Non vuoi pagare Imu e Tari? Arrivano pignoramenti lampo (60 giorni), ma con multe più leggere

ll Governo Meloni è pronto a rivoluzionare il fisco locale con un decreto che ridefinisce i tempi di per pagare delle imposte comunali dell’Imu e della Tari. La bozza del provvedimento, ancora in fase di approvazione, prevede un netto taglio delle tempistiche per l’avvio dei pignoramenti legati al mancato pagamento di Imu e Tari. Non […] L'articolo Non vuoi pagare Imu e Tari? Arrivano pignoramenti lampo (60 giorni), ma con multe più leggere proviene da Economy Magazine.

Feb 1, 2025 - 04:58
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Non vuoi pagare Imu e Tari? Arrivano pignoramenti lampo (60 giorni), ma con multe più leggere

ll Governo Meloni è pronto a rivoluzionare il fisco locale con un decreto che ridefinisce i tempi di per pagare delle imposte comunali dell’Imu e della Tari. La bozza del provvedimento, ancora in fase di approvazione, prevede un netto taglio delle tempistiche per l’avvio dei pignoramenti legati al mancato pagamento di Imu e Tari. Non solo: a fronte di un’accelerazione delle procedure, il nuovo assetto fiscale introduce anche una diminuzione delle sanzioni applicabili ai ritardatari.

Pagare Imu e Tari: tempistiche e multe

Secondo quanto emerge dal testo del provvedimento govenativo, i Comuni italiani potranno procedere al pignoramento dei beni dei contribuenti morosi entro 60 giorni dall’accumulo di un debito significativo, collegato al mancato pagamento dell’Imu e della Tari. Un’accelerazione netta rispetto alle attuali procedure, che spesso si protraggono per mesi o addirittura anni. Allo stesso tempo, il decreto introduce una riduzione delle multe per chi non effettua la dichiarazione fiscale o la compila in modo errato: la sanzione per omessa dichiarazione scenderà dal 200% al 100%, mentre per dichiarazioni infedeli la penalità sarà ridotta al 40% dal precedente 50%-100%.

L’obiettivo del Governo è doppio ridurre il numero di interventi coattivi che comportano costi elevati per lo Stato. E incentivare i cittadini a regolarizzare spontaneamente la propria posizione fiscale.

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Maggiore autonomia ai Comuni per le sanatorie fiscali

Un altro aspetto chiave della riforma riguarda il margine di manovra lasciato ai Comuni nella gestione delle sanatorie. Le amministrazioni locali avranno la possibilità di intervenire con misure di definizione agevolata, riducendo o annullando sanzioni e interessi per favorire il recupero delle somme dovute. Un meccanismo simile a quello già adottato dallo Stato con le rottamazioni delle cartelle esattoriali.

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