Cosa sappiamo del cyberattacco a DeepSeek
DeepSeek ha sospeso le nuove registrazioni ai suoi servizi a causa di un attacco informatico. Ma c'è chi sospetta che l'infrastruttura cloud della startup cinese non abbia retto alla grande popolarità. Tutti i dettagli.
DeepSeek ha sospeso le nuove registrazioni ai suoi servizi a causa di un attacco informatico. Ma c’è chi sospetta che l’infrastruttura cloud della startup cinese non abbia retto alla grande popolarità. Tutti i dettagli
DeepSeek, la startup cinese che ha riscontrato un grande successo grazie ai suoi modelli di intelligenza artificiale grossomodo equivalenti a quelli delle aziende americane ma dai costi inferiori, ha fatto sapere di aver sospeso le registrazioni ai suoi servizi a causa di “attacchi malevoli su larga scala”: ai vecchi utenti, invece, verrà garantito l’accesso.
Non è chiaro quanto dureranno le limitazioni né quale sia la natura degli attacchi informatici. DeepSeek aveva già avuto problemi al sito dopo che il chatbot è diventato l’applicazione gratuita più scaricata sull’App Store di Apple negli Stati Uniti.
I DUBBI SU DEEPSEEK E IL PLAUSO DI ALTMAN
La startup sostiene che l’addestramento del modello DeepSeek-V3, che alimenta il chatbot, è stato effettuato con poco più di duemila processori H800 di Nvidia per una spesa di nemmeno 6 milioni di dollari: un’affermazione che è stata accolta con un certo scetticismo, sia per la cifra molto bassa e sia perché l’H800 è la versione “depotenziata” dell’H100, uno dei prodotti di punta di Nvidia. L’H800 è stato sviluppato appositamente per il mercato cinese, vista l’impossibilità di vendervi i microchip più performanti a causa dei controlli commercial imposti dal governo degli Stati Uniti.
DeepSeek sostiene inoltre di essere open-source ma anche questa affermazione è dubbia, visto che il codice sorgente e l’algoritmo sarebbero di proprietà dell’azienda.
Sam Altman di OpenAi, la società che ha sviluppato ChatGpt, ha definito “impressionante” il modello DeepSeek-R1 per via del suo rapporto qualità-prezzo.
DEEPSEEK AVRÀ I MEZZI PER EVOLVERSI?
Il progresso dell’intelligenza artificiale è legato a quello dei microchip, che forniscono la potenza di calcolo per l’addestramento dei modelli linguistici. Mentre OpenAi, Anthropic e le altre società statunitensi avranno sempre accesso alle migliori tecnologie disponibili sul mercato – cioè a quelle di Nvidia, almeno ad oggi -, DeepSeek e le aziende cinesi non possono acquistare processori avanzati dall’estero e non possono nemmeno fare affidamento sulla produzione interna, visto che i chipmaker cinesi sono tagliati fuori dal commercio dei macchinari più sofisticati (come quelli dell’olandese Asml).
DeepSeek sembra essere riuscita a ottenere molto con risorse limitate, ma riuscirà a mantenersi competitiva nel lungo periodo? La sua infrastruttura cloud, poi, saprà sostenere la grande mole di nuovi utenti? Su X alcuni utenti hanno ricondotto il down dei suoi servizi a una carenza di capacità di calcolo.