Legge di Bilancio 2025: focus sulle novità per forfettari e piccole imprese
Garantire supporto al sistema imprenditoriale è tra gli obiettivi principali della Legge di Bilancio 2025: ecco cosa cambia per le Partite IVA forfettarie e le piccole attività e quali strumenti aiutano a cogliere le nuove opportunità di crescita.
Le Partite IVA che operano in regime forfettario e le piccole imprese sono destinatarie di numerose misure contenute nella Legge di Bilancio 2025, che contiene una lunga serie di interventi e agevolazioni a favore dei lavoratori, delle famiglie e delle aziende di tutte le dimensioni.
Le disposizioni messe nero su bianco con la Manovra approvata a fine 2024 hanno validità a partire dal 1° gennaio 2025 e puntano sostanzialmente a ridurre la pressione fiscale, sostenere i redditi medio bassi e promuovere nuove politiche occupazionali e di inclusione sociale.
Incentivare la crescita e rilanciare il sistema imprenditoriale italiano rappresentano due priorità fondamentali del Governo, che mette in campo diverse misure per consentire alle aziende di rispondere in modo efficace alle sfide del momento.
I capisaldi della Legge di Bilancio 2025
Il supporto alle imprese previsto dalla Legge di Bilancio 2025, in particolare, si concretizza in una serie di provvedimenti economici, tra cui la riduzione a tre scaglioni di reddito dell’IRPEF, il taglio del cuneo fiscale, la promozione di nuovi investimenti, il rafforzamento di alcuni incentivi nazionali già operativi e l’attivazione di nuove iniziative a sostegno della competitività.
Molte delle delibere contenute nella Legge di Bilancio offrono concrete opportunità da cogliere da parte dei forfettari e delle piccole attività.
Per incentivare la crescita e favorire decisioni migliori, è però importante anche adottare strumenti per la gestione aziendale, che consentono di occuparsi di più ambiti dell’attività e mantenere sotto controllo l’andamento dei propri affari.
Fatture in Cloud, ad esempio, è il software ideale per forfettari e piccole imprese che vogliono crescere. Oltre alla fatturazione elettronica, infatti, offre numerose funzioni per gestire a tutto tondo la propria attività: tra queste, una sezione di analisi e report, che offre dati aggiornati e facilmente consultabili su fatturato, utile, costi e su altri indicatori fondamentali.
Forfettari: nuove regole e semplificazioni
Per quanto riguarda i forfettari, la Legge di Bilancio 2025 ha innanzitutto ampliato la platea dei contribuenti che possono aderire al regime agevolato, introducendo ulteriori semplificazioni e agevolazioni. Le novità per il regime forfettario comprendono:
- Innalzamento del limite di reddito;
- Sconto sui contributi INPS;
- Detassazione rimborsi spese;
- Contratto misto;
- Fatturazione semplificata senza tetto massimo (prevista dal Dlgs n 180/2024).
Innalzamento del limite di reddito
Il limite di reddito derivante da lavoro dipendente o pensione che consente di accedere al regime forfettario sale fino a 35mila euro, cifra superiore alla precedente soglia dei 30mila euro. Non è stata modificata, invece, la soglia massima di ricavi e compensi che rimane di 85mila euro.
Sconto sui contributi INPS
I nuovi artigiani e i commercianti che si iscrivono per la prima volta ai rispettivi registri presso le Camere di Commercio possono richiedere la riduzione dei contributi INPS pari al 50%, uno sconto concesso per i primi 36 mesi dell’attività.
Detassazione rimborsi spese
I rimborsi spese per gli incarichi con addebito dei costi ai clienti non prevedono il pagamento delle tasse, pertanto i forfettari non sono più tenuti a dichiarare le somme come compensi.
Contratto misto
Viene introdotto il contratto misto per consentire alle Partite IVA con regime forfettario di lavorare anche come dipendenti per la stessa impresa (solo se ha meno di 250 dipendenti). È quindi possibile emettere una fattura per l’azienda con la quale vige un contratto di lavoro dipendente, tuttavia non deve verificarsi una sovrapposizione di mansioni.
Fatturazione semplificata senza tetto massimo
A partire dal 1° gennaio 2025, inoltre, per i forfettari cambiano anche le regole di accesso alla fatturazione semplificata. Recependo la direttiva UE sull’IVA, infatti, il Dlgs n 180/2024 ha abolito il tetto massimo pari a 400 euro per poter emettere fatture semplificate.
