Btp, il MEF colloca 9 miliardi di euro
Il MEF ha collocato oggi un totale di 9 miliardi di euro e il rendimento del titolo in scadenza ad ottobre 2029 è risultato in leggera crescita. Ieri, invece, il collocamento di Bot era stato di 6,5 miliardi, con una richiesta di quasi 10 miliardi.
Oggi 30 gennaio si è svolta la nuova asta di titoli di stato per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per un totale di 9 miliardi di euro.
In particolare, è stata collocata la nona tranche del Btp a 5 anni scadenza 01/10/2029 per un ammontare pari a 2,75 miliardi a fronte di richieste per 4,504 miliardi. Il rapporto tra domanda e offerta è stato di 1,64, mentre il rendimento lordo, in aumento 16 centesimi sull'asta precedente, si è attestato al 2,95%.
Emessa anche l’undicesima tranche del Btp decennale scadenza 01/02/2035: il titolo, dal rendimento del 3,60%, è stato collocato per 2 miliardi a fronte di una domanda pari a 3,698 miliardi, con un rapporto tra domanda e offerta dell'1,85.
Il Tesoro ha emesso anche la quattordicesima tranche del Btp a 15 anni scadenza 01/03/2035 per 1,5 miliardi. La domanda è stata pari a 2,979 miliardi e il rendimento si è attestato al 3,57 per cento.
Infine, è stata collocata anche la terza tranche del CcTeu scadenza 15/04/2033 per 2,75 miliardi. A fronte di una domanda pari a 3,342 miliardi il rapporto tra domanda e offerta si è attestato a 1,58 mentre il rendimento è stato pari al 4,11%. La data di regolamento delle emissioni cade sul prossimo 3 febbraio.
Ieri il MEF aveva collocato in asta Bot semestrali (scadenza 31 luglio 2025) per l'intero importo offerto in asta, 6,5 miliardi di euro. La richiesta ha sfiorato i 10 miliardi (9,947 miliardi). Il rapporto di copertura è di 1,53. Il rendimento è pari a 2,536%, in calo di 19 punti base rispetto all'asta precedente.
Secondo il resoconto fornito dalla Banca d'Italia, il rendimento medio ponderato semplice si è assestato alla percentuale minima da novembre 2022. La data di regolamento dell'asta è fissata a oggi, 31 gennaio.
I risultati dell’asta di ieri “confermano la fiducia dei risparmiatori nei titoli di Stato italiano”, dichiarava Nicola Calandrini, Presidente della Commissione Bilancio del Senato.
“L'ampia richiesta, che ha sfiorato i 10 miliardi di euro a fronte di un'offerta di 6,5 miliardi e il contestuale calo del rendimento, dimostrano la solidità del nostro debito pubblico e la credibilità delle politiche economiche messe in atto. Il Tesoro continua a registrare una domanda elevata, segnale di un mercato che riconosce stabilità e affidabilità nel nostro Paese”, aggiungeva il senatore.