Trump insiste: “Gaza dovrebbe essere consegnata agli Usa da Israele dopo la guerra e i palestinesi reinsediati altrove”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump tira dritto sul suo piano “Riviera” per il dopoguerra nella Striscia di Gaza, affermando che il territorio costiero “dovrebbe essere consegnato agli Usa da Israele dopo la guerra” e che i palestinesi dovrebbero essere “reinsediati” altrove, malgrado le precisazioni arrivate nella notte da parte della sua portavoce. “La […]

Feb 6, 2025 - 15:57
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Trump insiste: “Gaza dovrebbe essere consegnata agli Usa da Israele dopo la guerra e i palestinesi reinsediati altrove”

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump tira dritto sul suo piano “Riviera” per il dopoguerra nella Striscia di Gaza, affermando che il territorio costiero “dovrebbe essere consegnato agli Usa da Israele dopo la guerra” e che i palestinesi dovrebbero essere “reinsediati” altrove, malgrado le precisazioni arrivate nella notte da parte della sua portavoce.

“La Striscia di Gaza dovrebbe essere consegnata agli Stati Uniti da Israele alla fine dei combattimenti”, ha scritto oggi Trump sul suo profilo social Truth. “I palestinesi, persone come Chuck Schumer (il leader della minoranza democratica al Senato Usa che ha criticato il piano, ndr), avrebbero già dovuto essere reinsediati in comunità molto più sicure e belle, con case nuove e moderne, nella regione”.

Così, secondo il presidente statunitense, gli abitanti di Gaza “avrebbero effettivamente avuto la possibilità di vivere felici, al sicuro e liberi”. “Gli Stati Uniti, lavorando con grandi team di sviluppo da tutto il mondo, dovrebbero lentamente e attentamente iniziare la costruzione di quello che sarebbe diventato uno degli sviluppi più grandi e spettacolari del suo genere sulla Terra”, ha aggiunto. “Non ci sarebbe bisogno di soldati degli Stati Uniti! Regnerebbe la stabilità per la regione!!!”.

In questo modo Trump ha ribadito la volontà di puntare sul piano ribattezzato “Riviera” che, dopo l’espulsione della popolazione, prevede il controllo del territorio costiero da parte degli Usa per farne la “Costa Azzurra del Medio Oriente”. Il tutto malgrado la mezza retromarcia sull’iniziativa arrivata nella notte italiana dalla portavoce dell’amministrazione, Karoline Leavitt, secondo cui il presidente non aveva assunto “impegni ufficiali” sullo schieramento di truppe statunitensi nella zona, precisando inoltre che la deportazione dei palestinesi dalla Striscia sarebbe stata solo “temporanea” e che “i contribuenti americani non pagheranno per la ricostruzione di Gaza”.