National Geographic, Tik Tok e Ai decision maker delle vacanze
Il 2025 sarà l’anno dei social e di Ai in veste di decision maker nelle vacanze degli europei. È quanto rivelato da un’indagine pubblicata su National Geographic Traveller Uk, secondo la quale saranno TikTok e l’Intelligenza Artificiale a “scegliere” le mete dei viaggi degli europei. Il social network cinese ha infatti visto crescere le visualizzazioni dei contenuti a tema viaggi del 410% negli ultimi tre anni, con trend che sembrano orientarsi verso vacanze destagionalizzate, di frontiera e alternative, anche per abbattere i costi. Continue reading National Geographic, Tik Tok e Ai decision maker delle vacanze at L'Agenzia di Viaggi Magazine.
Il 2025 sarà l’anno dei social e di Ai in veste di decision maker nelle vacanze degli europei. È quanto rivelato da un’indagine pubblicata su National Geographic Traveller Uk, secondo la quale saranno TikTok e l’Intelligenza Artificiale a “scegliere” le mete dei viaggi degli europei. Il social network cinese ha infatti visto crescere le visualizzazioni dei contenuti a tema viaggi del 410% negli ultimi tre anni, con trend che sembrano orientarsi verso vacanze destagionalizzate, di frontiera e alternative, anche per abbattere i costi.
Altro elemento della ricerca Ngt di sicuro interesse per il nostro incoming, in cerca di efficaci politiche di destagionalizzazione, il fatto che ben il 73% degli europei sarebbe disposto a viaggiare tra ottobre e marzo, +6% rispetto al 2024, purché in presenza di servizi adeguati alle aspettative.
Inoltre le #dupesdestination, ovvero le “destinazioni-copia” di TikTok hanno incentivato le visite a paesi “alternativi”, come l’Albania al posto della Grecia, il Guatemala al posto del Messico e una crescente tendenza a considerare luoghi “remoti”, con una crescente attenzione per una mobilità sostenibile, quale ad esempio l’opzione treno, diventato un mezzo sempre più cliccato dai viaggiatori anche per un fattore-costo sempre più incidente nelle scelte di viaggio.
D’altra parte anche Omio, la piattaforma globale per la prenotazione di viaggi, nelle sue “Travel prediction” prevede spostamenti notturni con i treni come mezzo ideale per risparmiare e viaggiare, oltreché la crescita dell’utilizzo dei treni di lusso, che tornano protagonisti dei viaggi di alta classe come esperienze turistiche uniche nel loro genere, soprattutto verso destinazioni europee.
Questo social, seguito quotidianamente da centinaia di milioni di visitatori da tutto il mondo, si è anche reso protagonista di nuove forme di escursioni, anche tra le più bizzarre, come ad esempio il “turismo dei supermercati“, la pratica di esplorare le corsie dei supermercati stranieri. Ma è chiaro che TikTok attrae una enorme gamma di creatori di contenuti, le cui intuizioni possono essere inestimabili per i viaggiatori, ma anche essere fuorvianti o controproducenti se, ad esempio, un luogo insolito, magari molto dimensionato, viene pubblicizzato e subito dopo preso d’assalto dai turisti mettendo a dura prova le infrastrutture.
Diverse destinazioni, nella stessa immensa Cina, sono cadute vittime del loro successo. La ricerca dei National Geographic riporta l’esempio di un video virale del 2021 dedicato alla montagna cinese Jianfengling e al suggestivo bacino idrico di Daguang Dam, trasformati luoghi da visitare assolutamente quasi da un giorno all’altro. Ebbene questa improvvisa popolarità ha messo a dura prova le strutture ricettive della zona che sono andate in tilt. Migliorare la situazione economica comporta anche traffico e affollamento e mette pressione sulle infrastrutture.
Sempre più analisti e operatori del settore turistico, quindi, mettono in guardia dalle tentazioni di investire in modo dissennato sui social, asserendo che ormai “I TikTok ci sono sfuggiti un po’ di mano“.
Per non parlare di Ai, che da qui al 2030, secondo quanto emerso anche dal recente G7 Turismo a Firenze, sarà in grado di generare figure come gli assistenti e accompagnatori turistici virtuali, guide turistiche digitali, la definizione di nuove pratiche promozionali con l’integrazione dei Big Data e nuove programmazioni turistiche dettate dall’interazione tra i feedback dei clienti-viaggiatori e ideatori dei pacchetti di viaggio.