Meteo, torna l’Inverno: Neve anche in PIANURA in queste Regioni

Febbraio si appresta a scuotere lo scenario meteo italiano con una possibile irruzione di aria gelida che potrebbe riportare condizioni pienamente invernali.   Tradizionalmente considerato un mese di transizione tra inverno e primavera, quest’anno potrebbe riservare un cambiamento radicale, influenzato da una dinamica atmosferica di ampia scala.   Al centro di questa evoluzione si trova […] Meteo, torna l’Inverno: Neve anche in PIANURA in queste Regioni

Feb 3, 2025 - 22:39
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Meteo, torna l’Inverno: Neve anche in PIANURA in queste Regioni

Febbraio si appresta a scuotere lo scenario meteo italiano con una possibile irruzione di aria gelida che potrebbe riportare condizioni pienamente invernali.

 

Tradizionalmente considerato un mese di transizione tra inverno e primavera, quest’anno potrebbe riservare un cambiamento radicale, influenzato da una dinamica atmosferica di ampia scala.

 

Al centro di questa evoluzione si trova il vortice polare stratosferico, una vasta massa d’aria fredda situata sopra il Polo Nord, che sembra destinata a spostarsi, aprendo la strada a un’ondata di gelo che potrebbe investire l’Europa e, di conseguenza, anche l’Italia.

 

Il fenomeno chiave di questa svolta meteorologica è un improvviso riscaldamento stratosferico atteso per metà mese. Sebbene i processi che avvengono nella stratosfera non abbiano sempre un impatto immediato sulle condizioni meteorologiche della troposfera, in alcune circostanze possono innescare reazioni a catena che modificano radicalmente la circolazione atmosferica.

 

Se questa ipotesi dovesse trovare conferma, il risultato potrebbe essere un afflusso di aria gelida proveniente dalle regioni orientali del continente, capace di far crollare le temperature ben al di sotto delle medie stagionali.

 

Nei primi giorni di febbraio si osservano già i primi segnali di un cambiamento. L’influsso di aria mite di origine atlantica, che ha caratterizzato le ultime settimane, sembra destinato a cedere il passo a correnti fredde in arrivo da est.

 

Le analisi dei modelli previsionali suggeriscono diversi scenari, con un denominatore comune: l’alta probabilità che l’Italia sperimenti un netto raffreddamento. La portata di questa irruzione gelida rimane ancora incerta, ma le ipotesi più accreditate indicano un possibile impatto significativo su tutto il territorio nazionale.

 

Uno degli scenari possibili prevede un’ondata di freddo proveniente dall’Europa orientale già intorno all’8-9 febbraio. In questo contesto, una massa d’aria artica potrebbe penetrare nel Mediterraneo, determinando un brusco abbassamento delle temperature, soprattutto al Nord, dove le condizioni potrebbero risultare favorevoli al ritorno della neve fino a quote molto basse, con possibili sconfinamenti in pianura.

 

Le regioni centrali potrebbero essere interessate da una fase di maltempo, con nevicate che coinvolgerebbero l’Appennino, mentre al Sud gli effetti sarebbero meno marcati ma comunque percepibili.

 

Un’alternativa meno probabile, ma comunque presente tra le simulazioni modellistiche, ipotizza un’irruzione fredda con traiettoria più occidentale. In questo caso, l’aria gelida scivolerebbe sotto un vasto anticiclone posizionato sulla Scandinavia per poi raggiungere l’Italia con un movimento retrogrado.

 

Questo scenario, se confermato, potrebbe determinare un raffreddamento più duraturo e diffuso, coinvolgendo l’intera penisola entro il 12-13 febbraio.

 

A rendere ancora più complessa la situazione è l’eventuale interazione tra le masse d’aria fredda in arrivo e una possibile depressione sul Nord Atlantico. L’evoluzione di questa vasta area ciclonica potrebbe portare alla formazione di un sistema perturbato che, attraversando la Penisola Iberica, potrebbe approfondirsi nel Mediterraneo e intensificarsi a contatto con l’aria gelida già presente.

 

Questo scenario porterebbe a condizioni di maltempo particolarmente intense, con precipitazioni abbondanti che, in un contesto termico così rigido, potrebbero trasformarsi in nevicate fino a quote molto basse, in particolare sulle Alpi e sull’Appennino, ma con possibili sorprese anche sulle pianure settentrionali.

 

L’incertezza attorno a questa evoluzione meteorologica è ancora elevata, poiché la distribuzione esatta dei minimi depressionari e l’interazione tra le diverse masse d’aria in gioco saranno determinanti nel definire il quadro finale.

 

Nei prossimi giorni sarà quindi essenziale monitorare gli aggiornamenti modellistici per comprendere con maggiore precisione quale scenario avrà la meglio e quali saranno le regioni maggiormente coinvolte da questa potenziale irruzione invernale.

 

Il mese di febbraio potrebbe dunque riservare un colpo di scena, riportando l’inverno sulla scena meteo italiana con un’intensità finora poco vista in questa stagione.

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