Microsoft sta verificando se DeepSeek ha avuto accesso improprio ai dati di OpenAI

Secondo quanto annunciato recentemente, DeepSeek è riuscito a creare un grande scalpore e rimane al centro dell’attenzione di tutti, vista la rapidità con cui è arrivato in cima alle classifiche dell’App Store di Apple e ha persino scosso il mercato finanziario. Il suo modello R1, in particolare, ha ottenuto un’attenzione massiccia, con il CEO di OpenAI che ha addirittura elogiato il modello definendolo impressionante. Sebbene l’approccio economico rimanga popolare, sembra che la situazione potrebbe diventare non proprio rosea, dato che sia Microsoft che OpenAI stanno indagando se DeepSeek abbia ottenuto dati in modo non autorizzato.

Se da un lato DeepSeek ha dato il via a un’ondata di AI, dall’altro è attualmente oggetto di un’indagine da parte di Microsoft e OpenAI per verificare se un gruppo legato a DeepSeek abbia avuto accesso ai dati di OpenAI in modo autorizzato, come riportato da Bloomberg. L’indagine è iniziata quando i ricercatori di sicurezza di Microsoft hanno scoperto, in autunno, che individui legati alla startup cinese DeepSeek avevano estratto una notevole quantità di dati attraverso le API di OpenAI. Sebbene gli sviluppatori possano pagare una licenza per utilizzare i modelli di OpenAI e integrarli nelle proprie applicazioni, tale attività tende a violare i termini di servizio di OpenAI e potrebbe essere classificata come violazione dei dati.

Poiché Microsoft è il principale partner tecnologico di OpenAI e il più grande investitore, ha notificato al produttore di ChatGPT l’attività sospetta che potrebbe essere un tentativo di aggirare le restrizioni sulla quantità di dati a cui si può accedere e, in questo caso, è una chiara violazione. Sia OpenAI che Microsoft non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’indagine in corso.