Sicurezza nazionale, il generale Masiello: “L’Italia non reggerebbe una guerra”
Secondo il Capo di Stato maggiore dell'Esercito italiano sono necessarie almeno 45mila unità in più rispetto alle previsioni normative vigenti. Gli equilibri internazionali attuali, infatti, conducono inevitabilmente a mettere in discussione le misure da adottare per assicurare ai cittadini la sicurezza del Paese
Il generale Carmine Masiello, Capo di Stato maggiore dell'Esercito italiano, in audizione in commissione Difesa si è espresso in merito alle dotazioni organiche e ai volumi complessivi della forza armata italiana, considerando le nuove sfide per la sicurezza nazionale. "Con l'approvazione della legge 119 del 22 e del decreto legislativo 185 del 2023 è stato invertito il trend di riduzione delle dotazioni organiche della difesa prevedendo un incremento di 3700 unità per l'esercito e fissando i volumi complessivi della forza armata a 93.100 unità" (da conseguire entro il 2033) – poi sottolinea – “Questi volumi risultano comunque inadeguati alle esigenze di carattere operativo e non assicurano alla forza armata la massa necessaria ad affrontare un eventuale conflitto ad alta intensità che richiede la capacità di alimentare e rigenerare le forze impiegate in combattimento".