Da cristallini a marroni: perché i laghi della Groenlandia hanno cambiato colore?
Immaginate una distesa di laghi color zaffiro nel paesaggio ghiacciato della Groenlandia. Ora, immaginate quegli stessi laghi trasformarsi, in meno di un anno, in pozze di acqua torbida e marrone. La spiegazione del fenomeno ce la fornisce uno studio pubblicato, il 21 gennaio, su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). Tra l’autunno del...
Immaginate una distesa di laghi color zaffiro nel paesaggio ghiacciato della Groenlandia. Ora, immaginate quegli stessi laghi trasformarsi, in meno di un anno, in pozze di acqua torbida e marrone. La spiegazione del fenomeno ce la fornisce uno studio pubblicato, il 21 gennaio, su Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS).
Tra l’autunno del 2022 e l’inizio dell’estate del 2023, migliaia di laghi nella regione occidentale dell’isola hanno cambiato colore in modo repentino e drastico. Un fenomeno definito dagli scienziati “senza precedenti”, che testimonia gli effetti devastanti del riscaldamento globale.
Che cosa sta succedendo? La risposta è legata a un insieme di eventi estremi causati dal riscaldamento globale. Secondo il team internazionale di ricercatori, guidato dalla dottoressa Jasmine Saros, professoressa di paleolimnologia ed ecologia lacustre presso la Facoltà di biologia ed ecologia dell’Università del Maine, la combinazione tra la fusione del permafrost e l’intensificarsi delle piogge ha spinto questi ecosistemi “oltre il punto di non ritorno”.
New publication: Abrupt transformation of west #Greenland #lakes following compound climate extremes associated with atmospheric #rivers, by @Suz_McG a.o. #climatechange #carboncycling #rainfall #heat #lakebrowninghttps://t.co/hVehRZYcW6 pic.twitter.com/90PNIbxahs
— NL Inst of Ecology (@niooknaw) January 24, 2025
Tipicamente, in Groenlandia, le precipitazioni durante la stagione autunnale sono nevose. Tuttavia, l’ondata di calore registrata nel 2022 ha fatto sì che la neve si sia trasformata in pioggia. Il caldo anomalo ha anche accelerato la fusione del permafrost, il terreno perennemente ghiacciato che caratterizza le regioni artiche. Questo processo ha rilasciato nel suolo grandi quantità di carbonio organico, metalli come ferro e magnesio e altri elementi. Le piogge, cadute in quantità record, hanno poi trasportato questi materiali nei laghi, conferendo loro la colorazione marrone.
“L’entità di questo fenomeno e la velocità del cambiamento non hanno precedenti”, ha dichiarato la dottoressa Saros. “L’afflusso di carbonio organico e altri nutrienti può favorire la crescita dei batteri e produrre un sapore e un odore sgradevoli nell’acqua, oltre ad alterarne il colore. Anche una maggiore esposizione ai metalli rilasciati dal permafrost può causare problemi di salute”. Tra i rischi, la dottoressa Saros sottolinea la possibile formazione di trialometani, sottoprodotti della clorazione potenzialmente cancerogeni, a seguito dell’interazione del materiale organico disciolto con i processi di trattamento dell’acqua potabile.
Ma le conseguenze non si fermano qui. I laghi, diventati più torbidi, lasciano filtrare meno luce al loro interno. Questo ha determinato una riduzione della biodiversità del plancton, con implicazioni significative per il ciclo del carbonio. I ricercatori hanno infatti osservato una diminuzione del fitoplancton, che assorbe anidride carbonica dall’atmosfera attraverso la fotosintesi, e un aumento del plancton che, decomponendosi, rilascia carbonio. In questo modo, i laghi colpiti dalla trasformazione, anziché catturare CO2, ne sono diventati una fonte, con un aumento del 350% della quantità di questo gas serra rilasciata nell’atmosfera durante l’estate.
La spiegazione più probabile di questo aumento del rilascio di CO2 è sempre legata alla grande quantità di carbonio organico riversatasi nei laghi. “Questo carbonio organico è diventato disponibile per gli organismi che vivono in questi laghi”, ha aggiunto Saros. “Essendo però diventati marroni, le loro acque hanno fatto filtrare meno luce, tendendo a favorire gli organismi che utilizzano percorsi del carbonio organico invece della fotosintesi”.
La Groenlandia, in particolare, si trova in una posizione critica, con oltre 7.500 laghi interessati da questo fenomeno. Il cambiamento di colore dei laghi rappresenta una minaccia concreta per la biodiversità, la qualità delle acque e, più in generale, per l’equilibrio ambientale della regione.
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