Ecco il nuovo piano di Assicurazioni Generali targato Donnet
Tutti i dettagli sul nuovo piano strategico triennale del gruppo Generali, "Lifetime Partner 27: Driving Excellence", approvato dal cda del Leone
Tutti i dettagli sul nuovo piano strategico triennale del gruppo Generali, “Lifetime Partner 27: Driving Excellence”, approvato dal cda del Leone
Assicurazioni Generali vara il nuovo piano triennale che punta a 11 miliardi di generazione di cassa, a un buy back di almeno 1,5 miliardi e a M&A “rigoroso e disciplinato”.
Fatti, numeri e commento di Donnet, che però sull’Ops di Mps non apre bozza (anche se un comunicato di ieri ha stimmatizzato l’operazione orchestrata dal Monte con ministero dell’Economia, Caltagirone e Delfin).
COSA C’È NEL NUOVO PIANO DI GENERALI
Il cda di Generali ha approvato il nuovo piano strategico triennale del Gruppo, “Lifetime Partner 27: Driving Excellence”, che creerà “valore significativo e sostenibile”, con l’obiettivo di un incremento dell’utile per azione con un Cagr tra 8% e 10%, riferisce una nota. Il piano punterà inoltre “a una crescita sostenuta della generazione di cassa, con flussi di cassa netti attesi superiori a 11 miliardi (9,5 miliardi nel precedente business plan), supportati da circa 14 miliardi di rimesse dalle controllate.
COME CRESCERÀ IL DIVIDENDO DI GENERALI
Generali, secondo il piano, si impegna a raggiungere una crescita del dividendo per azione superiore al 10% in termini di Cagr, con l’obiettivo di distribuire oltre 7 miliardi di dividendi nell’arco di piano, corrispondenti a circa il 30% in più rispetto ai 5,5 miliardi distribuiti nel corso del precedente piano, mentre oltre 3 miliardi sono destinati a piani di riacquisto di azioni proprie ed altre modalità di allocazione del capitale (per esempio M&A).
RIACQUISTO DI AZIONI
Il gruppo “si impegna a realizzare, annualmente, un piano di riacquisto di azioni proprie pari ad almeno 0,5 miliardi, con l’importo da valutare all’inizio di ogni anno”; già confermato per quest’anno il buyback da 500 milioni da sottoporre ad assemblea e autorità competenti.
ACQUISIZIONI E FUSIONI?
Infine, per quanto riguarda l’M&A il gruppo “valuterà le opportunità di M&A con un approccio rigoroso e disciplinato, confrontando inoltre ogni potenziale operazione con i piani di riacquisto di azioni proprie”. L’allocazione interna di capitale a supporto della crescita del business e di iniziative strategiche è attesa tra 0,5 e euro 0,7 miliardi.
IL COMMENTO DI DONNET AL NUOVO PIANO
“Generali ha raggiunto e superato con successo gli obiettivi finanziari del nostro piano ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’ pur in un complesso contesto a livello globale. Intendiamo ora accelerare il perseguimento dell’eccellenza con l’obiettivo di guidare un’ulteriore crescita degli utili e della generazione di cassa, puntando alla crescita a doppia cifra del dividendo per azione che porti, nell’arco del piano, a oltre 7 miliardi di euro in dividendi cumulativi, cui si aggiunge l’impegno a realizzare almeno 1,5 miliardi di euro nel riacquisto di azioni proprie, compreso il piano di buyback da 500 milioni di euro che abbiamo presentato oggi e che avvieremo nel corso del 2025”.
Così in una nota il Ceo di Generali, Philippe Donnet (nella foto), a commento del nuovo piano al 2027, con il quale – ha aggiunto – “miglioreremo ulteriormente l’eccellenza nelle nostre relazioni con i clienti, nel nostro modello operativo di Gruppo e nelle nostre competenze chiave. Investiremo in AI, nuove tecnologie e nella formazione delle nostre persone per cogliere le opportunità che derivano dai trend emergenti, dalle aspettative dei clienti in continuo cambiamento e da un contesto di mercato in rapida evoluzione. La combinazione della nostra leadership nel settore Danni e Vita con la nostra piattaforma globale di Asset Management – che potrebbe ulteriormente essere trasformata dalla nostra proposta di partnership con BPCE – rappresenta un potente fattore distintivo che può creare significativo valore. Generali è pronta, ancora una volta, ad essere al fianco delle persone, delle famiglie, dei professionisti e delle imprese e a portare, attraverso il piano ‘Lifetime Partner 27: Driving Excellence’, risultati positivi per tutti gli stakeholder’.
NO COMMENT SU MPS-MEDIOBANCA
Nessun commento sulla partita Mps-Mediobanca e sui possibili riflessi su Generali: “Siamo qui per approvare il piano che è stato approvato dal board”.
I PROSSIMI PASSI DI GENERALI
“Generali oggi è più forte che mai e continuerà a creare valore per tutti gli stakeholder”. Così il ceo Philippe Donnet in conference call con le agenzie presentando il nuovo piano industriale delle Generali. Riguardo l’M&A, Donnet ha sottolineato che il gruppo avrà “una forte disciplina e dopo l’acquisizione di Mgg e considerando Natixis, il focus sarà sull’integrazione e sull’implementazione del piano”.
Il nuovo business plan – come indicato dal Cfo Cristiano Borean sempre in call – destina circa 1,5 miliardi per attività di M&A, anche se come sempre verrà utilizzata flessibilità.
CON NATIXIS OTTIMO AFFARE, SECONDO DONNET
L’operazione con Natixis “non sarà trasformativa per Generali ma per l’asset management di Generali”. È quanto ha dichiarato il numero uno di Generali, Philippe Donnet. “Questa operazione è stata discussa dal nuova cda, ci sono state tante domande da parte dei consiglieri, cosa normalissima. È stata approvata perché è un’opportunità unica, strategica per Generali, per costruire un soggetto leader in Europa e nel mondo, a condizioni eccellenti per Generali”, ha aggiunto, facendo notare che l’operazione “è completamente diversa da altre realizzate in passato, come Pioneer-Amundi” poiché il Leone eserciterà il co-controllo.
Riguardo le critiche espresse da alcuni politici italiani sulla perdita di sovranità finanziaria italiana derivante dall’operazione, Donnet ha detto: “C’è stata molta confusione sul tema, in questo Paese alcuni non fanno differenza tra asset owner e asset manager, non rinunciamo a nessun controllo sulla gestione degli investimenti. Anzi, sarà anche meglio rispetto a prima, perché avremo più controllo sugli investimenti, non daremo mandati di gestione a società terze a cui poi vanno anche pagate le commissioni”. “Perché quando alcuni fondi di previdenza italiani danno mandati di gestione a società americane nessuno dice nulla?”, ha concluso il manager.
GENERALI CONTENDIBILE IN QUANTO PUBLIC COMPANY
“Quasi tutte le public company sono contendibili, ma la contendibilità non impedisce di fare il lavoro che deve fare l’azienda, questa società è più forte che mai” ha risposto Philippe Donnet in conferenza stampa a chi gli chiedeva dei potenziali rischi per i clienti derivanti dal fatto che la società potesse essere soggetta a eventuali “scalate”. “Abbiamo un Solvency Ratio tra i più alti del settore che ci consente di proteggere i nostri assicurati. Questa capacità di protezione non è in discussione”, ha aggiunto il ceo di Generali.