Mercati Azionari: SP500, nuovi massimi marginali dell’indice Sp500, ma è in arrivo una correzione di breve termine, mentre il rialzo partito il 13 gennaio acquista forza
Nella nostra precedente analisi del 20 gennaio, avevamo evidenziato che era stato proprio l’eccesso di pessimismo del sentiment, che dopo una falsa rottura del pivot point a 5830-5860 nel pre-market di lunedì 13 gennaio, aveva fatto reagire violentemente il mercato azionario alla sorpresa positiva arrivata dai dati dell’inflazione. Ricordare che quello che conta è il […] L'articolo Mercati Azionari: SP500, nuovi massimi marginali dell’indice Sp500, ma è in arrivo una correzione di breve termine, mentre il rialzo partito il 13 gennaio acquista forza proviene da Word2Invest.
Nella nostra precedente analisi del 20 gennaio, avevamo evidenziato che era stato proprio l’eccesso di pessimismo del sentiment, che dopo una falsa rottura del pivot point a 5830-5860 nel pre-market di lunedì 13 gennaio, aveva fatto reagire violentemente il mercato azionario alla sorpresa positiva arrivata dai dati dell’inflazione. Ricordare che quello che conta è il mercato del cash e non i futures di preapertura, perché sul cash ci sono i veri volumi e sui futures la smart money cerca di far saltare gli stop dei retail. La domanda d’obbligo era la seguente: potrebbe essere l’inizio del nuovo impulso rialzista con obiettivo 6300, la risposta è in chiaroscuro, perché per alcuni versi ci sono caratteristiche che possono farlo pensare, mentre dall’altra non è chiara ancora un’impostazione di onda impulso con 5 micro onde. La conferma l’avremo dalla qualità del prossimo pullback, che per far mantenere al movimento l’impostazione di impulso rialzista, deve tenere il micro pivot point di brevissimo termine tra 5935-5965.
L’ultimo livello pivot indicato, cioè l’area 5935-5965 ha tenuto e mercato continuare a salire praticamente senza ma correggere, generando una serie di piccoli gap al rialzo.
L’indice SP500 è arrivato a superare marginalmente il livello dei massimi storici toccati a dicembre, ma diversi segnali inducono a ritenere che sia in arriva una correzione di breve termine. Innanzitutto, siamo nella zona di potenziale picco per la possibile onda v di (c), sia di una potenziale prima onda di impulso al rialzo dal minimo del 13 gennaio.
Per segnalare l’inizio della correzione, l’indice SP500 deve scendere sotto il micro-pivot point costituito dal gap tra 6040-6080, che di fatto è il primo supporto. Se questo livello dovesse essere rotto nei primi giorni della settimana entrante, l’ultimo gap tra 6040-6080 si verrebbe a configurare come un exhaustion gap e l’inizio di una correzione.
La rottura del pivot point più basso, a 6017-5977 sull’SP500, sarebbe poi segnale iniziale che potremmo aver raggiunto un top in quel movimento di cinque onde dal minimo del 13 gennaio. La struttura futura del mercato azionario dipenderà dalla qualità del prossimo pullback. A livello di interpretazione soggettiva, riteniamo che l’ipotesi più probabile possa essere quella di un ritracciamento correttivo al ribasso (composto da 3 onde.
In questo caso avremmo la conferma che il 13 gennaio è iniziata una nuova (ultima) onda impulso al rialzo, con obiettivo tra 6300-6500. Al contrario, se la prossima discesa dovesse assumere i connotati di un movimento di cinque onde al ribasso, allora tornerebbe in auge l’ipotesi di una correzione più profonda con rottura questa volta anche del livello di 5800-5850. Aspettiamo disciplinati che il giudice supremo, Mr. market, emetta il suo verdetto.
Mercati Azionari: riepilogo dei punti importanti del chart weekly
Malgrado ci siano stati nelle settimane scorse molteplici segni di scricchiolio sul chart weekly, i punti fondamentali dell’indicatore RSI a 21 settimane non sono stati ancora rotti al ribasso. Sul chart weekly dell’indicatore RSI a 21 settimane è evidente la convergenza di linee orizzontali e di linee di trend, che rimangono gli strumenti migliori per poter avere una conferma affidabile che si è formato un top importante di medio termine.
In mancanza della rottura di queste linee, finché tengono queste linee e non viene violato il pivot point a 5830-5860, l’indice SP500 sembra aver la forza di puntare all’obiettivo successivo posto tra 6300-6500. Ripetiamo comunque ancora una volta che, in un’ottica di più lungo termine, rimaniamo nella fase finale del bull market e il risk/reward di posizioni Long rimane molto sbilanciato dalla parte del rischio.
Mercati Azionari: analisi del trend di brevissimo termine
Dopo la falsa rottura 5830, giusto per far saltare gli stop nel pre-market di lunedì 13, mentre la chiusura è poi sta a 5837, l’indice Sp500 ha corso fino a superare di poco i massimi precedenti vicino a 6100. Siamo comunque in resistenza, determinata dalla vecchia linea di tendenza interrotta durante l’ultima discesa, terminata il 13 gennaio.
Ripresa al rialzo anche dell’indice Nasdaq, che comunque rimane in una configurazione debole, chiusa in un potenziale rising wedge dalla parallela superiore del canale ascendente in atto da 2 anni. Rimane fondamentale tenere sempre il baluardo difensivo del livello di 50-51 dello stesso RSI, al di sopra del quale il trend dell’indice Nasdaq 100 rimane al rialzo.
Mercati Azionari: il sentiment ritorna sostanzialmente neutrale
Chiusura settimanale in rialzo di 11 punti dell’indice di sentiment composito CNN Fear & Greed, che si riporta in posizione di assoluta neutralità, mentre torna in eccesso di euforia la Put/Call ratio, nuova speculazione retail pronta ad essere tosata, magari la stessa che era caduta nella trappola della falsa rottura del 13 gennaio.
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