7 coppie di attori che hanno interpretato una coppia genitore-figlio pur avendo pochissimi anni di differenza
Il cinema e le serie tv molto spesso giocano con le aspettative del pubblico sia attraverso la narrazione, sia attraverso l’uso insolito degli attori protagonisti. Uno degli espedienti più curiosi riguarda per esempio le coppie di interpreti che si sono ritrovate a interpretare genitori e figli, pur avendo una differenza d’età irrisoria. Grazie al trucco,… Leggi tutto »7 coppie di attori che hanno interpretato una coppia genitore-figlio pur avendo pochissimi anni di differenza The post 7 coppie di attori che hanno interpretato una coppia genitore-figlio pur avendo pochissimi anni di differenza appeared first on Hall of Series.
Il cinema e le serie tv molto spesso giocano con le aspettative del pubblico sia attraverso la narrazione, sia attraverso l’uso insolito degli attori protagonisti. Uno degli espedienti più curiosi riguarda per esempio le coppie di interpreti che si sono ritrovate a interpretare genitori e figli, pur avendo una differenza d’età irrisoria. Grazie al trucco, alla regia e alla bravura degli attori coinvolti, queste dinamiche riescono a funzionare sia in tv che al cinema, anche quando la realtà suggerirebbe altro. Alcuni esempi sono davvero eclatanti, come il caso di Ritorno al Futuro. Per altri, invece, forse non l’avreste mai detto.
Ecco alcune delle coppie di attori più memorabili che hanno sfidato il tempo (e la credibilità!) nelle serie tv e al cinema. Voi conoscete altri casi famosi?
1) Tom Holland ed Emmy Rossum – The Crowded Room
La serie trae ispirazione dall’eclatante caso di cronaca di Billy Milligan. Mantenendo gli elementi centrali della sua storia, ma sviluppandoli in modo totalmente diverso. Al centro della trama c’è Danny Sullivan, interpretato da Tom Holland, un giovane affetto da disturbo dissociativo dell’identità. Ignaro della sua condizione mentale all’inizio della vicenda, Danny viene coinvolto in situazioni sempre più inquietanti fino a essere arrestato a New York nel 1979, dopo una sparatoria.
La storia si snoda, dunque, tra due linee temporali. Da un lato il presente in cui Danny si confronta con la propria verità attraverso le sedute con la psichiatra Rya Goodwin. Dall’altro, il passato, che svela le ombre della sua infanzia segnata da isolamento e traumi. È proprio da un abuso sessuale subito dal patrigno che emerge la frattura psichica che porterà Danny a creare una serie di personalità multiple. Ogni identità nasce con una funzione specifica: dal proteggerlo all’aiutarlo a sopravvivere in un mondo che gli appare ostile e minaccioso.
Tom Holland dimostra finalmente la sua versatilità di attore in una serie tv che lo mette alla prova, smettendo finalmente i panni di Spiderman al cinema.
Accanto ai personaggi di Danny e Rya ne emerge tuttavia un terzo che merita la nostra attenzione: Candy. La madre del protagonista che rimane ai margini della narrazione, ma allo stesso tempo fondamentale per capirne fino in fondo le evoluzioni. Non è solo su Danny che si riversa la responsabilità delle sue azioni. Anche Candy, infatti, ha giocato un ruolo decisivo. Su di lei gravano gli stessi interrogativi: può essere ritenuta colpevole per aver permesso che il figlio subisse ciò che ha subito? Oppure è anch’essa una vittima intrappolata nello stesso ciclo di violenza? In questo caso, The Crowded Room (disponibile sul catalogo Apple TV+ qui) adotta un approccio più ambiguo, evitando di prendere una posizione chiara e lasciando allo spettatore il compito, tutt’altro che semplice, di trovare una risposta.
Emmy Rossum interpreta Candy, pur avendo solo pochi anni in più rispetto a Tom Holland. Una scelta azzardata che non ha messo tutti d’accordo, dato che la breve distanza anagrafica si percepisce eccome. Seppur la differenza di età tra i due attori sia appena di dieci anni, entrambi sono riusciti a calarsi perfettamente nei ruoli. La loro chimica sullo schermo riesce, infatti, a catturare l’attenzione e a servire la narrazione.
2) Crispin Glover e Michael J.Fox – Ritorno al futuro
Quando Ritorno al futuro entrò in produzione, Michael J. Fox era già un volto noto grazie alla serie tv Casa Keaton (Family Ties), mentre Crispin Glover stava ancora lottando per emergere. Nonostante la minima differenza anagrafica, la magia del cinema ha trasformato Glover in un padre credibile per il giovane protagonista. Nel film, George McFly viene rappresentato in due periodi distinti. La prima volta negli anni ‘80, come un uomo di mezza età, padre e marito remissivo che nella vita non ha mai realizzato i propri sogni. Troppo impaurito dalla possibilità di fallire, George è uno struzzo che ha perso la propria occasione di emergere dalla sabbia.
La seconda volta lo incontriamo nel passato, più precisamente negli anni ’50, quando ancora era un timido liceale vittima di bullismo, salvato dall’intervento provvidenziale del Marty del futuro. La produzione ha fatto ricorso a trucco e costumi per invecchiare Glover di circa trent’anni nelle scene ambientate nel presente di Marty. Uno degli aspetti più impressionanti del film è stato il lavoro del team di trucco e costumi pensato appositamente per ogni singolo attore. Per trasformare Crispin Glover in un uomo di mezza età, la produzione ha utilizzato protesi facciali, tinture per capelli e un abbigliamento che richiamava lo stile degli anni ‘80.
La performance di Glover è stata fondamentale per bilanciare ciò che avviene sullo schermo, prima e dopo.
Nel passato, George è un ragazzo insicuro che fatica a imporsi, ma, grazie all’intervento di Marty, riesce a trovare il coraggio di difendere se stesso e conquistare l’amore di Lorraine. Nel nuovo presente di Marty, il padre è adesso un uomo sicuro di sé e realizzato. Allo stesso tempo, proprio Michael J. Fox è stata una scelta di casting perfetta per il ruolo del protagonista. Nonostante la sua età reale – 24 anni al momento delle riprese – Fox è riuscito a farsi spacciare per un liceale in maniera credibile.
The post 7 coppie di attori che hanno interpretato una coppia genitore-figlio pur avendo pochissimi anni di differenza appeared first on Hall of Series.