hedged, che offrono una protezione dal rischio di fluttuazioni valutarie. Gli ETF che offrono una copertura dal rischio di cambio sono definiti "hedged" perché utilizzano strategie di copertura (hedging) per proteggere l'investitore dalle fluttuazioni delle valute. Tuttavia, l’hedging comporta dei costi, e questi costi possono influire sul rendimento complessivo dell'investimento. Gli ETF hedged sono ideali per quegli investitori che sono disposti ad accettare un rendimento leggermente inferiore in cambio di maggiore stabilità e protezione dalle fluttuazioni valutarie.
All’interno del nostro approfondimento sugli ETF/ETC sull’oro, menzioniamo anche gli ETF sulle società che estraggono l'oro. Questi ETF offrono un'esposizione indiretta all'oro, poiché il loro rendimento dipende non solo dal prezzo dell'oro, ma anche dalle performance finanziarie delle aziende minerarie. Sebbene possiedano una correlazione con il prezzo dell'oro, i profitti di queste società dipendono anche dai costi di produzione e dalla gestione delle miniere, elementi che possono influenzare significativamente il rendimento.