Rose Villain: la passione, il futuro e la nostalgia che ispirano “Fuorilegge”

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Gen 26, 2025 - 23:35
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Rose Villain: la passione, il futuro e la nostalgia che ispirano “Fuorilegge”

A pochi giorni dal suo ritorno al Festival di Sanremo con il brano Fuorilegge, Rose Villain ha raccontato i retroscena del suo viaggio musicale, la sua evoluzione e la sincera passione che la spinge a fare quello che ama.

“Il mio desiderio di questo periodo è essere felice. Può sembrare banale, ma in realtà è proprio questo. Desidero fare il Madison Square Garden, che tutta la mia famiglia sia in salute e che musicalmente io possa raggiungere il maggior numero possibile di persone. Ma, alla fine, la base di tutto è la felicità e la serenità.” Rose non ha paura di esprimere la sua ricerca di equilibrio e benessere, consapevole che solo da una base di serenità può venire la vera realizzazione.”

L’intensità e la passione sono le chiavi di lettura della musica di un’artista che ancora una volta dimostra di non avere paura di rivelare sé stessa attraverso ogni brano che scrive.

“Credo nell’impegno, nel tempo, nella fatica e nella passione.”

Spiega Rose Villain, la cui filosofia di vita è chiara: il successo arriva solo con l’impegno. E con la sua canzone Fuorilegge, che ha deciso di portare a Sanremo, Rose è tornata con la consapevolezza di rappresentarsi al meglio. “Mi sono ripresentata perché amo follemente questa canzone. Non c’è nessuna strategia, nient’altro,” ha spiegato, svelando il suo legame profondo con il brano che ha scritto due anni fa.

Per Rose, la musica non è mai una questione di calcoli, ma di cuore, di affetto per le canzoni che sente davvero sue. Non si tratta solo di un ritorno a Sanremo, ma di un’affermazione del suo percorso musicale, che, come sottolinea lei stessa, non ha mai seguito la strada più semplice: “Quando ho detto: ‘Ma io vorrei andare con Fuorilegge’, tutti mi hanno detto, ‘Ma tu sei pazza’”. Ma Rose ha deciso di seguire il suo cuore, dimostrando che la sua musica ha una personalità ben definita e una forza che si riconosce in ogni sua nota.

Il ritorno a Sanremo non è solo un momento di visibilità, ma anche una riflessione sul percorso precedente. Rose ammette di aver imparato molto dalla sua esperienza dell’anno scorso: “Non voglio più preoccuparmi di quello che pensano gli altri, delle pagelle, di come mi vedono. Voglio godermi me, godermi il palco, adesso voglio scendere e dirmi: ‘Brava Rose, hai spaccato!'” Un approccio più sereno e consapevole che nasce dal bisogno di restare fedele a sé stessa, senza distrazioni. “Quest’anno ho scelto di non fare cose più commerciali, ma di restare autentica. I vestiti, il look: è tutto molto ‘Rose Villain’, niente forzature”.

Rose ha, poi, parlato della creazione di Fuorilegge, una canzone che ha preso forma attraverso il lavoro con Cripo, Federica Abbate e SixPm. “Di me c’è ogni atomo del corpo,” ha detto, raccontando come il brano sia nato da un giro di piano in una notte d’estate, evolvendo poi in una potente esplosione di desiderio e passione. Il brano che è il risultato di un lavoro collettivo, porta in sé una forza individuale unica.

“Penso che verrà accolto molto bene. Quando scrivo una canzone, penso sempre alla mia famiglia e a chi mi sta vicino. Ho notato che Fuorilegge ha avuto una reazione molto positiva da tutti, anche da mio papà che ha 70 anni. È una canzone che riesce a toccare anche chi non ascolta solitamente musica moderna, e mi fa piacere vedere che piace anche a chi non ascolta James Blake, per esempio.”

Uno degli aspetti più affascinanti della sua musica è la profondità emotiva, che emerge anche nel testo di Fuorilegge. La canzone affronta il tema della nostalgia con una visione molto personale: “La nostalgia è una gran puttana, ti toglie, ti dà, ti prende, ti lascia lì a sperare qualcosa in più”. Rose ha sempre visto nella nostalgia un’emozione potente, che nasce dall’amore e dalla sofferenza, un sentimento che può essere tanto poetico quanto doloroso.

Il rapporto di Rose con la nostalgia non si limita a una semplice riflessione teorica. Ha scelto di omaggiare una delle sue fonti d’ispirazione più grandi, Mia Martini, citando la sua canzone Almeno tu nell’universo. “Mia Martini e quella canzone in particolare sono una delle canzoni che più mi ha segnato nella vita. Io mi crogiolo musicalmente in canzoni struggenti”. L’influenza di Mia Martini nella sua vita artistica è evidente: “Il primo concerto che ho fatto davanti a tante persone, avevo 14 anni, e ho cantato Gli uomini non cambiano. Eppure non avevo ancora subito la sofferenza di un amore, ma l’ho cantata con il cuore, sentendo ogni parola”.

Parlando della serata riservata a cover e duetti, Rose ha raccontato del suo speciale incontro con Chiello, che l’ha accompagnata in un brano dal titolo evocativo, Fiori Rosa, Fiori Di Pesco.

