Queste sculture di spazzatura sembrano senza senso, ma quando vengono illuminate accade l’incredibile

Tim Noble e Sue Webster, coppia di artisti britannici, creano delle curiose combinazioni di spazzatura e rottami apparentemente senza senso, perlomeno finché non vengono illuminate. Spostando l’attenzione sulle loro ombre, ecco che emergono ritratti e scene incredibili. Come nell’opera “Real Life is Rubbish” del 2002, dove un ammasso di attrezzi, sedie in legno, lattine di...

Feb 3, 2025 - 08:05
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Queste sculture di spazzatura sembrano senza senso, ma quando vengono illuminate accade l’incredibile

Tim Noble e Sue Webster, coppia di artisti britannici, creano delle curiose combinazioni di spazzatura e rottami apparentemente senza senso, perlomeno finché non vengono illuminate. Spostando l’attenzione sulle loro ombre, ecco che emergono ritratti e scene incredibili.

Come nell’opera “Real Life is Rubbish” del 2002, dove un ammasso di attrezzi, sedie in legno, lattine di vernice e altri detriti destinati al cassonetto, tutti provenienti dal vecchio studio di Rivington Street, proiettano sulla parete le ombre di due persone sedute, ovvero Tim e Sue persi nei loro pensieri. Gli artisti hanno dichiarato che “Real Life is Rubbish” ha determinato un’importante svolta nel loro percorso artistico, portandoli al costruttivismo decostruito sviluppatosi nelle successive opere metalliche saldate.

“Sunset Over Manhattan” del 2003 è una tavola piena di pacchetti di sigarette, lattine e altri rifiuti, ma quando la luce la illumina da una precisa angolazione, ecco che quell’ammasso informe di spazzatura si trasforma nello skyline di Manhattan.

Capita anche che un vaso di fiori in seta e plastica opportunamente illuminato proietti l’ombra di due volti, come nell’opera del 2002 “Waldermar Januszczak in The Sunday Times”.

 

“Instant Gratification” del 2001 è una scultura realizzata per il Gagosian Beverly Hills con dollari, ventilatori elettrici, gettoni di plastica e altri elementi. Dopo aver chiesto – a Larry Gagosian 10.000 dollari in banconote da un dollaro – per scolpire un doppio autoritratto fatto interamente in contanti, i due artisti sono stati avvisati dagli avvocati di Gagosian che l’operazione era illegale.

Sue non ha desistito e ha contattato l’FBI per capire se effettivamente fosse proibito, scoprendo che in realtà in America è illegale – togliere valuta dalla circolazione – e che in caso di ispezione da parte della dogana degli Stati Uniti, l’importante era riuscire a dimostrare che ogni banconota della scultura poteva essere aperta, stirata e rimessa in circolazione.

“The Original Sinners” del 2000 è una scultura realizzata con frutta e bacche finte, corteccia e muschio, ciotole di plastica, filo da pesca, olio da cottura, metallo, MDF e il meccanismo di una pompa elettrica. L’ispirazione per l’opera arriva sia da Arcimboldo che dalle vecchie fontane di plastica tipiche dei ristoranti italo-americani di Brooklyn. L’opera, una volta illuminata, proietta l’ombra di Tim intento a urinare e Sue che spruzza latte dal seno.

“The Negative” del 2004 è un ammasso informe di metallo che, illuminato, dà vita all’ombra di due teste (sempre quelli degli artisti) simili a figure faraoniche dell’Antico Egitto.

“Falling Apart” del 2001 nasce da una serie di oggetti personali gettati e rotti da Tim e Sue in un periodo di profonda crisi relazionale: l’opera è una – furia scultorea -, come l’ha definita la coppia, e proietta sul muro le ombre delle loro teste arrabbiate, evocando nel contempo un’immagine dello studio di Bacon.

Che dire, qui tira aria di genialità!

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