Branson prepara lo sbarco nell’alta velocità europea. Fine del monopolio di Eurostar?
La prossima mossa di Sir Richard Branson è lo sbarco nell’alta velocità europea. Il Gruppo Virgin infatti, a quanto riportano fonti di stampa estere, intende porre fine al monopolio di Eurostar nella Manica. Per farlo ha in serbo un ordine significativo di treni ad alta velocità. Ordinati 12 treni Più precisamente il Gruppo Virgin ha ... L'articolo Branson prepara lo sbarco nell’alta velocità europea. Fine del monopolio di Eurostar? proviene da GuidaViaggi.
La prossima mossa di Sir Richard Branson è lo sbarco nell’alta velocità europea. Il Gruppo Virgin infatti, a quanto riportano fonti di stampa estere, intende porre fine al monopolio di Eurostar nella Manica. Per farlo ha in serbo un ordine significativo di treni ad alta velocità.
Ordinati 12 treni
Più precisamente il Gruppo Virgin ha finalizzato un ordine di 12 treni ad Alta Velocità per rompere il monopolio di Eurostar nel collegamento tra Londra e il continente europeo, su cui punta anche Evolyn, consorzio al quale partecipa la società madre di Alsa, nell’ambito della liberalizzazione del trasporto passeggeri sulla Manica. Tra i possibili pretendenti a rilevare la commessa da quasi 600 milioni di euro del gruppo di Richard Branson c’è Talgo, scrive Hosteltur.
Attualmente, Eurostar ha il monopolio sui viaggi in treno nel tunnel sotto la Manica. Secondo quanto riportato da Euronews si prevede che l’ordine da parte di Virgin avrà un valore superiore a circa 500 milioni di sterline, pari a 595,20 milioni di euro. Finora sono stati selezionati due fornitori ferroviari, con Virgin Group che attualmente sta valutando offerte da aziende come Hitachi, Alstom, Talgo e Siemens. Il contratto per la commessa dovrebbe essere finalizzato entro il primo trimestre dell’anno. Almeno queste sono le previsioni.
Finanziamenti per 1,19 miliardi di euro
Dal canto suo Branson è pronto a prendere una quota importante del mercato. A quanto riporta Euronews, si stima che il progetto, per il lancio, necessiti di finanziamenti del valore di quasi 1 miliardo di sterline (1,19 miliardi di euro). Branson sarà il principale stakeholder, ma anche altri partner potrebbero unirsi al progetto, sebbene ulteriori dettagli al riguardo non siano stati ancora rivelati.
Un portavoce del Gruppo Virgin ha dichiarato che si tratta di “un’impresa enorme creare un nuovo operatore attraverso la Manica, ma la rotta è matura per il cambiamento. Pensiamo che Virgin sia il marchio giusto per segnalare una nuova era nei viaggi attraverso la Manica, data la sua esperienza pluripremiata nel settore ferroviario e track record per le industrie in fase di risanamento. Anche se Virgin non si è ancora impegnata a lanciare un servizio, siamo soddisfatti dei progressi compiuti finora”.
Portare la concorrenza sulla Manica
Il portavoce ha anche affermato che è “troppo presto per confermare ulteriori dettagli sul servizio in questa fase. Per ora, il nostro obiettivo è portare la concorrenza sulla rotta, che andrà a beneficio di tutti i passeggeri a lungo termine. Richiedere l’accesso al deposito di Temple Mills – l’unica struttura nel Regno Unito attualmente collegata a HS1 (l’operatore del tunnel sotto la Manica, che gestisce la linea ad alta velocità che collega Londra e il tunnel) – è il logico passo successivo nel processo. Stiamo conversando con Eurostar sull’accesso da qualche tempo e non vediamo l’ora di raggiungere un accordo a tempo debito”.
Eurostar è stato il principale attore sulla rotta attraverso la Manica negli ultimi tre decenni. Tuttavia, è probabile che nuovi concorrenti come Evolyn e Virgin Group sconvolgano il mercato.
Il concorrente Evolyn
Evolyn è supportata dalla famiglia spagnola Cosmen, che è il principale investitore di National Express, ora conosciuta come Mobico. C’è da considerare che una maggiore concorrenza nei viaggi attraverso il Tunnel sotto la Manica si tradurrà probabilmente in prezzi migliori per i passeggeri, nonché in un numero maggiore di servizi ferroviari tra cui scegliere.
Eurostar e i problemi di capacità
Dal canto suo, Eurostar è contraria al fatto che sia Evolyn sia Virgin Group competano sul fronte dei viaggi nel tunnel sotto la Manica, adducendo, come motivazione, problemi di capacità nel deposito di Temple Mills.
Un portavoce di Eurostar – citato dal Telegraph – ha dichiarato che “il problema essenziale che dobbiamo affrontare non è che Eurostar cerchi di limitare l’accesso, ma il fatto che c’è già spazio limitato disponibile a St Pancras e Temple Mills per soddisfare le ambizioni di crescita di tutti. Abbiamo recentemente scritto al nuovo governo, chiedendo il suo sostegno nella creazione di un quadro che consentirà a tutti gli operatori, incluso Eurostar, di investire a condizioni di parità nell’ulteriore espansione della rete che tutti vogliamo vedere”.
Sebbene Virgin Group sia ottimista sul fatto che il deposito possa annunciare di poter accettare un’altra compagnia ferroviaria, è improbabile che sia in grado di soddisfare più di due compagnie. Pertanto, è probabile che la compagnia che finalizza per prima un contratto per i nuovi treni ottenga il posto. Inoltre, si attende anche che l’Office of Rail and Road (Orr) del Regno Unito si esprima sul fatto se il Paese disponga o meno della capacità di manutenzione necessaria per estendere le operazioni del tunnel sotto la Manica.
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