“Chiello è letteralmente il mio artista preferito. Io sono fan sfegatata di Chiello”. Un connubio perfetto, in cui la passione per la musica di qualità ha portato alla scelta di un pezzo che rappresenta tanto la sua anima quanto quella del suo compagno d’avventura musicale. La connessione con la musica di Battisti è altrettanto forte, tanto che Rose si definisce “una battistiana fino al midollo”, un amore che condivide con Chiello, creando insieme un mix che unisce passato e futuro.

Rose Villain è pronta per affrontare il Festival di Sanremo con la consapevolezza che la sua musica, autentica e senza compromessi, ha finalmente trovato la sua strada. La passione, la nostalgia e l’autenticità sono gli ingredienti principali della sua arte, che continua a crescere e a sorprendere il pubblico. Fuorilegge è la prova di un cammino che non è mai stato facile, ma che oggi si sta rivelando ricco di soddisfazioni.

Quest’anno Rose Villain si prepara ad affrontare Sanremo con una consapevolezza diversa, con la determinazione di seguire il proprio percorso senza compromessi, convinta che la passione per la musica e la fiducia nel suo progetto siano gli unici ingredienti necessari per il successo.

Con l’imminente partecipazione al Festival di Sanremo, la domanda su chi tiferà Rose durante la kermesse è d’obbligo. “Ci sono tanti amici quest’anno, come Guè, Tony, Gaia. Mi piacerebbe vedere tornare sul podio il cantautorato, come Lucio Corsi, Gentile o Brunori. Sono tanti quelli per cui faccio il tifo, anche se partecipo anch’io!”

Il 2024 si è rivelato un anno incredibile per Rose, con il successo di Click Boom e Radio Sakura, rispettivamente tre volte Platino e doppio Platino. Ma qual è stato il momento più emozionante di questo percorso? “Un momento che ricordo con molta emozione è stato quando ho aperto per i Coldplay allo Stadio Olimpico. Cantare una canzone intima come Trasparente in un posto così grande con la mia band è stato incredibile. Per noi era un sogno che si realizzava, anche se il batterista aveva già suonato con Marra e gli Stadio, per noi è stato comunque un momento unico.” Rose racconta con un sorriso quel momento magico, in cui la sua musica ha raggiunto una platea enorme, ma soprattutto ha reso tangibile il suo sogno di calcare palchi internazionali.

Uno dei brani che ha lasciato il segno è senza dubbio Come un tuono, che ha conquistato il pubblico in Italia e all’estero. Cosa ha reso questa canzone così speciale? “Non avevo grandi aspettative, ma credo che il mix di sonorità, soprattutto con la parte reggaeton e bachata, abbia fatto la differenza. Io, pur non sembrando, sono cresciuta con la bachata e il reggaeton, quindi quel sound mi appartiene. Gué è un grande artista che sa spaziare tra vari generi, e credo che questa combinazione sia stata vincente.”

La fusione di ritmi latini e sonorità elettroniche ha reso Come un tuono una canzone originale e coinvolgente, capace di abbracciare diverse culture musicali. La ritmica è un elemento centrale nella sua musica, come sottolinea lei stessa. “Il ritmo è fondamentale per me. Mi piace esplorare la parte ritmica e creare qualcosa che faccia muovere chi ascolta. Ascolto davvero tanti generi musicali, dallo ska al jazz, e mi piace che la parte ritmica attiri l’attenzione, quasi come una ‘caramella per l’orecchio’ – un suono che ti richiama sempre.” L’importanza del ritmo e della ricerca sonora è un aspetto che distingue il suo stile, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sfide creative.

In vista delle esibizioni dal vivo (Qui il calendario live e Qui il link per l’acquisto dei biglietti), Rose Villain promette sorprese, a partire dalla sua performance di Fuorilegge. “La sorpresa sarà vedermi cantare un brano così difficile, perché è una vera e propria montagna da scalare. Però, lo adoro, è una canzone che mi dà tanta energia e me la godo come poche altre. C’è sicuramente un’interpretazione particolare con l’orchestra, che suonerà al posto di alcuni sintetizzatori. I fiati sono interpretati in modo magnifico dall’orchestra, e la parte gospel sarà una bella sfida con 50 voci!” Un’esibizione che si preannuncia unica, in cui la magia della musica dal vivo e il supporto dell’orchestra daranno una nuova dimensione a Fuorilegge.

Per Rose, l’esperienza dal vivo è molto diversa rispetto alla registrazione in studio. “Quando sono in studio, posso essere più vulnerabile, fermarmi, piangere, aprirmi senza paura. Ma quando sono sul palco, all’inizio ero più timida e preoccupata, specialmente per le canzoni più intime. Con il tempo ho imparato a lasciarmi andare, a non avere paura di mostrare la mia fragilità. Quando vedo che il pubblico condivide le mie emozioni, mi sento più connessa con loro, e mi lascio andare completamente.” Un percorso di crescita che l’ha portata a superare le sue insicurezze, trasformando la fragilità in forza e connessione con il pubblico.

Rose Villain è un’artista che non ha paura di esprimere la sua autenticità, un percorso che continua a sorprendere e a emozionare il suo pubblico. Con la sua musica, la sua sincerità e la sua energia, è destinata a lasciare un segno indelebile nella scena musicale italiana e internazionale.

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