Se fino al 2024 la fatturazione semplificata poteva essere utilizzata solo per gli importi non superiori a questa soglia, dal 2025 i contribuenti forfettari possono emettere le fatture in modalità semplificata anche se l’ammontare complessivo oltrepassa i 400 euro.
Piccole imprese: novità, incentivi e agevolazioni 2025
Sul fronte delle piccole imprese, con l’approvazione e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2025 le novità non mancano e possono essere sintetizzate come segue:
- IRES premiale;
- Nuova Sabatini;
- Decontribuzione Sud;
- Bonus IPO;
- Fondo Garanzia PMI;
- Tracciabilità e deducibilità spese aziendali.
IRES premiale
Al fine di incentivare gli investimenti strutturali e l’occupazione stabile viene introdotta la riduzione dal 24% al 20% dell’aliquota IRES per le imprese che:
- reinvestono almeno l’80% degli utili in azienda;
- destinano almeno il 30% degli utili all’acquisto di beni materiali o immateriali qualificati, con una spesa minima pari a 20mila euro;
- incrementano il personale a tempo indeterminato almeno dell’1%.
Nuova Sabatini
Ammontano a 300 milioni di euro le risorse destinate a finanziare la Nuova Sabatini, agevolazione che incentiva l’acquisto di beni strumentali (soprattutto attrezzature e macchinari tecnologici avanzati e legati alla transizione digitale e sostenibile). Vengono anche semplificate le procedure necessarie per accedere al contributo, mentre si conferma la possibilità di cumularlo con il credito d’imposta per investimenti 4.0.
Riforma incentivi Transizione 5.0
Con la riforma del Piano Transizione 5.0, che supporta le imprese che investono in tecnologie digitali e sostenibili, vengono rafforzate le aliquote del credito d’imposta per gli investimenti compresi tra 2,5 e 10 milioni di euro, puntando soprattutto sui beni strumentali avanzati in grado di velocizzare la transizione tecnologica. Gli incentivi, inoltre, diventano cumulabili con altre agevolazioni.
Decontribuzione Sud
La Manovra introduce un nuovo esonero contributivo per le microimprese e le PMI del Mezzogiorno (attive in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) a favore dei datori di lavoro del settore privato, fatta eccezione per il comparto agricolo e il lavoro domestico. L’esonero dal versamento dei contributi previdenziali (INAIL escluso) per il 2025 è pari al 25% del dovuto, entro un tetto massimo di 145 euro mensili per 12 mensilità per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2024.
Bonus ZES
Aumenta il limite di spesa per accedere al Bonus ZES Unica Mezzogiorno concesso per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025, con un incremento di 2,1 milioni di euro per il 2024, 68,9 milioni per il 2025, 73,5 milioni per il 2026 e 28,7 milioni per il 2027. Il vantaggio fiscale consiste nell’esonero contributivo per le piccole imprese fino a 10 dipendenti che assumono, dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, persone di età inferiore a 36 anni disoccupate da almeno 24 mesi.
Bonus IPO
Il Bonus IPO, credito d’imposta per agevolare la quotazione in Borsa delle piccole e medie imprese, sarà prorogato fino al 2027 e permetterà di coprire il 50% dei costi di consulenza sostenuti fino a un importo massimo di 500mila euro per singola azienda.
Fondo Garanzia PMI
La Legge di Bilancio 2025 proroga fino al 31 dicembre 2025 le garanzie rilasciate dal Fondo di Garanzia PMI, riducendo tuttavia la percentuale massima di copertura che passa dal 55% al 50% per le operazioni di finanziamento delle esigenze di liquidità, mantenendola invariata all’80% per i finanziamenti sugli investimenti e a favore delle startup.
Tracciabilità e deducibilità spese aziendali
Dal 1° gennaio 2025 diventa obbligatoria la tracciabilità dei pagamenti per fruire della deducibilità delle spese aziendali, relative alle trasferte, ai trasporti ma anche alle spese di rappresentanza e di alloggio. Per le imprese, pertanto, è ancora più importante impostare una gestione efficiente e automatizzata delle note spese, al fine di documentare regolarmente i costi e adempiere al nuovo obbligo in modo ottimale.
Forfettari e imprese: gestione sotto controllo con Fatture in Cloud
Lo scenario in cui operano aziende e Partite IVA è sempre più complesso. Diventa perciò determinante semplificare la gestione aziendale sfruttando strumenti evoluti e ricchi di funzionalità.
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