Milano, a maggio il primo summit «per la remigrazione» dell’estrema destra. Il sindaco Sala: «Proveremo a bloccarlo»
La manifestazione sostiene il rimpatrio di tutti gli immigrati. La sinistra prepara una contro manifestazione, la Lega attacca: «Il Pd tace ancora su Capodanno» L'articolo Milano, a maggio il primo summit «per la remigrazione» dell’estrema destra. Il sindaco Sala: «Proveremo a bloccarlo» proviene da Open.
A Milano il 17 maggio si terrà il primo Remigration Summit, una manifestazione europea di estrema destra per sostenere la necessità di una vera e propria espulsione di massa di tutti gli immigrati e gli stranieri. A denunciare per primo l’evento è stato il consigliere regionale della Lombardia Luca Paladini attraverso la sua associazione “I Sentinelli”. Immediata e dura la presa di posizione dell’amministrazione cittadina: «È una cosa terribile – ha detto il sindaco Beppe Sala – stiamo capendo se il comune può fare qualcosa per impedire che si tenga questa manifestazione».
L’organizzazione e le idee alla base del Summit
Il biglietto di ingresso costa 25 euro, con tanto di ricevuta, ma l’indirizzo «sarà comunicato via mail 48 o 72 ore prima dell’evento». L’evento sarà anche finanziato da una raccolta fondi, organizzata online da un attivista italiano, che secondo Corriere Milano avrebbe raccolto oltre 2.600 euro. A questo si aggiunge, come puntualizzano “I Sentinelli”, la scelta non casuale della data: il 17 maggio è infatti la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Ma cos’ il Remigration Summit? Si tratta semplicemente di una concretizzazione delle idee di Martin Sellner, attivista austriaco capo del Movimento austriaco degli identitari. Le sue idee, a dir poco estremiste, gli sono valse il divieto di tenere conferenze – o addirittura entrare – in alcuni Paesi europei. Oltre che scatenare ondate di proteste in Germania che hanno riempito le piazze.
La contro-manifestazione
Una reazione simile a quella tedesca è ciò che si auspica il sindaco di Milano Beppe Sala. Pur concedendo la necessità di forme di controllo rispetto al fenomeno migratorio, il primo cittadino ha attaccato duramente la manifestazione: «Queste espressioni fanno veramente spavento». Per questo ha già anticipato che proverà in tutti i modi a impedire che si tenga il Summit. La sezione locale del Partito democratico, guidata dal segretario Alessandro Capelli, ha già promosso una contro-manifestazione che si terrà lo stesso giorno – il 17 maggio: «Sarà costruita insieme a tutte le forze democratiche e a tutte le persone, organizzazioni e associazioni che ogni giorno lavorano concretamente perché Milano sia una città umana per tutti e tutte». Una petizione su change.org ha raggiunto 2.500 firme in pochissime ore.
Scontro in Regione, Lega: «La sinistra tace ancora su Capodanno»
Sulla questione, però, si sono scontrati in consiglio regionale. Per Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd, la manifestazione ha un «netto e ostentato tenore razzista». Per questo ha chiamato l’intera città di Milano a partecipare alla contro-manifestazione per dire «no allo sdoganamento di progetti apertamente discriminatori». Contro le sue posizioni si è scagliato Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega: «La sinistra grida allo scandalo contro un’iniziativa ancora non definita, ma resta in un imbarazzante silenzio di fronte alle intollerabili violenze di alcune bande di africani che stanno minando la sicurezza e la convivenza civile a Milano». Il riferimento è ovviamente agli episodi di piazza Duomo a Capodanno.
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