Una mappa per le comunità del calore rinnovabile in Europa
Quante Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono operative in Italia? E quante negli altri Paesi europei? La mappatura delle CER sul territorio è un esercizio sempre più diffuso e ormai molti sono i siti web che riportano la localizzazione geografica delle esperienze e la loro caratterizzazione (la situazione in Italia). Come sempre, però, da queste mappe […] The post Una mappa per le comunità del calore rinnovabile in Europa first appeared on QualEnergia.it.
Quante Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sono operative in Italia? E quante negli altri Paesi europei?
La mappatura delle CER sul territorio è un esercizio sempre più diffuso e ormai molti sono i siti web che riportano la localizzazione geografica delle esperienze e la loro caratterizzazione (la situazione in Italia).
Come sempre, però, da queste mappe resta spesso fuori il “grande escluso”, cioè il calore.
Una mappa con più calore
Tuttavia, esperienze di progetti di comunità sul tema dell’energia termica sono già numerose e presenti in molti Stati Membri dell’Unione Europea.
Nonostante il quadro normativo sia in forte ritardo su questo argomento, i territori sono fortunatamente più avanti e diversi sono gli esempi di gruppi di cittadini che si organizzano, ad esempio in una cooperativa, e, con un supporto concreto da parte delle amministrazioni locali, sviluppano progetti di calore di comunità, spesso tramite la realizzazione di piccole reti di teleriscaldamento.
Per dare voce a queste esperienze e, aspetto ancora più importante, per farle conoscere in tutta Europa, il progetto europeo LIFE ConnectHeat ha recentemente predisposto una mappa online che raccoglie i principali casi di comunità del calore in tutta Europa.
Si tratta di uno strumento estremamente semplice che, per ogni esempio, riporta la sua localizzazione, in termini di Comune e nazione, e le sue caratteristiche principali, con un particolare focus sulle peculiarità che rendono lo specifico progetto una reale esperienza di comunità e di approccio dal basso.
Al momento, la mappa raccoglie 19 diversi esempi provenienti da 10 Paesi europei: Italia, Austria, Belgio, Francia, Olanda, Danimarca, Germania, Finlandia, Spagna e Svezia.
Comunità energetiche a macchia di leopardo
Nell’inserire, catalogare e dettagliare questi primi esempi, si è cercato soprattutto di mantenere un certo bilanciamento geografico, proprio per dimostrare che, al di là dei casi presenti in Paesi storicamente precursori su questo tema, come Danimarca e Germania, anche in altre nazioni europee si comincia a lavorare seriamente su questo tipo di esperienze.
Molto promettente, ad esempio, è la situazione in Spagna, per la quale la mappa riporta i 3 casi di San Sebastián, Sabando e Sant Pere de Torelló.
Un altro Paese da tenere d’occhio è senza dubbio la Francia, dove l’iniziativa Énergie Partagée sta consentendo di moltiplicare le esperienze di CER, alcune delle quali focalizzate anche sul tema del calore, come il caso di Le Bourget-du-Lac, anch’esso riportato e descritto nello strumento online.
Per chiudere, si citano anche i casi italiani di Dobbiaco e Prato allo Stelvio, ambedue localizzati nella zona dell’Alto Adige e già famosi per le cooperative elettriche, tra le prime in Europa a intraprendere la strada del coinvolgimento diretto della comunità.
CER piccole, pulite e inclusive
Analizzando i dettagli dei casi riportati nella mappa e riassunti, in una scheda specifica si può apprezzare l’impiego di fonti energetiche rinnovabili e strettamente locali per la produzione di calore.
Si parla di solare termico, geotermico, biomassa da filiera corta, biogas e recupero di calore da processi industriali o da attività commerciali.
Un altro elemento importante è la taglia di queste iniziative: si tratta quasi esclusivamente di piccole reti di teleriscaldamento perché è proprio questa la dimensione che più si addice alla costruzione di un progetto dal basso e allo sfruttamento delle fonti energetiche del territorio, caratterizzate da un ridottissimo impatto ambientale.
L’aspetto centrale, però, è l’approccio di comunità, al quale è dedicato un paragrafo specifico della scheda descrittiva degli esempi. Tanti sono qui i possibili modelli, dalla condivisione della proprietà tramite la realizzazione di una società cooperativa, a forme più leggere di coinvolgimento dei cittadini, passando anche per la realizzazione di veri e propri soggetti prosumer anche per l’energia termica, così come avviene per l’elettricità.
Nella maggioranza dei casi il ruolo giocato dall’ente locale di riferimento, ad esempio il Comune al quale afferisce il progetto, si rivela determinante.
Si raccolgono esperienze di CER a fonti rinnovabili termiche
La mappa, inoltre, ambisce a continuare la raccolta degli esempi focalizzandosi soprattutto sulle aree geografiche più ricche di esperienze di questo tipo come Danimarca, Germania e Alto Adige e approfittando anche di MUSE DHC, un nuovo progetto LIFE in partenza nell’estate del 2025, incentrato sul teleriscaldamento di comunità.
Anche i progetti pilota in sviluppo nel contesto di ConnectHeat, inoltre, saranno presto inseriti nello strumento online.
Hai un caso interessante da segnalare per la mappa? Puoi compilare direttamente un FORM con le principali caratteristiche dell’esempio da includere.
L’obiettivo della mappa è che questa raccolta di esempi possa servire da ispirazione e supporto pratico per i soggetti interessati a sviluppare progetti di comunità del calore in tutta Europa.The post Una mappa per le comunità del calore rinnovabile in Europa first appeared on QualEnergia.it.